Servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze a favore dei detenuti del sistema carcerario
Cabina di regia regionale politiche penitenziarie
Diritti
Tutte le informazioni e i servizi della Regione in materia di diritti: tutela dei consumatori, conciliazioni di controversie, lotta alle discriminazioni, pari opportunità e privacy.Servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze a favore dei detenuti del sistema carcerario
Accordo per la sperimentazione dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze a favore dei detenuti del sistema carcerario della Toscana tra Regione Toscana e Agenzia regionale toscana per l'impiego (Arti) e Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia (Provveditorato regionale Toscana-Umbria).
L’accordo ha la finalità di valorizzare le competenze formali, non formali e informali dei detenuti del sistema carcerario toscano, acquisite precedentemente o durante la reclusione, al fine di facilitare il loro reinserimento socio-lavorativo.
A tal fine, le Parti promuovono un percorso sperimentale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze destinato ai detenuti appartenenti al “circuito di media sicurezza” del sistema carcerario della Toscana.
Il percorso in una prima fase verrà avviato nei due Istituti di pena CC Sollicciano e CC Mario Gozzini a Firenze e coinvolgerà un massimo di XX detenuti.
A seguito dell'analisi degli esiti della prima fase e la valutazione sull’efficacia delle attività realizzate, il percorso potrà essere esteso agli altri Istituti di pena del sistema carcerario toscano.
IMPEGNI DELLE PARTI
ARTI attraverso i Centri per l’impiego:
- realizza la presa in carico dei detenuti segnalati dagli Istituti penitenziari e l'erogazione del servizio di individuazione e validazione delle competenze;
- rilascia il documento attestante la messa in trasparenza delle competenze acquisite e, ove possibile, il documento di validazione;
- nomina il/la referente del servizio.
REGIONE TOSCANA
- realizza, se richiesto, il procedimento di certificazione delle competenze, attraverso la nomina della commissione di esame per la certificazione delle competenze e il rilascio della relativa attestazione finale nell’ambito dei finanziamenti stanziati per l’attuazione degli interventi formativi previsti dalla L.R.32/2002;
- nomina il/la referente per ciascuna direzione coinvolta.
PRAP
- si impegna a sostenere, motivare ed essere di impulso affinché le Direzioni degli Istituti di pena coinvolti collaborino, per il tramite delle loro Aree pedagogiche, all’organizzazione, alla facilitazione e alla realizzazione delle attività previste dal presente accordo;
- nomina, su indicazione dell’Autorità Dirigente dell’Istituto penitenziario, un/una referente per ciascun istituto coinvolto nella sperimentazione.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ, VERIFICA E MONITORAGGIO
I referenti individuati dalle Parti firmatarie collaborano, attraverso un tavolo tecnico denominato "staff di progetto" per elaborare un programma di lavoro, che individui modalità operative, tempi di attuazione, il target di detenuti da coinvolgere ed effettui il monitoraggio periodico delle attività previste.
Progetto di validazione de certificazione delle competenze detenuti carceri di Sollicciano e Gozzini. Il servizio di individuazione e validazione delle competenze per utenti detenuti.
Stato attuazione delle attività
Il Protocollo d’intesa per la sperimentazione dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze a favore dei detenuti del sistema carcerario della Toscana tra Regione Toscana e Agenzia regionale toscana per l'impiego (arti) e Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del ministero della giustizia- Provveditorato Regionale Toscana-Umbria- approvato con DGR. N. 1333/2018, individua tra le finalità la valorizzazione delle competenze formali, non formali e informali dei detenuti del sistema carcerario toscano, acquisite precedentemente o durante la reclusione, al fine di facilitare il loro reinserimento socio-lavorativo.
A tal fine, le Parti hanno promosso un percorso sperimentale di individuazione, validazione e certificazione delle competenze destinato ai detenuti appartenenti al “circuito di media sicurezza” del sistema carcerario della Toscana.
Il percorso, in prima fase, è stato avviato nei due Istituti di pena CC Sollicciano e CC Mario Gozzini a Firenze per circa 200 detenuti.
Di seguito lo stato di attuazione delle attività svolte ad oggi (Dicembre 2020) da parte degli operatori di ARTI (Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego) inerenti i servizi di individuazione e validazione delle competenze. Le attività attualmente sono ferme causa l’emergenza Covid 19.
Casa Circondariale Maschile “Gozzini” – Firenze
Nel corso del 2019 sono stati incontrati 21 utenti per un totale di 50 colloqui complessivi. Nella prima fase i colloqui hanno avuto come obiettivo quello di ripercorrere la storia formativa e professionale dell’utente al fine di individuare le aree di competenza da poter ricondurre a profili professionali previsti dal Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Toscana.
Le competenze che l’utenza ha riportato al colloquio fanno riferimento sia ad attività svolte al di fuori della struttura carceraria che al suo interno. Sulla base degli obiettivi del progetto, attenzione maggiore è stata rivolta comunque alle attività svolte all’interno del carcere al fine di agevolare un processo di validazione standardizzato. È stato prodotto un report di sintesi dello stato dei percorsi dei singoli utenti oggetto di confronto con l’educatrice/educatore.
Essendo il Gozzini un carcere che ospita anche utenti potenziali in semilibertà, si propone di coinvolgere questo tipo di utenza nel percorso IVC, così da poterli incontrare all’esterno presso le sedi deputate alla realizzazione dei loro percorsi di rieducazione piuttosto che presso le sedi dei Centri per l’Impiego, in modo da valorizzare le esperienze di (ri)socializzazione lavorativa.
Casa Circondariale Sollicciano – Firenze
A settembre 2020 sono stati intrapresi percorsi IVC con 19 utenti sui 44 indicati.
Dal mese di gennaio 2021 i detenuti interessati potranno essere convocati in un locale munito di computer collegato alla rete.
Nella prima fase i colloqui hanno avuto come obiettivo quello di ripercorrere la storia formativa e professionale dell’utente al fine di individuare le aree di competenza da poter ricondurre a profili professionali previsti dal RRFP (Repertorio Regionale Figure Professionali) della Regione Toscana. Le competenze che l’utenza ha riportato a colloquio fanno riferimento sia ad attività svolte al di fuori della struttura carceraria che al suo interno.
Sulla base degli obiettivi del progetto attenzione è stata data alle attività svolte all’interno del carcere al fine di agevolare un processo di validazione standardizzato.
La figura su cui si sta lavorando con la maggior parte degli utenti è la 413 “Addetto all’approvvigionamento della cucina, conservazione e trattamento delle materie prime e alla preparazione dei pasti”.
Alcuni hanno una saturazione completa delle ADA per effetto di contratti reiterati all’interno della mensa di Sollicciano, per altri si aggiungono importanti esperienze lavorative svolte all’esterno. Altra figura di interesse per le esperienze di alcuni utenti è la figura 407 “Addetto alla preparazione, installazione, manutenzione e controllo degli impianti termo- idraulici”.
È stato nel frattempo realizzato un incontro con un nuovo gruppo di detenuti che fanno riferimento alle attività MOF (Miglioramento Offerta Formativa), impegnati in un corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro e che hanno dato la loro disponibilità a partecipare al percorso.
Per approfondimenti
Delibera di Giunta 1333 del 3 dicembre 2018
Approvazione dello schema di Accordo per la sperimentazione dei servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze a favore dei detenuti del sistema carcerario della Toscana tra Regione Toscana e Agenzia regionale toscana per l'impiego (Arti) e Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia (Provveditorato regionale Toscana-Umbria).