Servizi sanitari e sociali: valutazione della Commissione su norme per aiuti di Stato

La Commissione europea ha pubblicato un documento di lavoro che riassume i risultati della valutazione delle norme UE sugli aiuti di Stato relative ai servizi di interesse economico generale (SIEG) applicabili ai servizi sanitari e sociali e agli aiuti di modesta entità.

I SIEG sono servizi economici che le autorità pubbliche considerano particolarmente importanti per i cittadini e soddisfano obiettivi di interesse pubblico generale e che non sarebbero forniti dal mercato senza un intervento statale (o sarebbero forniti a condizioni differenti in termini di qualità oggettiva, sicurezza, accessibilità economica, parità di trattamento o accesso universale).

Essi sono svolti nell'interesse pubblico a condizioni stabilite dallo Stato, che impone un obbligo di servizio pubblico a uno o più operatori. Nell'erogare questi servizi, può succedere che le imprese debbano ricevere compensazioni per i costi aggiuntivi derivanti dai rispettivi obblighi di servizio pubblico.

La valutazione conclude che nel complesso le norme vigenti sono adatte allo scopo, ma che potrebbero essere necessari alcuni adeguamenti per chiarirle e semplificarle ulteriormente e snellire così l'iter burocratico.

Nel giugno 2019 la Commissione ha avviato la valutazione delle norme UE sugli aiuti di Stato relative ai SIEG applicabili ai servizi sanitari e sociali, come l'assistenza medica fornita dagli ospedali e l'edilizia sociale.

Le norme garantiscono che i finanziamenti pubblici concessi per l'erogazione di questi servizi non falsino indebitamente la concorrenza nel mercato unico.

La Commissione ha avviato anche la valutazione delle norme relative agli aiuti di modesta entità per i SIEG (i cosiddetti aiuti "de minimis" per i SIEG). Esse stabiliscono che le misure di compensazione degli obblighi di servizio pubblico che non superano i 500 000 euro per i fornitori di SIEG nell'arco di tre anni sono esenti dall'applicazione delle norme UE sugli aiuti di Stato perché l'importo è considerato troppo modesto per incidere sulla concorrenza o sugli scambi tra gli Stati membri.

La valutazione mirava a valutare quanto le attuali norme sui SIEG applicabili ai servizi sanitari e sociali e agli aiuti di modesta entità siano state efficaci dalla loro entrata in vigore, che risale al 2012. In particolare era finalizzata a:

-    valutare se le norme del 2012 sui SIEG abbiano raggiunto i loro obiettivi (vale a dire i chiarimenti rispetto ai principi fondamentali sugli aiuti di Stato, la semplificazione e un approccio diversificato e proporzionato a tali servizi);

-    verificare che le norme siano ancora adeguate alla luce delle evoluzioni nei settori di applicazione e nella giurisprudenza della Corte di giustizia; 

-    individuare gli eventuali problemi incontrati dagli Stati membri nell'attuare le norme.

La valutazione della Commissione ha comportato analisi interne e consultazioni pubbliche e mirate degli Stati membri e dei portatori di interessi, per esempio i cittadini, le autorità pubbliche, le imprese, le associazioni, le organizzazioni dei consumatori o le associazioni di categoria, le ONG e i sindacati.

La Commissione ha inoltre commissionato uno studio esterno che ha analizzato le tendenze del mercato nei settori dell'assistenza sanitaria e dell'edilizia sociale in dieci Stati membri.

La valutazione ha concluso che nel complesso le norme sui SIEG relative ai servizi sanitari e sociali sono adeguate allo scopo.

Essa mostra anche che le modifiche introdotte nel 2012 per semplificare le norme e chiarire alcuni concetti chiave hanno agevolato l'applicazione delle norme ai SIEG in ambito sanitario e sociale e l'erogazione di aiuti di modesta entità per tali servizi.

Un'altra conclusione è che le norme vigenti hanno contribuito a ridurre gli oneri amministrativi per le autorità che affidano i SIEG.

Allo stesso tempo, dalla valutazione è emerso che potrebbero essere necessari alcuni adeguamenti per 1) semplificare e chiarire ulteriormente le norme attuali e 2) ridurre ancora gli oneri amministrativi per gli Stati membri quando compensano le imprese che prestano SIEG.

Per esempio, potrebbe essere necessario chiarire i concetti di "attività economica e non economica", "incidenza sugli scambi tra Stati membri", "margine di utile ragionevole", "fallimento del mercato" e "edilizia sociale".

Per quanto riguarda le norme sugli aiuti "de minimis" per i SIEG, la valutazione conclude che potrebbe essere necessario aumentare il massimale al di sotto del quale gli aiuti di modesta entità alle imprese che erogano i SIEG non sono considerati aiuti di Stato, e allineare il regolamento "de minimis" in materia di SIEG al regolamento "de minimis" generale.

La Commissione rifletterà su come affrontare le questioni individuate durante la valutazione, a cominciare dall'opportunità di rivedere il regolamento "de minimis" relativo ai SIEG. S
 

  • Sul portale Di' la tua sono disponibili maggiori informazioni, compresi tutti i contributi presentati dai portatori di interessi nel contesto della valutazione, le sintesi delle consultazioni e la relazione finale dello studio di valutazione.

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Aggiornato al:
20.12.2022
Article ID:
138645838