Regolamento sui mercati digitali: la Commissione UE designa i primi sei gatekeeper
Regolamento sui mercati digitali: la Commissione UE designa i primi sei gatekeeper
"Gatekeeper" sarebbero per la CE le piattaforme digitali che forniscono un punto di accesso importante tra imprese e consumatori in relazione ai servizi di piattaforma di base. Digitale, la Commissione UE ha designato i primi sei gatekeeper nel contesto del Regolamento sui mercati digitali
La Commissione europea ha designato per la prima volta sei gatekeeper, ossia Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft, a norma del regolamento sui mercati digitali. In totale sono stati designati 22 servizi di piattaforma di base forniti dai gatekeeper. I sei gatekeeper hanno ora sei mesi di tempo per garantire la piena osservanza degli obblighi sanciti dal regolamento sui mercati digitali per ciascuno dei loro servizi di piattaforma di base designati.
A norma del regolamento, la Commissione europea può designare come "gatekeeper" le piattaforme digitali che forniscono un punto di accesso importante tra imprese e consumatori in relazione ai servizi di piattaforma di base. Le decisioni di designazione fanno seguito a un processo di riesame della durata di 45 giorni, condotto dalla Commissione dopo la notifica da parte di Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta, Microsoft e Samsung del loro status potenziale di gatekeeper.
La Commissione ha avviato in parallelo quattro indagini di mercato per valutare ulteriormente le osservazioni presentate da Microsoft e Apple, secondo cui alcuni dei loro servizi di piattaforma di base, a dispetto del raggiungimento delle soglie, non costituiscono punti di accesso:
- per Microsoft, Bing, Edge e Microsoft Advertising;
- per Apple, iMessage.
A norma del regolamento sui mercati digitali, lo scopo di tali indagini è verificare se la confutazione presentata dalle imprese è sufficientemente motivata per dimostrare che i servizi in questione non dovrebbero essere designati. L'indagine dovrebbe concludersi entro un termine massimo di 5 mesi.
La Commissione ha inoltre avviato un'indagine di mercato per valutare ulteriormente l'opportunità di designare come gatekeeper l'iPadOS di Apple, anche se non raggiunge le soglie. A norma del regolamento sui mercati digitali, questa indagine dovrebbe concludersi entro un termine massimo di 12 mesi.
La Commissione ha inoltre concluso che, sebbene Gmail, Outlook.com e Samsung Internet Browser raggiungano le soglie di cui al regolamento sui mercati digitali per essere qualificati come gatekeeper, Alphabet, Microsoft e Samsung hanno fornito argomentazioni sufficientemente motivate per dimostrare che tali servizi non costituiscono punti di accesso per i rispettivi servizi di piattaforma di base.
La Commissione ha pertanto deciso di non designare Gmail, Outlook.com e Samsung Internet Browser come servizi di piattaforma di base. Di conseguenza, Samsung non è designata come gatekeeper in relazione a nessun servizio di piattaforma di base.
Prossime tappe per i gatekeeper designati
A seguito della loro designazione, i gatekeeper hanno ora sei mesi di tempo per conformarsi all'elenco completo di obblighi e divieti a norma del regolamento sui mercati digitali, offrendo a utenti finali e commerciali dei loro servizi una scelta più ampia e una maggiore libertà.
Alcuni degli obblighi inizieranno tuttavia ad applicarsi al momento della designazione, ad esempio l'obbligo di informare la Commissione di qualsiasi progetto di concentrazione.
La garanzia e la dimostrazione dell'effettiva osservanza spettano alle imprese designate, che devono presentare entro 6 mesi una relazione dettagliata sull'osservanza degli obblighi in cui siano delineate le modalità adottate per ottemperare agli obblighi previsti dal regolamento.
