Piano di tutela delle acque della Toscana - aggiornamento 2017
Piano di tutela delle acque della Toscana
Ambiente
Tutte le informazioni e i servizi della Regione che riguardano l‘ambiente e, in particolare, acque, energia, sostenibilità, inquinamento, mare, parchi, rifiuti, suolo e biodiversità.Piano di tutela delle acque della Toscana - aggiornamento 2017
Con la delibera n.11 del 10 gennaio 2017 la Regione ha avviato il procedimento di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque della Toscana del 2005 , contestualmente con l'approvazione del documento preliminare n. 1 del 10 gennaio 2017 , la Giunta Regionale ha disposto l'invio dell'informativa al Consiglio Regionale Toscano prevista dall' art. 48 dello statuto.
Il Piano di Tutela delle Acque della Toscana (PTA), previsto dall' art.121 del D.Lgs n.152/2006 "Norme in materia ambientale" è lo strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici superficiali e sotterranei e la protezione e valorizzazione delle risorse idriche. Il Piano è l'articolazione di dettaglio, a scala regionale, del Piano di Gestione Acque del distretto idrografico (PGdA), previsto dall'articolo 117 del D. Lgs 152/2006 che, per ogni distretto idrografico, definisce le misure (azioni, interventi, regole) e le risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla direttiva n.2000/60 CE che istituisce il "Quadro per l'azione comunitaria in materia di acque ‐ WFD". Il PGdA viene predisposto dalle Autorità di distretto ed emanato con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.
La pianificazione della tutela delle acque e delle risorse idriche definita a livello comunitario dalla WFD persegue obiettivi ambiziosi così sintetizzabili:
- proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, ed il ripristino di corrette condizioni idrologiche ed idromorfologiche, raccordandosi ed integrandosi con la direttiva 2007/60/CE cosidetta " direttiva alluvioni " ed il relativo Piano di Gestione del Rischio Alluvioni.
- assicurare la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee ed impedirne l'aumento;
- raggiungere e/o mantenere lo stato di "buono" salvo diversa disposizione dei piani stessi; per tutte le acque entro il 2015, in una prima fase, e successivamente con cadenza sessennale, 2021, 2027.
Il Piano di Gestione Acque di ogni distretto idrografico è piano stralcio del piano di bacino , ai sensi dell' art. 65 del D.Lgs 152/2006, per quanto riguarda la tutela delle acque e la gestione delle risorse idriche.
E' quindi il riferimento per la pianificazione operativa di dettaglio per la tutela delle acque a livello di singolo corpo idrico, da perseguirsi attraverso il PTA, la cui elaborazione, approvazione ed attuazione è demandata alla Regione.
Il PTA garantisce lo snodo di raccordo tra la pianificazione strategica distrettuale e quella regionale, traducendo sul territorio le disposizioni a larga scala dei piani di gestione con disposizioni di dettaglio adattate alle diverse situazioni e strumenti di pianificazione locali, anche attraverso le risultanze di una più accurata comparazione tra costi previsti/sostenuti e benefici ambientali ottenuti/ottenibili.
- Soggetti competenti ed i loro ruoli
- La procedura
- La partecipazione pubblica
- La Valutazione Ambientale Strategica
- I Distretti idrografici in Toscana
- La normativa di riferimento
Soggetti competenti ed i loro ruoli
- Autorità proponente il PTA:
- Giunta Regionale Toscana ‐ Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile ‐ SETTORE GENIO CIVILE VALDARNO CENTRALE E TUTELA DELL'ACQUA
- Sono inoltre coinvolte a vario titolo, nella formazione e redazione del PTA, anche:
- le seguenti strutture della giunta regionale: DIREZIONE DIFESA DEL SUOLO E PROTEZIONE CIVILE (Settore rischio idrogeologico ‐ Settore Protezione Civile ), la DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA (Settore Tutela della Natura e del Mare ‐ Settore Autorizzazioni Ambientali ‐ Settore Servizi Pubblici Locali, Energia e Inquinamenti ‐ Settore VIA – VAS ) la DIREZIONE URBANISTICA E POLITICHE ABITATIVE (Settore Sistema Informativo Territoriale ed Ambientale ‐ Settore Urbanistica e politiche abitative) la DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE (Settore Agroambiente e sostegno allo sviluppo delle attività agricole)
- l' Autorità Idrica Toscana
- l' ARPAT, il Consorzio LaMMA
- le Autorità di Distretto
- Giunta Regionale Toscana ‐ Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile ‐ SETTORE GENIO CIVILE VALDARNO CENTRALE E TUTELA DELL'ACQUA
- Autorità Competente VAS:
- Giunta Regionale – NURV
- Autorità procedente VAS:
- Consiglio Regionale Toscana
- Garante Regionale dell'informazione e della Partecipazione
Con la delibera n.11 del 10 gennaio 2017 la Regione ha avviato il procedimento di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque della Toscana, contestualmente con l'approvazione del documento preliminare n.1 del 10 gennaio 2017, la Giunta regionale, ha disposto l'invio dell' informativa al Consiglio Regionale Toscano prevista dall' art. 48 dello statuto.
