Finanziamento di attività di prevenzione e contrasto allo sfruttamento lavorativo

Interventi di supporto per le vittime e potenziali vittime, prioritariamente giovani e con particolare riferimento ai cittadini di paesi terzi


BANDO CON ATTUAZIONE
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Data di pubblicazione bando su BURT

24 aprile 2024

Numero e parte del BURT

17, parte III

Data di scadenza presentazione domande

24 maggio 2024

Con decreto 7437 del 2 aprile 2024 è approvato l'avviso pubblico per il finanziamento di attività di prevenzione e contrasto allo sfruttamento lavorativo attraverso interventi di supporto per le vittime e potenziali vittime, prioritariamente giovani e con particolare riferimento ai cittadini di paesi terzi

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Finalità generali
Il presente avviso intende promuovere condizioni di regolarità lavorativa, contrastando il fenomeno dello sfruttamento lavorativo attraverso il finanziamento di progetti, finalizzati alla presa in carico delle vittime o potenziali vittime di sfruttamento ed al loro inserimento/reinserimento socio lavorativo, attraverso percorsi di accompagnamento e di riqualificazione che consentano l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. 
È auspicabile la creazione di reti territoriali tra diversi soggetti operanti nella prevenzione e nel contrasto allo sfruttamento lavorativo e nella promozione dell’inclusione di soggetti vulnerabili, con particolare riferimento all’integrazione di vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo prioritariamente di giovani e di cittadini di paesi terzi. 
Potranno essere realizzati interventi in continuità e in complementarietà con altre progettualità, quale ad esempio il Progetto SOLEIL, ed esperienze virtuose di integrazione socio-lavorativa già attivate nei territori.
Verranno positivamente valutate le proposte progettuali che definiranno modalità di intervento volte ad assicurare, in ossequio al principio delle pari opportunità e non discriminazione e in particolare della parità di genere, l’adeguato coinvolgimento di destinatari di genere maschile e femminile.
L’intervento interessa tutto il territorio regionale. Le proposte progettuali potranno riferirsi sia a una dimensione regionale sia a uno o più territori su base comunale e/o provinciale.

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Tipologie di interventi ammissibili
Si riportano di seguito, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le linee di attività che i soggetti proponenti potranno sviluppare nell’articolazione delle proposte progettuali:

  • azioni di supporto all’emersione, al riconoscimento della protezione per sfruttamento lavorativo, anche attraverso la creazione di presidi fissi e mobili per assicurare interventi di informazione;
  • azioni di orientamento dei destinatari su procedure amministrative, legali, tutele disponibili, opportunità formative e occupazionali;
  • azioni formative volte a favorire la prevenzione e la fuoriuscita da situazioni di sfruttamento attraverso l’inserimento in programmi di integrazione lavorativa, abitativa e linguistica (consolidamento competenze civico linguistiche, orientamento al lavoro, educazione e sicurezza stradale, salute e sicurezza sul lavoro, formazione specialistica e professionalizzante, accompagnamento al lavoro, tirocini etc.);
  • azioni volte a creare, in collaborazione con i servizi per il lavoro, validi servizi di intermediazione volti a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro ed agevolare le assunzioni regolari dei lavoratori;
  • attività di inclusione attiva, ovvero azioni di assistenza e integrazione sociale finalizzata ad accompagnare le persone vittime di sfruttamento in un percorso personalizzato di secondo livello, integrato e multidimensionale teso a favorirne l’empowerment e ad elevarne l’occupabilità;
  • attivazione e rafforzamento di reti di governance e coordinamento a livello territoriale, nonché attivare metodologie integrate e innovative per migliorare, in termini di efficacia ed efficienza, gli interventi per l’integrazione e l’inclusione socioeconomica dei destinatari;
  • creazione di Tavoli regionali per l’integrazione con la partecipazione dei soggetti territorialmente competenti in materia di immigrazione e integrazione, sia pubblici che privati e delle associazioni di migranti, che prevedano tra l’altro, la condivisione di flussi informativi, al fine della programmazione e del monitoraggio degli interventi;
  • attività finalizzate al contrasto al disagio abitativo dei CPT, quali, ad esempio, interventi di mediazione abitativa, servizi di accompagnamento per l’accesso all’offerta alloggiativa, misure di housing e cohousing sociale; opportunità di accoglienza in famiglia ed erogazione di contributi per l’alloggio, azioni di sensibilizzazione e community building; misure di conciliazione vita-lavoro, indennità di frequenza, azioni di supporto al reddito e agli spostamenti casa-lavoro etc.; 
  • servizi legali per il supporto all’ottenimento e al rinnovo dei permessi di soggiorno per cittadini di paesi terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo;
  • mediazione linguistica e culturale di supporto alle azioni di emersione e prevenzione e ai servizi per il lavoro;
  • interventi per la qualificazione e il potenziamento dei sistemi informativi;
  • realizzazione di interventi di capacity building/enforcement rivolti agli operatori finalizzati a migliorarne l’offerta di servizi all’utenza straniera, in un’ottica di prevenzione e contrasto al fenomeno dello sfruttamento lavorativo.

