Seafood 2019, Toscana protagonista all'Expo della pesca di Bruxelles

Seafood 2019, Toscana protagonista all'Expo della pesca di Bruxelles

Partecipano alla fiera internazionale anche quattro operatori dei settori pesca e acquacoltura della Toscana


Bruxelles -  Alla manifestazione mondiale sui prodotti ittici, partecipano quest'anno più di 1.900 aziende provenienti da 78 paesi, rappresentando così un appuntamento di primaria importanza e interesse per gli operatori del settore. La Regione Toscana è presente per il secondo anno consecutivo a SEAFOOD EXPO GLOBAL All'interno dello  spazio espositivo del Ministero delle Politiche Agricole, oltre allo stand toscano, ci sono altre sei Regioni italiane: Sicilia, Campania, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Puglia, Calabria.

La Regione partecipa alla manifestazione con quattro operatori del settore pesca e acquacoltura:

  • la Società Cooperativa Maricoltura e ricerca di Capraia che opera  all'interno del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e che alleva in acque incontaminate orate e spigole di alta qualità;
     
  • la Società Mobilpesca  surgelati di Altopascio, specializzata nella lavorazione e commercializzazione di prodotti ittici congelati e surgelati con uno stabilimento moderno;
     
  • la Società Agroittica Toscana che opera nel golfo di Follonica con due impianti di allevamento di orate e branzini. L'azienda è stata la prima realtà toscana ad aderire al marchio collettivo regionale di qualità del prodotto e alla tutela della salute del consumatore, di agricoltura integrata denominato "Agriqualità Toscana" (L.R. n. 25/99) che impegna l'azienda ad applicare un disciplinare con tutte le indicazioni di base per la produzione, trasformazione e commercializzazione imperniato sul rispetto dell'igiene e benessere animale, riducendone lo stress e sulla rinuncia all'uso di materie prime contenenti OGM o di prodotti da essi derivati a totale garanzia della qualità del prodotto finale;
     
  • l'Azienda Ittica il Padule, opera in provincia di Grosseto, producendo spigole e sorge nella Riserva Naturale "Diaccia Botrona", un'area umida di grande pregio. Il prodotto ha un sapore affine al selvatico, che deriva dalle basse densità di allevamento, dalla lenta crescita e dalla simbiosi con la Riserva, fonte di alimento naturale. L'azienda ha continui e proficui rapporti con le Università italiane, ospitando ricerche scientifiche nel campo dell'acqua coltura e dell'ambiente acquatico. Questo ha permesso la messa a punto di procedure di allevamento compatibili con l'ambiente naturale in cui si trova. La produzione di spigole ha delle caratteristiche organolettiche particolarmente simili a quelle selvatiche.


Dal 7 al 9 maggio 2019, le aziende possono esporre e concludere accordi commerciali presso Bruxelles Expo, i loro prodotti, oltre a presentare i progetti per la valorizzazione delle loro produzioni di pescato e trasformato, con una particolare attenzione alle nuove tecnologie.

Seafood Expo Global di Bruxelles rappresenta una delle occasioni più importanti per queste aziende di incontrare buyer e fare affari con fornitori provenienti da ogni angolo del globo. Il mare rappresenta un motore per l'economia, con enormi potenzialità per l'innovazione, la crescita e l'occupazione.


Stand della Regione Toscana
Nello stand della Regione, oltre alla presentazione dei prodotti della filiera ittica, si parla anche dei prodotti di qualità espressione di un territorio unico, ricco di arte, sapori, tradizioni, cultura gastronomica. "La Regione Toscana ha rivolto, in questi anni, una particolare attenzione al settore ittico, sfruttando al meglio i fondi comunitari, le opportunità offerte dai fondi nazionali, in sinergia con le risorse proprie" dichiara il direttore all'Agricoltura e sviluppo rurale Roberto Scalacci presente alla manifestazione internazionale.


Progetto Arcipelago pulito
Durante la tre giorni, la Regione Toscana dedica la giornata iniziale al tema dei rifiuti che stanno alterando i nostri mari, presentando il progetto sperimentale "Arcipelago pulito", avviato nel marzo nello spicchio di Mar Tirreno davanti a Livorno con il coinvolgimento di una locale cooperativa di pescatori, di Legambiente, la Guarda Costiera, l'Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Unicoop Firenze, la società Labromare che gestisce la raccolta dei rifiuti nel porto e Revet che li ricicla. "Il valore aggiunto, rispetto ad esperienze simili portate avanti in altri mari e in altre parti del mondo, è stato quello di aver saputo creare una filiera completa, dalla raccolta del rifiuto alla sua analisi e trattamento e, quando possibile, recupero in un impianto idoneo. Da questo punto di vista è stato il primo progetto in Italia e in Europa", sottolinea Scalacci.
 

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