Il responsabile del procedimento di formazione del Piano di Tutela delle Acque della Toscana ex art. 121 del D.Lgs 152/2006 ha comunicato, ai soggetti pubblici interessati , ai sensi dell' art. 17 comma 1 della LR 65/2014 l' avvio del procedimento suddetto. Con la stessa nota è stata avviata la consultazione sul documento preliminare relativo al Piano di Tutela delle Acque della Toscana. Le osservazioni possono essere inviate entro 60 gg. e comunque entro il 18 marzo 2017 al Proponente:
Responsabile del Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell' Acqua della Direzione Difesa del Suolo e protezione civile – Regione Toscana Via di Novoli 126 – 50126 – Firenze (utilizzando il protocollo interoperabile, per gli Enti attivi sul sistema InterPRO, oppure la casella di posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo: regionetoscana@postacert.toscana.it, per gli Enti non attivi sul sistema InterPRO .
E' inoltre richiesto l'invio delle osservazioni e contributi anche al seguente indirizzo e‐mail pianotutelaacque@regione.toscana.it e di indicare se sono state inviate osservazioni e contributi anche nell' ambito della procedura di VAS, fornendo il numero di protocollo e la data di invio.
La procedura di elaborazione e approvazione del PTA (come illustrata nella figura che segue) deve tenere conto delle disposizioni sia statali, dettate dal decreto legislativo, che regionali date dalle seguenti :
- legge regionale 10 novembre 2014, n. 65 " Norme per il governo del territorio "
- legge regionale 12 febbraio 2010, n. 10 "Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza".
Tra queste procedure assume particolare rilievo quella di VAS, all'interno della quale sono di integrate anche le altre, che ha lo scopo di evidenziare la congruità delle scelte del piano rispetto a:
- disposizioni internazionali e comunitarie, fatte proprie dallo Stato italiano, ed ai connessi obiettivi di sostenibilità
- strategia ed agli obiettivi ambientali definiti dalla Regione Toscana nell'ambito del PRS,
- programmazione settoriale ed intersettoriale, che si connetta con la tutela delle acque e la gestione delle risorse idriche.
Il percorso di formazione del PTA segue le procedure ed i momenti di confronto, concertazione ed informazione pubblica previsti dalla normativa regionale:
- a) per quanto riguarda la formazione di piani e programmi dalla l.r. 1/2015
- b) in relazione alla Valutazione Ambientale Strategica dalla l.r. 10/2010
- c) in tema di governo del territorio dalla l.r. 65/2014 quest' ultima è rivolta a tutti i cittadini ed ai soggetti interessati.
Il PTA è inoltre tenuto anche a rispettare le disposizioni dell' art. 122 del D.Lgs 152/2006 sull' informazione e consultazione pubblica che la Regione promuove attraverso la partecipazione attiva di tutte le parti interessate sia pubbliche che private .
La complessità e la rilevanza delle questioni che il nuovo PTA si troverà ad affrontare richiede che la fase di avvio e poi di elaborazione della proposta intermedia di piano debba essere accompagnata da una fase di ascolto, informazione e consultazione dei cittadini, degli attori sociali e istituzionali coinvolti.
