Firmata la dichiarazione comune sulle priorità legislative dell'UE per il 2023 e il 2024

La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il primo ministro ceco Petr Fiala, per il Consiglio dell'Unione europea, e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen hanno firmato la dichiarazione comune sulle priorità legislative dell'UE per il 2023 e il 2024, basandosi sui solidi progressi compiuti nell'ultimo anno.

Dal 2016 il Parlamento europeo, la Commissione e il Consiglio discutono e definiscono, in una dichiarazione comune annuale, le priorità legislative dell'UE per l'anno successivo con lo scopo di collaborare più strettamente ed efficacemente sulle principali proposte legislative presentate dalla Commissione per le quali il Consiglio e il Parlamento europeo intervengono come colegislatori.

La dichiarazione comune illustra una visione europea condivisa per un'Europa più forte e resiliente di fronte alla guerra in Ucraina e alle pesanti conseguenze della stessa, senza tuttavia dimenticare altri gravi problemi, quali la crisi climatica e le turbolenze in campo economico. L'Unione europea continuerà a stare al fianco dell'Ucraina e dei suoi cittadini, accelerando nel contempo la duplice transizione verde e digitale.

La dichiarazione comune illustra le principali proposte legislative che sono attualmente al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio o che saranno presentate dalla Commissione europea nel 2023. Impegna inoltre le tre istituzioni dell'UE a dare la massima priorità alle iniziative volte a realizzare il Green Deal europeo, conseguire la transizione digitale e potenziare la resilienza dell'UE, creando un'economia al servizio delle persone, rendendo l'Europa più forte nel mondo e tutelando la nostra democrazia e nostri valori. Le tre istituzioni mirano ad avanzare quanto più possibile nella realizzazione delle iniziative incluse nella dichiarazione comune entro le prossime elezioni europee del 2024.

Nonostante un anno difficile, i leader delle tre istituzioni hanno espresso compiacimento per i risultati conseguiti nel 2022. Tra questi si possono citare, in particolare, il sostegno umanitario, politico, finanziario e militare garantito all'Ucraina e al suo popolo, come pure le sanzioni senza precedenti adottate nei confronti della Russia, per esercitare pressioni economiche su tale paese e minarne le capacità militari. L'UE ha garantito agli ucraini l'accesso a posti di lavoro, alloggi, istruzione, formazione e assistenza sanitaria nell'ambito della prima attivazione in assoluto del meccanismo di protezione temporanea.

Grazie all'adozione del piano REPowerEU, l'UE eliminerà gradualmente la dipendenza dell'Europa dall'energia fossile russa, rafforzando nel contempo le energie rinnovabili e la sicurezza dell'approvvigionamento energetico.

Allo stesso tempo, l'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza nell'ambito di NextGenerationEU favorisce una ripresa resiliente. Le tre istituzioni mantengono il loro impegno a trovare soluzioni comuni a livello dell'UE per affrontare la crisi legata al costo della vita che colpisce cittadini e imprese.

Sono stati concordati inoltre diversi interventi legislativi in una serie di ambiti prioritari già indicati nella dichiarazione comune del 2022, tra i quali le leggi di riferimento sui mercati digitali e i servizi digitali, su salari minimi equi, parità di genere nei consigli di amministrazione delle imprese e alcune proposte relative all'Unione della salute e al pacchetto "Pronti per il 55 %".

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Aggiornato al:
20.01.2023
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141750253