Proposta di misure per abitare, lavorare e viaggiare all'estero
Proposta di misure per abitare, lavorare e viaggiare all'estero
In una comunicazione sul tema, la Commissione europea ha proposto misure per aumentare la digitalizzazione del coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in Europa. La comunicazione definisce azioni per l'accesso a livello transfrontaliero ai servizi di sicurezza sociale utilizzando strumenti digitali e riducendo gli oneri amministrativi per cittadini e imprese.
Tali azioni miglioreranno lo scambio di informazioni tra gli istituti nazionali di sicurezza sociale e accelereranno il riconoscimento e la concessione delle prestazioni ammissibili a livello transfrontaliero. Diventerà in tal modo più facile per gli europei abitare, lavorare e viaggiare all'estero, per le imprese operare in altri paesi dell'UE e per le amministrazioni nazionali coordinare la sicurezza sociale a livello transfrontaliero.
Nonostante le iniziative passate volte a migliorare il flusso transfrontaliero di informazioni sulla sicurezza sociale, gli istituti, i prestatori di assistenza sanitaria e gli ispettorati del lavoro nazionali continuano a incontrare difficoltà di accesso e condivisione dei dati a causa del livello insufficiente di interoperabilità tra i sistemi nazionali.
Questa situazione comporta inoltre una serie di costi, ad esempio per il rilascio e la verifica dei documenti attestanti i diritti.
La comunicazione fa il punto sui progressi compiuti finora nella digitalizzazione del coordinamento della sicurezza sociale, presenta le iniziative in corso in questo ambito e propone azioni future per sfruttare appieno i vantaggi che la digitalizzazione può offrire.
Principali misure proposte
La Commissione invita gli Stati membri a:
- accelerare l'attuazione a livello nazionale dello scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale (EESSI) affinché possa essere pienamente operativo in tutta Europa entro la fine del 2024. L'EESSI digitalizza gli scambi tra gli istituti nazionali di sicurezza sociale per abbandonare le procedure cartacee, lente e gravose;
- espletare interamente in linea un numero maggiore di procedure di coordinamento della sicurezza sociale, affinché diventi ancora più semplice per le persone trasferirsi e lavorare all'estero, e garantire a chi ne ha diritto un accesso rapido alle prestazioni sociali. Gli Stati membri possono basarsi sul regolamento sullo sportello digitale unico, che prevede che alcune importanti procedure amministrative siano erogate ai cittadini e alle imprese interamente in linea entro il 12 dicembre 2023;
- partecipare pienamente alle attività pilota della tessera europea di sicurezza sociale (ESSPASS), che esaminano come semplificare il rilascio e la verifica dei diritti alle prestazioni sociali dei cittadini a livello transfrontaliero;
- adoperarsi per l'introduzione dei portafogli europei di identità digitale (EUDI), che consentiranno ai cittadini dell'UE di disporre delle versioni digitali dei documenti attestanti i loro diritti, come la tessera europea di assicurazione malattia (TEAM), agevolando per gli istituti di sicurezza sociale, gli ispettorati del lavoro e i prestatori di assistenza sanitaria la verifica immediata di tali documenti.
La Commissione sosterrà gli Stati membri dell'UE nell'attuazione di tali azioni fornendo loro assistenza tecnica, anche attraverso lo strumento di sostegno tecnico, e mettendo loro a disposizione finanziamenti dell'UE, ad esempio attraverso il programma Europa digitale, InvestEU, il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo Plus.
Anche l'Autorità europea del lavoro svolgerà un ruolo attivo raccogliendo esempi di migliori pratiche e agevolando scambi regolari tra le autorità nazionali.
La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare l'approccio illustrato nella comunicazione ed esorta gli Stati membri e tutti i portatori di interessi a collaborare per attuarne le azioni. La Commissione sosterrà e monitorerà l'attuazione della comunicazione nel corso di riunioni annuali con i rappresentanti nazionali.
Promuovere la digitalizzazione del coordinamento della sicurezza sociale è importante anche nel contesto dei negoziati in corso tra i colegislatori sulla revisione delle norme dell'UE sul coordinamento della sicurezza sociale. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a raggiungere rapidamente un accordo sulla revisione di tali norme affinché il quadro giuridico venga modernizzato e continuerà a sostenere i colegislatori nello sforzo per conseguire tale obiettivo.
Contesto
I cittadini dell'Unione europea hanno il diritto di viaggiare, lavorare e abitare in un altro paese dell'UE. Nel 2021 16 milioni di persone provenienti dall'UE, dallo Spazio economico europeo (SEE)/Associazione europea di libero scambio (EFTA) e dalla Svizzera hanno abitato e/o lavorato in un altro paese dell'UE, del SEE/EFTA o in Svizzera.
Le norme UE (regolamento n. 883/2004 e regolamento n. 987/2009 sull'applicazione del primo) tutelano i diritti in materia di sicurezza sociale delle persone che si spostano in Europa, ad esempio per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, le prestazioni familiari e le pensioni, e garantiscono loro di accedere più rapidamente possibile in tutta l'UE alle prestazioni cui hanno diritto.
Maggiori informazioni:
- Comunicazione sulla digitalizzazione nel coordinamento della sicurezza sociale: agevolare la libera circolazione nel mercato unico
- Digitalizzazione nel coordinamento della sicurezza sociale