La Commissione europea ha adottato misure supplementari per sostenere gli Stati membri colpiti da catastrofi climatiche senza precedenti.
Come annunciato dalla Presidente della Commissione europea von der Leyen durante la sua visita in Polonia il 19 settembre scorso, la Commissione propone di modificare 3 regolamenti dell'UE per garantire che i fondi dell'UE possano essere mobilitati rapidamente a sostegno della ripresa da una catastrofe.
Le modifiche riguardano i regolamenti che disciplinano il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il Fondo di coesione (FC) nonché il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) per il periodo di programmazione 2021-2027, e il regolamento del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) nel periodo 2014-2022.
Tali proposte costituiscono una risposta diretta alle inondazioni che hanno colpito i paesi dell'Europa centrale e orientale e agli incendi boschivi verificatisi in Portogallo nel settembre 2024. L'insieme delle proposte potrebbe consentire ai 7 Stati membri interessati (Polonia, Romania, Austria, Cechia, Ungheria, Portogallo e Slovacchia) di riprogrammare circa 18 miliardi di euro (circa 17,7 miliardi di euro dai fondi della politica di coesione e 588 milioni di euro dal FEASR) per fornire assistenza nel contesto delle catastrofi climatiche. Le misure garantiranno che l'UE possa sostenere in modo flessibile tutti gli Stati membri colpiti dalle catastrofi climatiche recenti e da quelle che potranno verificarsi in futuro.
Fornire liquidità con maggiori prefinanziamenti e cofinanziamenti dalla politica di coesione
I fondi della politica di coesione aiutano già gli Stati membri a riprendersi dalle catastrofi climatiche e a prevenirle. Le proposte recentemente adottate consentiranno tuttavia agli Stati membri di utilizzare parte dei fondi con maggiore flessibilità per riparare infrastrutture e attrezzature danneggiate, fornire alimenti, un'assistenza materiale di base e un supporto socio-sanitario e sostenere temporaneamente il finanziamento di regimi di riduzione dell'orario lavorativo.
Saranno inoltre introdotte 2 nuove misure nell'ambito del FESR e del FSE+. In primis, un prefinanziamento supplementare del 30% offrirà liquidità nell'immediato per alleviare la pressione sui bilanci degli Stati membri interessati. In secondo luogo, l'UE sarà in grado di finanziare fino al 100% delle misure sostenute senza l'obbligo di alcun cofinanziamento nazionale per avviare i lavori di ricostruzione.
Un massimo del 10% degli attuali fondi della politica di coesione destinati agli Stati membri per il periodo di programmazione 2021-2027 potrà essere utilizzato per conseguire tali obiettivi, permettendo trasferimenti tra i fondi della politica di coesione.
Maggiori possibilità di finanziamento dello sviluppo rurale per agricoltori, silvicoltori e imprese
Grazie alle modifiche ai fondi dell'UE per lo sviluppo rurale (quadro giuridico FEASR 2014-2022), gli Stati membri disporranno inoltre di una maggiore flessibilità per sostenere gli agricoltori, i silvicoltori e le imprese colpiti da calamità naturali.
Il sostegno finanziario offerto dal FEASR sarà coperto al 100% da fondi dell'UE. La modifica consentirà agli Stati membri di fornire direttamente e rapidamente assistenza di emergenza agli agricoltori, ai silvicoltori e alle piccole e medie imprese (PMI) in forma di somme forfettarie. Gli Stati membri beneficeranno inoltre di una maggiore flessibilità per introdurre e rafforzare misure volte a ripristinare il potenziale produttivo delle aziende agricole delle foreste colpite.
Prossime tappe
La proposta della Commissione UE passerà ora al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea nell'ambito della procedura legislativa ordinaria.
A seguito dell'adozione della proposta e in linea con il principio della gestione concorrente, gli Stati membri interessati dovranno scegliere il modo migliore di utilizzare tali flessibilità e l'ammontare dei finanziamenti da riprogrammare per far fronte alle recenti catastrofi, alla luce delle loro esigenze specifiche. Gli Stati membri saranno quindi tenuti a presentare le modifiche del programma alla Commissione europea per esame e adozione.
