La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 2,9 miliardi di euro a sostegno del fabbisogno di liquidità delle imprese nel contesto della guerra in Ucraina. Il regime è stato approvato nell'ambito del quadro temporaneo di crisi per le misure di aiuto di Stato adottato dalla Commissione il 23 marzo 2022 e modificato il 20 luglio 2022, basato sull'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE), riconoscendo che l'economia dell'UE sta subendo un grave turbamento.
Nell'ambito del quadro temporaneo di crisi, l'Italia ha notificato alla Commissione un regime da 2,9 miliardi di euro per fornire sostegno alla liquidità alle piccole e medie imprese e alle piccole imprese a media capitalizzazione nel contesto della guerra in Ucraina.
Nell'ambito del regime, l'aiuto assumerà la forma di 1) garanzie a copertura di una parte dei nuovi prestiti ammissibili concessi dalle banche commerciali; e 2) sovvenzioni dirette a copertura dei premi di garanzia.
Alla luce dell'elevato grado di incertezza economica causato dall'attuale situazione geopolitica, il regime mira a garantire che le imprese interessate dispongano di sufficiente liquidità, consentendo alle banche di continuare a erogare prestiti all'economia reale.
Il regime, che sarà gestito dal Fondo di garanzia dello Stato, sarà accessibile alle imprese di tutti i settori, ad eccezione di quello finanziario, con un massimo di 499 dipendenti e ai lavoratori autonomi che subiscono le conseguenze della crisi attuale.
I beneficiari ammissibili avranno diritto a ricevere nuovi prestiti coperti da una garanzia statale fino al 90% del capitale del prestito con scadenze massime fino a otto anni.
L'importo massimo del prestito per beneficiario che può essere coperto dalla garanzia statale è pari al 15% del fatturato annuo totale medio del beneficiario in un periodo di tempo predefinito, oppure ii) al 50% dei costi energetici sostenuti dall'impresa in un periodo di 12 mesi.
Inoltre, gli importi massimi dei prestiti possono essere aumentati per coprire il futuro fabbisogno di liquidità delle imprese che, a causa dell'attuale situazione geopolitica, sono esposte, tra l'altro, a gravi perturbazioni della catena di approvvigionamento, all'aumento dei prezzi dei fattori di produzione o all'incremento dei rischi per la cibersicurezza.
La Commissione ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. Gli aiuti concessi nell'ambito del regime saranno erogati entro il 31 dicembre 2022.
Inoltre, il sostegno pubblico sarà subordinato a condizioni volte a limitare indebite distorsioni della concorrenza che includeranno misure di salvaguardia intese a garantire che i vantaggi della misura siano trasferiti, nella misura del possibile, ai beneficiari finali attraverso gli intermediari finanziari.
La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo.
Su questa base, la Commissione ha approvato il regime in quanto conforme alle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato.
La decisione fa seguito all'approvazione, il 19 luglio 2022, da parte della Commissione europea, di un meccanismo italiano di garanzia sui prestiti da 10 miliardi di euro, predisposto per sostenere le imprese di vari settori nel contesto della guerra in Russia.
La versione non riservata della decisione odierna sarà consultabile sotto il numero SA.103403 nel Registro degli aiuti di Stato sul sito web della DG Concorrenza della Commissione, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le nuove decisioni relative agli aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di concorrenza.
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Ucraina, Commissione UE approva un regime italiano da 2,9 miliardi a sostegno delle imprese
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