Lentamente cominciò a prendere corpo la formazione che nel '56 sarebbe diventata vincente con un'ala destra brasiliana, Julio Botelho detto Julinho, affiancato da Michelangelo Montuori, argentino di origini italiane. In porta il ventiduenne Giuliano Sarti, davanti a lui tre difensori: i terzini Magnini e Cervato e lo stopper Rosetta; a centrocampo il quadrilatero contemplava i due mediani Chiappella e Segato e gli interni Montuori e Gratton. In avanti, Julinho, Virgili e Bizzarri.
Dopo trentatré giornate senza sconfitte, nell'ultima giornata a Genova i fiorentini furono battuti dal Genoa per 3 a 1, ma ormai lo scudetto era già stato conquistato - e con cinque giornate d'anticipo.
La squadra: Giuliano Sarti, Riccardo Toros, Giampiero Bartoli, Sergio Cervato, Ardico Magnini, Francesco Rosetta, Sergio Carpanesi, Giuseppe Chiappella, Guido Gratton, Bruno Mazza, Alberto Orzan, Maurilio Prini, Aldo Scaramucci, Armando Segato, Claudio Bizzarri, Julinho, Miguel Montuori e Giuseppe Virgili.
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Premio speciale alla Fiorentina del 1955-56
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