Museo di Strumentaria medica - Università degli studi di Siena - per l'Alzheimer
Musei toscani per l'Alzheimer
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Cultura
Tutte le informazioni e le iniziative che riguardano l'enorme patrimonio culturale toscano: i musei, l'editoria, l'arte e i beni architettonici, ma anche gli archivi, le biblioteche, il cinema e la musica.
Progetto
Museo di Strumentaria medica - Università degli studi di Siena - per l'Alzheimer
Museo di Strumentaria medica - Università degli studi di Siena
Chiesa della Maddalena
via Pier Andrea Mattioli 4/b, Siena
Emozioni al museo
Nell'ambito della rete informale Musei Toscani per l'Alzheimer i musei e le strutture sanitarie della città di Siena si sono uniti per creare una rete capace di offrire un servizio unico rivolto ai pubblici con fragilità. Il progetto vede la collaborazione degli operatori museali con gli animatori geriatrici, per proporre attività diversificate in alcuni musei della città con l'obiettivo di rendere partecipi le persone con Alzheimer e chi se ne prende cura. Il progetto nasce dalla collaborazione fra il Complesso Museale Santa Maria della Scala-Comune di Siena, il Sistema Museale Universitario - Università degli Studi di Siena e la Fondazione Musei Senesi, e l'ASP Città di Siena (Campansi, Caccialupi, Villa Le Rose).
Info
+39 0577 534531
email: bambimus@comune.siena.it
email: bambimus@comune.siena.it
+39 0577 235469 / +39 0577 235470
email: sistemamuseale@unisi.it
email: sistemamuseale@unisi.it
+ 39 0577 530164
email: info@museisenesi.org
email: info@museisenesi.org
Per svolgere le attività di seguito proposte è necessaria la prenotazione
Museo di Strumentaria Medica – Università degli studi di Siena (Sistema Museale Universitario)
Chiesa della Maddalena
via Pier Andrea Mattioli 4/b, Siena
Un cuore colmo di amore
Nella chiesa di santa Maria Maddalena, sede del museo di Strumentaria medica, si propone un'attività tesa a suscitare nelle persone con Alzheimer delle sensazioni attraverso l'osservazione, guidata da un operatore museale, di un modello didattico di cuore. La scelta di tale ‘oggetto' è motivata dal fatto che il cuore è nell'immaginario comune anche il simbolo/luogo di ogni tipo di amore. A ciascuno viene chiesto di esprimere le sensazioni provate mentre uno degli operatori trascrive quanto da loro comunicato. Tali espressioni, frutto dell'immaginazione delle persone con demenza, vanno a costituire una storia che, letta e condivisa, diviene una testimonianza di come ciascuno vede e ‘sente' la realtà.
Referente
Davide Orsini
Info e prenotazioni
+39 0577 235470
email: davide.orsini@unisi.it
Progetto pilota
È necessaria la prenotazione
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Aggiornato al:
04.11.2019
Article ID:
15407530