CE aggiorna la strategia industriale dell’UE
CE aggiorna la strategia industriale dell’UE
La Commissione UE ha presentato l’aggiornamento della strategia industriale dell'UE per adattarla alle nuove circostanze dettate dalla pandemia da COVID-19.
La strategia aggiornata riconferma le priorità stabilite nella comunicazione del marzo 2020, integrando nel contempo gli insegnamenti tratti dalla crisi per rilanciare la ripresa e rafforzare l'autonomia strategica aperta dell'UE. Si concentra sulla necessità di comprendere meglio le dipendenze dell’UE in settori strategici essenziali e presenta una serie di strumenti per affrontarle. Introduce nuove misure per accelerare la duplice transizione verde e digitale.
La Commissione europea ha inoltre adottato anche una proposta di regolamento relativo alle sovvenzioni estere distorsive del mercato unico. Si tratta di un elemento fondamentale per la riuscita della strategia industriale dell'UE in quanto permette di creare condizioni di parità e di promuovere un mercato unico equo e competitivo.
La strategia industriale aggiornata si concentra sui seguenti obiettivi strategici:
1. Rafforzare la resilienza del mercato unico
Il mercato unico è stato messo a dura prova dalle restrizioni delle forniture, dalla chiusura delle frontiere e dalla frammentazione determinate dalla pandemia da COVID-19. La crisi ha messo in evidenza la necessità cruciale di sostenere la libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali nel mercato unico. A tal fine la Commissione UE intende:
- proporre uno strumento per le emergenze nel mercato unico, ossia una soluzione strutturale per garantire la libera circolazione delle persone, delle merci e servizi in caso di crisi future;
- attuare pienamente la direttiva sui servizi per assicurarsi che gli Stati membri rispettino gli obblighi vigenti, al fine di individuare e abbattere eventuali nuovi ostacoli;
- rafforzare la vigilanza del mercato dei prodotti, offrendo sostegno alle autorità nazionali allo scopo di potenziare le capacità e accelerare la digitalizzazione delle attività di ispezione dei prodotti e di raccolta dei dati;
- mobilitare ingenti investimenti a sostegno delle PMI.
2. Gestire le dipendenze strategiche dell'UE
Sebbene l'apertura al commercio e agli investimenti rappresenti un punto di forza e una fonte di crescita e resilienza per l'UE, che è uno dei principali importatori ed esportatori, con la pandemia è maturata una consapevolezza generale della necessità di analizzare e affrontare le dipendenze strategiche, a livello sia tecnologico che industriale. Di conseguenza la Commissione europea:
- ha condotto una prima analisi su 5 200 prodotti importati nell'UE che ha permesso di individuare 137 prodotti (rappresentanti circa il 6% del valore totale delle importazioni di beni nell'UE) in settori sensibili nei quali l'UE si trova in condizioni di forte dipendenza, soprattutto nei settori ad alta intensità energetica (come quello delle materie prime) e nel settore sanitario (come quello delle sostanze attive farmaceutiche). L'analisi ha messo in luce criticità e dipendenze anche nel settore delle tecnologie avanzate;
- presenta i risultati di sei analisi approfondite sulle materie prime, le batterie, le sostanze attive farmaceutiche, l'idrogeno, i semiconduttori e le tecnologie cloud e edge, risultati che danno maggiori indicazioni sull'origine delle dipendenze strategiche e sui relativi effetti;
- si adopera per diversificare le catene di approvvigionamento internazionali e stringere partenariati internazionali per aumentare la capacità di risposta;
- incoraggia nuove alleanze industriali nei settori strategici in cui tali alleanze sono lo strumento migliore per dare impulso ad attività che altrimenti non si svilupperebbero..
La Commissione europea sta inoltre preparando il lancio dell'alleanza per i processori e le tecnologie a semiconduttori e dell'alleanza per i dati industriali e le tecnologie edge e cloud, e sta prendendo in considerazione la preparazione di un'alleanza per i lanciatori spaziali nonché di un'alleanza per un settore dell'aviazione ad emissioni zero, inoltre:
- sostiene gli sforzi degli Stati membri per mettere in comune risorse pubbliche attraverso importanti progetti di comune interesse europeo in settori in cui il mercato da solo non riesce a produrre innovazioni pionieristiche;
- annuncia una strategia per una maggiore leadership nella definizione delle norme, anche nel settore dei servizi alle imprese.
3. Accelerare la duplice transizione
La strategia industriale 2020 annunciava azioni a sostegno della duplice transizione verde e digitale dell'industria dell'UE, che è stata rallentata e ridimensionata dalla pandemia. La Commissione europea ha elaborato nuove misure per sostenere la giustificazione economica della transizione verde e digitale:
- tracciando dei percorsi di transizione in collaborazione con l'industria, le autorità pubbliche, le parti sociali e altri portatori di interessi, ove necessario, a cominciare dal turismo e dalle industrie ad alta intensità energetica;
- elaborando un quadro normativo coerente per conseguire gli obiettivi del decennio digitale europeo e la transizione verde;
- mettendo a disposizione delle PMI consulenti in materia di sostenibilità e promuovendo modelli commerciali basati sui dati per sfruttare al meglio la duplice transizione verde e digitale;
- investendo nella riqualificazione e nell'aggiornamento delle competenze per sostenere la duplice transizione.
La profonda revisione delle norme dell'UE in materia di concorrenza attualmente in atto garantisce inoltre che tali norme siano adatte a sostenere la duplice transizione verde e digitale a vantaggio dei cittadini europei, in un momento in cui anche il panorama competitivo globale sta cambiando radicalmente.
Maggiori informazioni:
Comunicazione "Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020: costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell'Europa"
Relazione annuale 2021 sul mercato unico
Dipendenze e capacità strategiche
Towards competitive and clean European steel
Una nuova strategia industriale per l'Europa (marzo 2020)