Quadro temporaneo per covid-19 modificato il 3 aprile 2022

Il quadro di valutazione 2021 evidenzia che le misure di aiuti di Stato legate all'emergenza covid-19 hanno permesso di raggiungere livelli di sostegno senza precedenti

Il quadro di valutazione 2021 sugli aiuti di Stato, pubblicato dalla Commissione europea, che riguarda la spesa per gli aiuti di Stato registrata nel 2020, evidenzia il ruolo cruciale svolto dalla politica in materia di aiuti di Stato nel preservare un mercato unico equo, consentendo al contempo agli Stati membri di sostenere le imprese in un periodo di crisi grave e imprevista.

Nel 2020, gli Stati membri hanno complessivamente concesso misure di aiuti di Stato per 384,33 miliardi di euro; di questi, 227,97 miliardi di euro hanno aiutato le imprese gravemente colpite dalla pandemia da COVID-19 a rimanere redditizie.

Il quadro di valutazione annuale sugli aiuti di Stato fornisce, sulla base delle relazioni fornite dagli Stati membri, una panoramica completa della spesa dell'UE in materia di aiuti di Stato.

Il quadro di valutazione 2021 sugli aiuti di Stato comprende le spese relative agli aiuti effettuate dai 27 Stati membri dell'UE e dal Regno Unito nel 2020 e indica in particolare che:

-    nel 2020 gli Stati membri e il Regno Unito hanno complessivamente speso 384,33 miliardi di euro, corrispondenti a circa il 2,43% del loro PIL combinato del 2020, in aiuti di Stato, escludendo gli aiuti alle ferrovie e ai servizi di interesse economico generale ("SIEG"). Mentre la spesa totale per le misure legate all'emergenza COVID-19 ha raggiunto i 227,97 miliardi di € (circa il 59% della spesa totale per aiuti di Stato), il sostegno pubblico ad altre misure non legate alla pandemia ha toccato i 156,36 miliardi di euro (il 41% circa del totale);

-    Per quanto riguarda la spesa per gli aiuti di Stato nel contesto della pandemia, la Polonia e la Grecia sono gli Stati membri che hanno speso di più in aiuti di Stato legati all'emergenza COVID-19, proporzionalmente al PIL nazionale del 2020 (rispettivamente 3,8% e 3,6%), seguiti da Malta (3%), Slovenia (2,5%), Ungheria (2,1%) e Germania (1,9%). L'Irlanda (0,2%) e la Svezia (0,2%) sono gli Stati membri che hanno speso meno in termini relativi, seguiti da Finlandia (0,3%), Belgio (0,4%) e Paesi Bassi (0,58%);

-    Per quanto riguarda la spesa per aiuti di Stato per obiettivi diversi dall'emergenza COVID-19:

  • nel 2020, la spesa per gli aiuti di Stato destinati a obiettivi non legati alla crisi è rimasta entro gli intervalli di valori registrati prima della pandemia, aumentando di 9,12 miliardi di euro rispetto al 2019. Sebbene tale aumento sia inferiore a quello osservato nel 2019 rispetto al 2018 (13,44 miliardi di euro), esso è in linea con l'aumento medio annuo registrato nel periodo 2015-2019 (9,80 miliardi di euro all'anno);
  • In linea con gli anni precedenti, anche nel 2020 la tutela dell'ambiente e il risparmio energetico sono stati gli obiettivi politici non legati alla crisi per i quali gli Stati membri hanno speso di più (77 miliardi di euro), seguiti dallo sviluppo regionale (18,30 miliardi di euro) e dalla ricerca e sviluppo, compresa l'innovazione (16,40 miliardi di euro).
  • Rispetto al 2019, la spesa totale per progetti non legati alla crisi cofinanziati con fondi dell'UE e degli Stati membri è aumentata, passando da 14,85 miliardi di euro circa nel 2019 a 17,83 miliardi di euro circa nel 2020, registrando quindi un aumento di 2,98 miliardi di euro (+20%), molto superiore all'aumento annuale osservato nei due anni precedenti (+3% nel 2019 e +9% nel 2018). A ciò si aggiungono gli importi senza precedenti spesi per le misure legate all'emergenza COVID-19 cofinanziate (12,95 miliardi di euro), valore che porta la spesa totale per gli aiuti di Stato cofinanziata al livello record di 30,78 miliardi di euro nel 2020.
  • Replicando la tendenza registrata negli anni precedenti, gli Stati membri ricorrono sempre più spesso al regolamento generale di esenzione per categoria ("GBER"), che prevede la possibilità di attuare determinate misure che hanno un impatto limitato sul mercato interno senza previa approvazione della Commissione, nonché ad altre esenzioni settoriali per categoria [il regolamento di esenzione per categoria del settore agricolo ("ABER") e il regolamento di esenzione per categoria del settore della pesca ("FIBER")]. Nel 2020, il 79% delle nuove misure di aiuti di Stato è stato attuato nell'ambito dei regolamenti di esenzione per categoria. Nel 2020, il numero assoluto di nuove misure che hanno beneficiato dell'esenzione per categoria è aumentato (2091 misure nel 2020 rispetto a 1815 misure nel 2019), ma rappresenta una quota inferiore del totale delle nuove misure rispetto agli anni precedenti (nel 2019, le nuove misure che hanno beneficiato dell'esenzione per categoria hanno rappresentato il + 98,8% del totale delle nuove misure). Ciò è dipeso dal forte aumento delle misure legate all'emergenza COVID-19 che sono state notificate nel 2020. Nel 2020, le spese effettuate nel quadro di misure GBER sono aumentate rispetto all'anno precedente (+ 9%, pari a 59,5 miliardi di euro), sebbene a un ritmo più lento rispetto ai due anni precedenti (+ 13% nel 2018 e + 12% nel 2019).

Il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato legati all'emergenza covid è stato adottato il 19 marzo 2020 per consentire agli Stati membri di avvalersi appieno della flessibilità prevista dalle norme in materia di aiuti di Stato per sostenere l'economia nel contesto dell'emergenza coronavirus.

Il quadro temporaneo è stato modificato il 3 aprile, l'8 maggio, il 29 giugno e il 13 ottobre 2020 e il 28 gennaio e il 18 novembre 2021.
Come annunciato nel maggio 2022, il quadro temporaneo covid non è stato prorogato oltre la data di scadenza prevista del 30 giugno 2022, con alcune eccezioni.

Il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato legati all'emergenza covid ha integrato le numerose altre possibilità di cui dispongono gli Stati membri, quali le misure di compensazione per le imprese che hanno subito danni direttamente causati da circostanze eccezionali o le misure che aiutano le imprese a far fronte alla carenza di liquidità e alla necessità di aiuti di emergenza.

Tutte le norme pertinenti in materia di aiuti di Stato, comprese quelle già modificate, sono disponibili qui.

Condividi
Aggiornato al:
26.09.2022
Article ID:
128025911