Contesto
La proposta presentata dalla Commissione rappresenta una risposta diretta alle disastrose inondazioni che hanno colpito l'Europa centrale e orientale provocate dalla tempesta "Boris" e agli incendi boschivi che hanno devastato il Portogallo nel settembre 2024 e può estendersi alle calamità naturali verificatesi dal 1º gennaio 2024.
La proposta si inserisce in una più ampia risposta dell'UE che offre agli Stati membri la possibilità di ricevere sostegno all'indomani di catastrofi climatiche sia per l'attenuazione immediata della crisi, mediante il meccanismo di protezione civile dell'Unione europea, sia per la ricostruzione e lo sviluppo della resilienza a più lungo termine, ad esempio tramite il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, la riserva agricola e il dispositivo per la ripresa e la resilienza.
La politica di coesione è la principale fonte di finanziamento dell'UE che aiuta le regioni dell'Unione a prepararsi ai rischi di catastrofi climatiche, ad affrontarli e a prevenirli. Per il periodo di programmazione 2021-2027 i fondi della politica di coesione (che comprendono il Fondo europeo di sviluppo regionale e i programmi Interreg, il Fondo di coesione, il Fondo sociale europeo Plus e il Fondo per una transizione giusta) forniscono già 14 miliardi di euro in finanziamenti dell'UE per sostenere gli Stati membri nella prevenzione e nella gestione dei rischi legati al clima.
Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) è un altro strumento chiave dell'UE a sostegno della ripresa da una catastrofe. Dal 2002 il FSUE è stato mobilitato in segno di solidarietà per fornire assistenza agli Stati membri dell'UE e ai paesi impegnati nei negoziati di adesione all'UE che si trovano ad affrontare calamità naturali e gravi emergenze di sanità pubblica.
Date la frequenza e l'intensità crescenti delle calamità naturali, in occasione della recente revisione del quadro finanziario pluriennale (QFP) la Commissione ha ottenuto un rafforzamento del bilancio annuale del FSUE. Il bilancio annuale destinato al FSUE per il periodo 2024-2027 ammonta ora a circa 1,1 miliardi di euro.
Nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) gli Stati membri hanno impegnato nei loro piani per la ripresa e la resilienza quasi 9 miliardi di euro per finanziare misure di preparazione alle calamità naturali, tra cui riforme e investimenti che affrontano l'adattamento ai rischi legati ai cambiamenti climatici, come inondazioni, incendi, tempeste e siccità, e la loro prevenzione.
In aggiunta, i piani strategici della PAC (2023-2027) sostengono gli investimenti volti a ripristinare il potenziale agricolo o forestale a seguito di calamità naturali, avversità atmosferiche o eventi catastrofici. Ciò comprende misure che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi, con una dotazione di 93 miliardi di euro tra il 2023 e il 2027.
La PAC 2023-2027 prevede inoltre una riserva agricola di almeno 450 milioni di euro all'anno per aiutare gli agricoltori a far fronte a perturbazioni del mercato o a eventi eccezionali che incidono sulla produzione o sulla distribuzione agricole. Negli ultimi anni la riserva è stata utilizzata in più occasioni per fornire un sostegno diretto agli agricoltori colpiti da avversità atmosferiche eccezionali.
Le misure adottate, combinate con le risorse disponibili esistenti, garantiranno che gli Stati membri possano ricostruire utilizzando l'approccio "migliore ricostruzione", ossia costruendo in futuro società più sostenibili, resilienti e inclusive.
Maggiori informazioni:
- Proposta di modifica del regolamento (UE) 2021/1058 e del regolamento (UE) 2021/1057
- Proposta di modifica del regolamento (UE) 2020/2220
- Regolamento (UE) 2021/1058
- Regolamento (UE) 2021/1057
- Regolamento (UE) 2020/2220
- Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
- Fondo di coesione (FC)
- Fondo sociale europeo Plus (FSE+)
- Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale 2014-2022 (FEASR)
- Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE)
- Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF)
- Meccanismo di protezione civile dell'UE (UCPM)