La Commissione monitorerà l'effettiva attuazione e l'osservanza di tali obblighi. Nel caso in cui un gatekeeper non rispetti gli obblighi sanciti dal regolamento sui mercati digitali, la Commissione può irrogare ammende il cui importo non superi il 10% del fatturato totale realizzato a livello mondiale dall'impresa; tale importo può aumentare fino a raggiungere il 20% in caso di recidiva. In caso di violazioni sistematiche, alla Commissione è inoltre conferito il potere di adottare rimedi aggiuntivi, quali l'obbligo per un gatekeeper di vendere un'impresa o parti di essa o il divieto per il gatekeeper di acquisire altri servizi correlati all'inosservanza sistemica.
Altre imprese potrebbero in futuro presentare notifiche alla Commissione a norma del regolamento sui mercati digitali, sulla base della loro autovalutazione in relazione alle soglie pertinenti. In tale contesto, la Commissione mantiene discussioni costruttive con tutte le imprese interessate.
Contesto
Il regolamento sui mercati digitali mira a impedire ai gatekeeper di imporre condizioni sleali alle imprese e agli utenti finali e a garantire che importanti servizi digitali siano aperti.
La Commissione ha proposto il regolamento sui mercati digitali in tandem con il regolamento sui servizi digitali, nel dicembre 2020, per affrontare le conseguenze negative di determinati comportamenti adottati dalle piattaforme online che fungono da gatekeeper digitali del mercato unico dell'UE.
Il regolamento sui mercati digitali, entrato in vigore nel novembre 2022 e applicabile dal maggio 2023, mira a garantire mercati equi e contendibili nel settore digitale, e disciplina i gatekeeper, piattaforme online di grandi dimensioni che costituiscono un punto di accesso importante tra utenti commerciali e consumatori, la cui posizione può conferire loro il potere di creare una strozzatura nell'economia digitale.
Si presume che le imprese che forniscono almeno uno dei dieci servizi di piattaforma di base elencati nel regolamento sui mercati digitali siano gatekeeper se soddisfano i criteri elencati sotto. I suddetti servizi di piattaforma di base sono: servizi di intermediazione online quali negozi di applicazioni software, motori di ricerca online, servizi di social network, alcuni servizi di messaggistica, servizi di piattaforma per la condivisione di video, assistenti virtuali, browser web, servizi di cloud computing, sistemi operativi, mercati online e servizi pubblicitari. Un'impresa può essere designata come gatekeeper per più servizi di piattaforma di base.
Sono tre i criteri quantitativi principali in base ai quali si crea la presunzione che un'impresa sia un gatekeeper a norma del regolamento sui mercati digitali: 1) se un'impresa realizza un determinato fatturato annuo nello Spazio economico europeo e fornisce un servizio di piattaforma di base in almeno tre Stati membri dell'UE; 2) se un'impresa fornisce un servizio di piattaforma di base ad almeno 45 milioni di utenti finali attivi su base mensile stabiliti o situati nell'UE e ad almeno 10 000 utenti commerciali attivi su base annua stabiliti nell'UE e 3) se la società ha soddisfatto il secondo criterio in ciascuno degli ultimi tre anni.
Il regolamento sui mercati digitali definisce una serie di obblighi specifici che i gatekeeper dovranno osservare, tra cui il divieto di adottare determinati comportamenti e un elenco di obblighi e divieti.
Il regolamento sui mercati digitali conferisce inoltre alla Commissione il potere di condurre indagini di mercato al fine di: 1) designare le imprese come gatekeeper in base a criteri qualitativi; 2) aggiornare, se necessario, gli obblighi dei gatekeeper e 3) definire rimedi per contrastare le violazioni sistematiche delle norme previste dal regolamento sui mercati digitali.
Maggiori informazioni:
- La versione non riservata delle decisioni sarà disponibile sul sito web della Commissione dedicato al regolamento sui servizi digitali una volta risolte le questioni di riservatezza.
- Testo della Gazzetta ufficiale dell'UE
- Pagina informativa: regolamento sui mercati digitali
- Informazioni sui gatekeeper