UE invita Italia a conformarsi alle norme europee in materia di discariche

La Corte di giustizia dell'UE ha stabilito che l'Italia non è riuscita a garantire la chiusura definitiva e il risanamento di 44 discariche non conformi ai requisiti della direttiva relativa alle discariche di rifiuti.

La Commissione invita l'Italia (INFR(2011)2215) a rispettare gli obblighi ad essa incombenti in forza della direttiva relativa alle discariche di rifiuti (1999/31/CE). La direttiva relativa alle discariche di rifiuti fissa per le discariche norme volte a prevenire effetti negativi per la salute umana, l'acqua, il suolo e l'atmosfera.

Il Green Deal europeo e il piano d'azione per l'inquinamento zero stabiliscono per l'UE una strategia tesa verso un inquinamento zero, a beneficio della salute pubblica, dell'ambiente e della neutralità climatica. A norma della direttiva relativa alle discariche di rifiuti, gli Stati membri dovevano chiudere entro il 16 luglio 2009 le discariche non conformi ai requisiti della direttiva, a meno di fornire adeguati "piani di riassetto del sito" che consentissero loro di continuare ad accettare i rifiuti destinati allo smaltimento.

Nella sentenza del 29 marzo 2019 la Corte di giustizia dell'UE ha stabilito che l'Italia non è riuscita a garantire la chiusura definitiva e il risanamento di 44 discariche non conformi ai requisiti della direttiva relativa alle discariche di rifiuti.

Nel frattempo, la Commissione ha accertato che l'Italia, pur avendo regolarmente chiuso 32 discariche, non è ancora riuscita a garantire la chiusura definitiva e il risanamento delle 12 discariche rimanenti. La Commissione invia pertanto all'Italia una lettera di costituzione in mora ex articolo 260 TFUE, concedendole 2 mesi per porre rimedio alla situazione, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE.


 

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Aggiornato al:
02.05.2022
Article ID:
110135149