Questo percorso si svolge su tutto l'arco del periodo di formazione e approvazione del PTA, perseguendo principalmente:
- a) la diffusione e condivisione del quadro conoscitivo inerente allo scenario attuale e delle possibili strategie future in tema di tutela delle acque e gestione delle risorse idriche
- b) la promozione di forme specifiche di consultazione degli amministrazioni pubbliche, dei soggetti sociali, e dei cittadini allo scopo di far emergere il quadro delle opinioni informate sulle misure per la tutela delle acque e gestione delle risorse idriche che il PTA prevede di adottare.
La partecipazione e concertazione ai sensi della l.r. 1/2015 viene attivata in due distinti momenti, ovvero:
- nella fase preliminare di formazione del Piano a seguito della trasmissione dell'Informativa al Consiglio e l'espressione degli eventuali indirizzi da parte di quest'ultimo,
- nella fase intermedia, immediatamente prima dell'adozione del piano da parte della Giunta, al fine di valutare la proposta di piano nel suo complesso.
Si attua così il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali e delle parti sociali a partire dall'inizio del procedimento e fino all'adozione del piano.
Si ritiene inoltre, nel rispetto del principio di non duplicazione di cui all'art. 36 della l.r 65/2014 e del divieto di aggravio procedimentale, di dover coordinare la partecipazione suddetta con quella di cui alla l.r. 65/2014, da svolgersi nelle diverse fasi del procedimento ovvero dall'avvio fino all'adozione del piano.
Il Garante Regionale Dell'Informazione e Partecipazione è l'Avv. Francesca De Santis.
La partecipazione di cui alla l.r. 65/2014 deve coinvolgere tutti i cittadini e i soggetti interessati, pertanto ai sensi della Lr 65/2014 il programma delle attività di informazione e partecipazione è il seguente:
- a) garanzia dell'accessibilità agli atti e documenti del piano e la trasparenza delle informazioni attraverso la pagina web del Garante Regionale dell' Informazione e Partecipazione, nella quale viene inserito il link a tutti i documenti del piano adottati, nonché il programma delle attività di informazione e partecipazione, le attività in corso nel diverse fasi del procedimento, il rapporto del garante preliminare all'adozione, la delibera di adozione e le successive attività di informazione fino alla delibera di approvazione. I cittadini e soggetti interessati potranno chiedere chiarimenti e informazioni scrivendo all'indirizzo: garante@regione.toscana.it;
- b) incontro pubblico di presentazione del piano;
- c) dopo la presentazione del piano, attivazione sulla pagina web del Garante di un modulo (form) da compilare da parte dell'interessato nel quale inserire tutti i propri dati e il contributo partecipativo, con la facoltà di georeferenziare il corpo idrico in relazione al quale si intende offrire il proprio contributo tramite il link a geoscopio attivato sullo stesso modulo.
Tale forma di partecipazione coinvolge necessariamente tutti i cittadini singoli e associati e i soggetti interessati e al tempo stesso tiene conto della scala e tipologia di piano.
Anteriormente all'adozione il Garante, all'esito della partecipazione digitale, procederà ad esaminare i contributi pervenuti, potendo altresì organizzare incontri pubblici o workshop presso la sede regionale su specifiche tematiche e argomenti emersi dalla consultazione informatica, coinvolgendo anche sia la parte politica che la parte tecnica della Regione
Successivamente all'adozione, il garante curerà le ulteriori attività di informazione e in relazione alle osservazioni pervenute e alle controdeduzioni sul piano adottato.
La Valutazione Ambientale Strategica ‐ VAS
Si comunica che il responsabile del procedimento di formazione del Piano di Tutela delle Acque della Toscana ha predisposto il documento preliminare di VAS che ha trasmesso, ai sensi dell'art. 20 della L.r. 10/2010, ai Soggetti Competenti in materia Ambientale (SCA) ai fini della consultazione per la definizione della portata e del livello di dettaglio più adeguato delle informazioni da includere nel rapporto ambientale.
La durata della consultazione sul documento preliminare per i SCA è stabilita, in accordo con l'Autorità Competente, in 60 gg. ; pertanto si richiede agli stessi di inviare entro il 17 marzo 2017 contributi ed osservazioni, indirizzate al Proponente:
Responsabile del Settore Genio Civile Valdarno Centrale e Tutela dell' Acqua della Direzione Difesa del Suolo e protezione civile – Regione Toscana Via di Novoli 126 – 50126 – Firenze (tramite protocollo interoperabile, per gli Enti attivi sul sistema InterPRO , o tramite propria casella di posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo: regionetoscana@postacert.toscana.it, per gli Enti non attivi sul sistema InterPRO.
