Regime italiano per la gestione di prestiti con garanzia pubblica
Regime italiano per la gestione di prestiti con garanzia pubblica
L'Italia ha notificato alla Commissione UE l'intenzione di autorizzare le banche a trasferire fuori bilancio circa 12 miliardi di euro sotto forma di due tipi di prestiti. Commissione UE approva un regime italiano conforme al mercato per la gestione di prestiti con garanzia pubblica
La Commissione europea ha dichiarato esente da aiuti di Stato il piano italiano che permette di cedere determinati prestiti garantiti dallo Stato a una piattaforma di nuova costituzione gestita da AMCO S.p.A.
La Commissione ha constatato che nell'ambito del regime lo Stato italiano sarà remunerato secondo le condizioni di mercato. Ha inoltre rilevato che la vendita dei prestiti alla piattaforma gestita da AMCO e la concessione di eventuali nuovi prestiti da parte di AMCO saranno effettuate alle condizioni di mercato.
AMCO è una società multiservizi di gestione dei crediti le cui azioni con diritto di voto sono interamente di proprietà del Ministero italiano dell'Economia e delle finanze. Ha istituito una piattaforma allo scopo di 1) centralizzare la gestione dei prestiti, 2) massimizzarne il valore a lungo termine e 3) limitare i pagamenti che l'Italia deve effettuare in caso di attivazione delle garanzie statali.
L'Italia ha notificato alla Commissione UE l'intenzione di autorizzare le banche a trasferire fuori bilancio circa 12 miliardi di euro sotto forma di due tipi di prestiti: 1) prestiti che beneficiano di una garanzia statale inizialmente approvata nell'aprile 2020 a norma del quadro temporaneo per gli aiuti di Stato (SA.56966); e 2) prestiti non garantiti degli stessi debitori o di debitori a questi collegati. Le condizioni economiche e giuridiche delle garanzie statali, vale a dire la durata, la copertura e i premi, rimarranno quelle inizialmente approvate dalla Commissione.
Il regime prevede che i prestiti siano dapprima trasferiti dalle banche alla piattaforma di AMCO e il loro prezzo si basi sulle offerte degli investitori privati. In cambio dei prestiti trasferiti, gli investitori, che possono essere anche le banche cedenti, riceveranno titoli.
Se le banche cedenti decidono di tenere tutti i titoli, il prezzo sarà concordato tra tutte le banche in modo che non vada a vantaggio di nessun portafoglio di prestiti. Il prezzo sarà inoltre verificato da un valutatore terzo indipendente. In ogni caso, AMCO non acquisterà nessuno di questi titoli.
Una volta che i prestiti saranno sulla piattaforma, AMCO sarà responsabile della loro gestione. AMCO si concentrerà sui prestiti più complessi e, per i portafogli di prestiti più piccoli, coopererà con società private di servizi. La remunerazione di AMCO per questi servizi è stata confrontata con operazioni analoghe per le quali erano disponibili dati sul mercato italiano.
AMCO potrà anche fornire nuovi finanziamenti ad alcuni mutuatari, che dovranno essere imprese redditizie solo momentaneamente in difficoltà. Questi prestiti saranno concessi da AMCO insieme al finanziamento da parte di operatori privati alle stesse condizioni.
AMCO può infine fornire alla piattaforma sostegno di liquidità a breve termine per coprire i disallineamenti tra gli afflussi dai prestiti e i pagamenti necessari per i titoli.
Questi prestiti saranno remunerati a un tasso di interesse in linea con i parametri di riferimento di mercato.
La Commissione ha valutato il regime alla luce delle norme dell'UE sugli aiuti di Stato, in particolare dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).
Secondo le norme in materia di aiuti di Stato, se lo Stato membro interviene come farebbe un investitore privato e ottiene una remunerazione per il rischio assunto equivalente a quella che avrebbe accettato l'investitore privato, l'intervento non costituisce un aiuto di Stato.
Nel caso di cui trattasi, la Commissione ha constatato che la cessione dei prestiti e i servizi di AMCO saranno effettuati a condizioni di mercato, ossia secondo modalità che sarebbero accettabili per un operatore privato.
Ciò sarà garantito in particolare dai seguenti elementi:
- in primo luogo, il prezzo dei prestiti ceduti alla piattaforma sarà stabilito attraverso un meccanismo guidato da investitori privati tramite una procedura aperta e competitiva. Anche nel caso in cui i titoli sono tenuti dalle banche cedenti il prezzo sarà fissato in linea con le condizioni di mercato, attraverso un sistema verificato in modo indipendente. Infine, qualunque investitore pubblico sarà accettato come detentore di titoli solo alle stesse condizioni degli investitori privati;
- in secondo luogo, la remunerazione della gestione dei prestiti avrà come riferimento le commissioni negoziate dalle società di gestione patrimoniale per operazioni analoghe sul mercato, garantendo un livello sufficiente di redditività. I subgestori saranno selezionati mediante una procedura di gara aperta per escludere qualsiasi vantaggio;
- in terzo luogo, i nuovi finanziamenti di AMCO ai mutuatari saranno erogati allo stesso tasso di quello che offrirebbero operatori privati. Per quanto riguarda il sostegno alla liquidità, il prezzo applicato per questi prestiti si basa su un metodo che tiene conto del rischio assunto da AMCO e risulta in una remunerazione in linea con le condizioni di mercato.
Su queste basi la Commissione ha approvato la misura italiana in quanto conforme alle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato. La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.64169 nel Registro degli aiuti di Stato, sul sito internet della DG Concorrenza, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le nuove decisioni relative agli aiuti di Stato pubblicate su Internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di concorrenza.