La scelta della sostenibilità è stata al centro di leggi innovative per organizzare e promuovere l’agricoltura biologica e sostenibile e anche per intervenire direttamente sull’uso del diserbante glifosate, una questione molto dibattuta a livello mondiale.
Con la legge 51 del 30 luglio 2019 (Disciplina dei distretti biologici) la Regione ha promosso lo sviluppo del settore biologico coinvolgendo agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni. Questo in una regione in cui già adesso il 25% della superficie agricola è coltivata a biologico. In quest’ottica si inserisce anche una legge successiva, la 75 (Norme per incentivare l’introduzione dei prodotti a chilometro zero nelle mense scolastiche) con cui la Regione intende promuovere il consumo di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, a chilometro zero nell’ambito dei servizi di refezione scolastica.
Quanto al glifosate, il potente e controverso diserbante usato in agricoltura e accusato di essere cancerogeno, la Toscana ne ha anticipato lo stop: una delibera della giunta regionale ha aperto la strada a una serie di misure con l’obiettivo di una regione ‘glifosate free’ dal 31 dicembre 2021, in anticipo rispetto alla linea dettata dall’Unione europea che ne vieterà l’uso dal 15 dicembre 2022.