Si richiede inoltre l'invio delle osservazioni e contributi anche al seguente indirizzo e‐mail: pianotutelaacque@regione.toscana.it .
Il PTA è soggetto a VAS ai sensi dell'art. 5, comma 2 della l.r. 10/2010. La VAS viene avviata fin dalla fase preparatoria e continua lungo l'intero percorso di elaborazione approvazione ed attuazione e rappresenta l'occasione per integrare nel processo di pianificazione e programmazione sia gli aspetti ambientali (che sono lo scenario di partenza) sia la valutazione degli scenari evolutivi, delle alternative, degli obiettivi e delle scelte.
La procedura di VAS avrà il compito, specialmente nella fase preliminare, ad acquisire osservazioni e contributi per meglio definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto ambientale VAS e delle analisi da svolgere per la redazione del PTA. Il processo di valutazione individua le alternative proposte nell'elaborazione del PTA, gli impatti potenziali, nonché le misure di mitigazione e compensazione di cui si deve tener conto nelle fasi successive di attuazione del PTA.
I Distretti idrografici in Toscana
La pianificazione concernente il distretto idrografico è coordinata dalle Autorità di bacino distrettuale (art. 63 del D.Lgs 152/2006).
Il territorio regionale è ricompreso in tre distretti idrografici; il PTA tiene conto della nuova delimitazione dei confini distrettuali disposta dalla legge n. 221/2015 che ha modificato l' art. 63 (le procedure attuative sono in corso di espletamento ed il Distretto del Fiume Serchio sarà ricompreso all'interno del Distretto dell'Appennino Settentrionale).
Distretto Appennino Settentrionale |
Principali disposizioni comunitarie (consulta Euro-Lex)
• direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane
• direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque da inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole;
• direttiva 2000/60/CE, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque (WFD)
• direttiva 2006/118/CEE relative alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento
• direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e gestione del rischio di alluvioni
• direttiva 2008/56/CE relativa al quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l ‘ambiente marino)
Principali disposizioni nazionali
• R.D. n. 1775/1933 "Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici"s.m.i.
• D.Lgs. n. 275 /1993 ‐ Riordino in materia di concessione di acque pubbliche
• D.Lgs n.152/2006 e s.m.i "Norme in materia ambientale e s.m.i, ‐ parte III –
• D.Lgs n. 116/2008, n. 116 ‐ Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualita'delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE
• D.Lgs n. 30/2009"Attuazione della direttiva 2006/118/CE, relativa alla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento"; e s.m.i
• D.Lgs. n. 150/2012 ‐ Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria ai fini dell'utilizzo sostenibile dei pesticidi
• D.Lgs. n. 190/2010 ‐ Attuazione della direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino
Principali disposizioni regionali
• Legge regionale 31 maggio 2006, n. 20 "Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento". e s.m.i
• Legge regionale 28 dicembre 2011, n. 69 "Istituzione dell'autorità idrica toscana e delle autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Modifiche alle leggi regionali 25/1998, 61/2007, 20/2006, 30/2005, 91/1998, 35/2011 e 14/2007" e s.m.i
• Regolamento 8 settembre 2008, n. 46/R "Regolamento di attuazione della legge regionale 31 maggio 2006, n. 20"Norme per la tutela delle acque dall'inquinamento". e s.m.i
• Legge regionale 28 dicembre 2015 n. 80 (Norme in materia di difesa del suolo, tutela delle risorse idriche e tutela della costa e degli abitati costieri)
• Regolamento regionale 21 aprile 2015, n. 51/R "Disciplina degli obblighi concernenti la misurazione delle portate e dei volumi dei prelievi e delle restituzioni di acqua pubblica. Definizione degli obblighi e delle modalità di trasmissione dei risultati delle misurazioni"
• Regolamento regionale 16 agosto 2016, n. 61/R "Disposizioni per l'utilizzo razionale della risorsa idrica e per la disciplina dei procedimenti di rilascio dei titoli concessori e autorizzatori per l'uso di acqua. Modifiche al d.p.g.r. 51/R/2015."