Pesca nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero nel 2024

La Commissione ha adottato la sua proposta riguardante le possibilità di pesca per il Mar Mediterraneo e il Mar Nero per il 2024, con la quale promuove una gestione sostenibile degli stock nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero nel rispetto degli impegni politici assunti con le dichiarazioni MedFish4Ever e di Sofia.

La Commissione propone di utilizzare gli stessi strumenti introdotti con le possibilità di pesca per il 2022 e il 2023, basandosi sui pareri scientifici disponibili più recenti. Tra tali strumenti figurano lo sforzo di pesca per i pescherecci da traino e per i pescherecci con palangaro e limiti di cattura per i gamberi di profondità. Le misure in questione sono state stabilite nell'ambito del piano di gestione pluriennale per gli stock demersali nel Mediterraneo occidentale allo scopo di conseguire, al più tardi entro il 1º gennaio 2025, il rendimento massimo sostenibile (MSY), vale a dire il quantitativo massimo di pesce che i pescatori possono prelevare dal mare senza compromettere la rigenerazione e la produttività futura dello stock interessato.

La maggior parte delle possibilità di pesca sarà proposta in una fase successiva, in funzione dei risultati della sessione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) (6-10 novembre 2023) e del parere scientifico per gli stock demersali oggetto del piano di gestione pluriennale per il Mediterraneo occidentale, atteso per fine ottobre.

Per il Mar Mediterraneo, la proposta di quest'anno lascia invariate le misure riguardanti il corallo rosso e, per l'occhialone e i gamberi di profondità, continua a ridurre gradualmente le catture per entrambe le specie, in linea con i nuovi piani di gestione della CGPM concordati a partire dal 2022. Per la lampuga e altri stock per i quali le misure transitorie della CGPM scadranno a fine 2023, essa verrà aggiornata dopo la sessione annuale della CGPM del 2023.
Per il Mare Adriatico, la proposta continua ad attuare il piano pluriennale della CGPM per gli stock demersali e il piano pluriennale della CGPM per gli stock di piccoli pelagici. Per questi ultimi continua ad applicarsi, per il terzo anno consecutivo, il periodo transitorio previsto dal piano pluriennale. Per gli stock demersali si propone di proseguire l'attuazione del regime di gestione dello sforzo di pesca in linea con l'obiettivo di conseguire l'MSY entro il 2026. 

Per il Mar Nero, infine, la proposta prevede limiti di cattura e contingenti per lo spratto e il rombo chiodato. Per lo spratto, la Commissione propone di mantenere lo stesso limite di cattura del 2023 mentre, per il rombo chiodato, i livelli dei totali ammissibili di catture (TAC) e dei contingenti saranno fissati e adottati in occasione della sessione annuale della CGPM del 2023.

La proposta dimostra l'intenzione della Commissione di perseguire l'obiettivo della sostenibilità della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero, in linea con la strategia della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) per il 2030, che è l'organizzazione regionale di gestione della pesca competente per la conservazione e la gestione degli stock in questi due bacini marittimi.

L'11 e il 12 dicembre il Consiglio discuterà la proposta della Commissione e stabilirà la ripartizione delle possibilità di pesca. Il regolamento dovrebbe applicarsi a decorrere dal 1° gennaio 2024. 

Maggiori informazioni:
Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce, per il 2024, le possibilità di pesca per alcuni stock e gruppi di stock ittici applicabili nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero
 

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Aggiornato al:
29.11.2023
Article ID:
178111650