Medicinali più innovativi e a prezzi contenuti

La Commissione europea ha pubblicato una relazione che fornisce una panoramica di come la Commissione e le autorità nazionali garanti della concorrenza hanno applicato le norme UE in materia di antitrust e di concentrazioni nel settore dei medicinali tra il 2018 e il 2022.

La relazione presentata mostra che l'applicazione attiva delle norme antitrust e sulle concentrazioni continua a svolgere un ruolo importante nel garantire ai pazienti europei l'accesso a una più ampia scelta di medicinali innovativi e a prezzi contenuti. Ciò si è rilevato particolarmente importante durante il difficile periodo della pandemia da COVID-19.

La relazione, che riguarda i medicinali e alcuni altri prodotti medici, è stata elaborata in collaborazione con le autorità garanti della concorrenza dei 27 Stati membri dell'UE nell'ambito della Rete europea della concorrenza. Rappresenta il seguito della precedente relazione che riguardava gli anni 2009-2017, pubblicata nel gennaio 2019.

L'applicazione delle norme nel settore farmaceutico rimane una priorità assoluta per le autorità che continueranno ad impegnarsi in questo senso, in considerazione della rilevanza economica che il settore riveste e del suo impatto sul benessere e sulla vita delle persone.    

Conclusioni principali della relazione

L'applicazione delle norme antitrust ha contribuito a prezzi più equi per i medicinali

Per quanto riguarda gli accordi anticoncorrenziali e i casi di abuso di posizione dominante, dal 2018 la Commissione e le autorità nazionali garanti della concorrenza hanno:

•    adottato 26 decisioni contro pratiche anticoncorrenziali nella fornitura di medicinali, imponendo ammende per un totale di oltre 780 milioni di euro o rendendo giuridicamente vincolanti gli impegni offerti dalle imprese per porre rimedio a comportamenti anticoncorrenziali;

•    esaminato più di 70 altri casi, 40 dei quali sono stati archiviati mentre 30 sono attualmente in corso di esame.

Le pratiche anticoncorrenziali in questione danneggiavano l'innovazione e i prezzi e riguardavano: 1) l'uso abusivo del sistema dei brevetti e contenziosi abusivi per prolungare l'esclusività brevettuale; 2) la denigrazione dei prodotti di un concorrente per proteggere le vendite dell'impresa dominante; 3) accordi pay-for delay, in cui le imprese produttrici di medicinali originali e le imprese produttrici di medicinali generici hanno messo in atto comportamenti collusivi per escludere i medicinali generici dal mercato e spartirsi gli utili generati dai medicinali originali; 4) prezzi eccessivi applicati per i medicinali non protetti da brevetto.

Il controllo delle concentrazioni ha contribuito a mantenere prezzi più bassi e mercati più competitivi nel settore dei medicinali

Tra le conseguenze delle fusioni tra aziende farmaceutiche possono figurare prezzi più alti, concentrazione dei mercati, una scelta ridotta e minore ricerca e sviluppo. La Commissione ha esaminato più di 30 concentrazioni nel settore farmaceutico e ha espresso riserve in cinque casi in cui le concentrazioni avrebbero potuto comportare aumenti dei prezzi, la non disponibilità di alcuni farmaci o la riduzione degli sforzi innovativi per sviluppare nuovi medicinali.

La Commissione ha autorizzato quattro di queste concentrazioni solo dopo che le aziende hanno offerto misure correttive per rispondere alle sue riserve e preservare l'attuale grado di concorrenza. Una concentrazione è stata invece abbandonata dopo che la Commissione aveva sollevato problemi di concorrenza.

Il monitoraggio proattivo ha contribuito ad orientare gli operatori del mercato

Le autorità garanti della concorrenza hanno intrapreso 60 attività di monitoraggio del mercato e di sensibilizzazione per 1) fornire informazioni sul funzionamento dei mercati; 2) mettere a disposizione informazioni per un assetto della regolamentazione e della legislazione più favorevole alla concorrenza; 3) fornire orientamenti ai partecipanti al mercato, addirittura per avviare indagini antitrust in determinati casi individuali.

Nella relazione si fa inoltre riferimento all'orientamento e alle iniziative di coordinamento della rete europea della concorrenza per rispondere alla pandemia da COVID-19, in particolare alla dichiarazione congiunta sull'applicazione delle norme antitrust dell'UE nel contesto della pandemia da COVID-19, pubblicata dalla rete europea della concorrenza e dall'Autorità di vigilanza EFTA. Obiettivo della dichiarazione era indicare un approccio comune della rete per l'applicazione del diritto della concorrenza durante la crisi sanitaria.

Maggiori informazioni:

 

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Aggiornato al:
22.02.2024
Article ID:
191023365