I defogliatori in foresta, la Limantria ricompare all'Isola d'Elba

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Periodicamente nel territorio toscano vengono segnalate aree nelle quali gli insetti defogliatori intensificano i loro attacchi e, alimentandosi delle foglie di querce - frassini - aceri e delle latifoglie in generale, spogliano gli alberi dalle loro chiome e li pongono in sofferenza.

Se ciò non bastasse alcuni di questi insetti sono dotati di peli capaci di dare urticazioni e allergie agli uomini e agli animali domestici.

Il dato storico evidenzia annate nelle quali si è riscontrata la presenza di varie specie (limantria, euprottide, processionaria della quercia, ifantria) in ampie porzioni di territorio: il 2005, l'inizio della potente gradazione culminata con i trattamenti con il mezzo aereo del 2007 (6.282 ettari di bosco trattati con il mezzo aereo con il prodotto microbiologico Bacillus thuringiensis in provincia di Siena, Firenze, Pisa e Livorno), il 2011 anno nel quale furono necessari gli interventi da terra all'Elba ed infine il 2012 dove fu necessario sul promontorio di Piombino l'intervento del mezzo aereo su 1.315 ettari.

Sia ben chiaro comunque che sui defogliatori è possibile una efficace attività di prevenzione tramite verifiche del grado di attacco e con la previsione dell'intensità del danno.

A seguire una nota tecnica legata alla attività posta in essere dal Servizio Fitosanitario e dal CRA/ABP con la collaborazione della Provincia di Livorno all'isola d'Elba nel 2015 dove è storicamente presente un focolaio di Limantria dispar.

Alessandro Guidotti – Servizio Fitosanitario Regionale


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Aggiornato al:
09.06.2017
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12750745