A seguito della diffusione della pandemia dovuta al virus Covid-19, si è determinata una gravissima situazione di emergenza economica che rende indispensabile una convergenza di azioni e l’ulteriore rafforzamento della collaborazione tra gli attori sociali.
Nonostante l’approvazione di misure straordinarie di sostegno al reddito come la CIG in deroga, laddove a causa degli effetti economici della crisi in atto, il datore di lavoro si trovi impossibilitato ad anticipare gli importi dovuti ai lavoratori come ammortizzatori sociali, si determina una difficoltà di carattere finanziario per i lavoratori coinvolti e le loro famiglie, che restano senza entrate in attesa del pagamento da parte dell’INPS.
La Regione Toscana, con DGR 477 del 14 aprile 2020, ha quindi approvato un “Protocollo Quadro per il Sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà con le Parti Sociali Regionali e gli Istituti bancari” finalizzato all'anticipazione degli ammortizzatori sociali da parte delle Banche a costo zero e a tasso zero ai lavoratori dipendenti di aziende in crisi.
Il protocollo si applica alle aziende che richiedano ammortizzatori sociali conservativi, con particolare riferimento a quelli disciplinati dagli artt. 19 e ss del dl "Cura Italia" e per i quali sia previsto, a qualsiasi titolo, il pagamento diretto ai lavoratori da parte degli istituti previdenziali. Il finanziamento si configura come un anticipo sugli ammortizzatori sociali spettanti al lavoratore per supportarlo nei periodi di temporanea assenza di reddito, in attesa di percepire da parte dell’INPS le indennità di sostegno al reddito spettanti.
Il Protocollo promossa dalla Regione Toscana prevede inoltre l’attivazione, in ultima istanza, di un fondo di garanzia per consentire l’accesso all’anticipo degli ammortizzatori sociali anche a chi non avesse i titoli di merito di credito richiesti dalle banche. In questo modo nessuno sarà tagliato fuori. I finanziamenti si attiveranno attraverso modalità telematiche e su richiesta del lavoratore, una volta che l’azienda avrà fatto ricorso agli ammortizzatori sociali.
I lavoratori interessati possono utilizzare gli schemi di modulo disponibili: Allegato A CIGO Toscana - Allegato A CIGO Toscana - Allegato B FIS Toscana - Allegato C CIGD Toscana - Allegato C.bis CISOA Toscana - Allegato D Altre causali Toscana,
per presentare domanda di anticipo ad una delle banche sottoscrittrici (*) del Protocollo.
Il comunicato stampa "Anticipo sulla cassa integrazione senza alcuna spesa per i lavoratori " >>
(*) elenco banche sottoscrittrici:
Cassa Risparmio di Volterra
Banca Popolare di Lajatico
Monte dei Paschi di Siena
Unicredit
Banca Cambiano
Intesa Sanpaolo
Banca Alta Toscana Credito Cooperativo
Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo
Banca Centro - Credito Cooperativo Toscana-Umbria
Banco Fiorentino – Mugello Impruneta Signa – Credito Cooperativo
ChiantiBanca Credito Cooperativo
Banca dell'Elba Credito Cooperativo
Banca di Pescia e Cascina Credito Cooperativo
Banca di Pisa e Fornacette Credito Cooperativo
Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve
Banca Tema Terre Etrusche e di Maremma - Credito Cooperativo
Banca del Valdarno Credito Cooperativo
Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino Banca di Cascia
Banca Valdichiana - Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano
Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo
ViVal Banca - Banca di Credito Cooperativo di Montecatini Terme, Bientina e S. Pietro in Vincio
Credit Agricole
Banca Popolare Emilia Romagna
Banco di Lucca
Banca Carige
Banca del Monte di Lucca - Gruppo Banca Carige
Con Delibera della Giunta Regionale 596 dell' 11 maggio 2020, è stato
approvato il Protocollo tra Regione Toscana e Poste Italiane S.p.A. per l'anticipazione sociale in favore dei lavoratori destinatari dei
trattamenti di integrazione al reddito. Quindi, sempre senza alcuna
spesa e senza interessi a carico dei lavoratori, coloro che hanno un
conto corrente BancoPosta o una carta prepagata Postepay Evolution con
accredito dello stipendio, potranno approfittare dell’occasione e farsi
anticipare l’assegno di integrazione al reddito senza attendere che INPS
eroghi l'indennità.
Per rivolgersi a Poste (come a tutte le altre banche) basta che
l’azienda abbia presentato domanda per usufruire dell’ammortizzatore
sociale - l’intesa riguarda quelli erogati da INPS- e che la stessa
azienda abbia optato per il pagamento diretto da parte dell’istituto di
previdenza. Non c’è da attendere l’esito della domanda e non serve
altro. Il lavoratore è sufficiente che alleghi alla richiesta la
dichiarazione dell’azienda, con indicazione dell’importo della quota di
integrazione salariale spettante in modo che questa possa calcolare
l’anticipo dovuto. Non è necessaria né l’autorizzazione della Regione né
la presentazione dei modelli SR41.
Info e modelli disponibili a questo indirizzo:
https://anticipazionecig.poste.it