Destinatari finali dei progetti finanziati a valere sul presente avviso sono le vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo, prioritariamente di giovani e con particolare riferimento ai cittadini di paesi terzi.

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Requisiti di ammissibilità dei soggetti beneficiari
Nell’intento di promuovere la costituzione di qualificate partnership settoriali e territoriali, che risultino coerenti con gli obiettivi e la tipologia degli interventi programmati, le proposte progettuali possono prevedere la partecipazione di diverse tipologie di soggetti. A tal fine sono ammessi a presentare proposte progettuali a valere sul presente avviso partenariati, formati dagli enti di seguito elencati:
    a. Enti locali, loro unioni e consorzi, così come elencati all’art. 2 del d.lgs. n. 267/2000 ovvero loro singole articolazioni purché dotate di autonomia organizzativa e finanziaria, ambiti territoriali di cui all’art. 8 comma 3 lett. a) della Legge 328/2000 e loro enti strumentali; 
    b. Enti del Terzo settore di cui all’articolo 4, comma 1 del D.lgs. del 3.7.2017, n.117 (Codice del Terzo settore) operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso nonché iscritti al RUNTS; 
    c. Associazioni senza scopo di lucro o altri soggetti privati (enti, fondazioni, cooperative sociali, onlus ecc.) iscritti al Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati, di cui all’articolo 52, comma 1, lettere a e b), del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 e s.m.i.;
    d. Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti ai sensi dell’art. 7 della Legge n. 222/1985;
    e. Associazioni di categoria dei lavoratori e/o dei datori e organizzazioni sindacali; 
    f. Patronati, Enti bilaterali costituiti dalle organizzazioni dei lavoratori e datoriali di categoria, Fondi interprofessionali;
    g. Società Cooperative, Società Consortili e imprese sociali operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
    h. Operatori pubblici e privati accreditati per lo svolgimento di servizi al lavoro ai sensi del D.lgs. 276/2003 e del D.lgs. 150/2015;
    i. Organismi accreditati dalle singole Regioni/Province autonome per lo svolgimento di attività di formazione professionale e servizi al lavoro ai sensi del Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 25 maggio 2001 n. 166;
    j. Università, Istituti di Ricerca, Istituti scolastici (istruzione superiore), CPIA e CFP;
    k. Organismi e organizzazioni internazionali o intergovernativi inseriti nella lista delle organizzazioni internazionali pubblicata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
    l. ANCI regionale; 
    m. Altri enti pubblici;
    n. Consorzi o reti tra i soggetti sopraelencati.

Possono aderire al partenariato i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
    1. avere sede legale in Toscana;
    2. essere in regola con l’applicazione del CCNL di riferimento;
    3. non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;
    4. essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori e con le contribuzioni agli Enti Paritetici ove espressamente previsto dai Contratti Collettivi Nazionali Interconfederali o di Categoria;
    5. essere in regola con la normativa in materia di sicurezza del lavoro;
    6. essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge n.68 del 12/03/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e ss.mm.ii. in materia di collocamento mirato ai disabili
    7. avere adeguata capacità amministrativa, finanziaria e operativa ai sensi dell’art. 125 c. 3, lett. c) e d) del Regolamento (UE) n.1303/2013.
I requisiti devono essere posseduti da tutti i soggetti aderenti al partenariato. L’assenza di uno o più requisiti sopra indicati determina l’esclusione dalla valutazione di merito e pertanto la non ammissibilità del progetto. Associazioni temporanee di imprese o di scopo (ATI/ATS), già costituite o costituende, attraverso apposito atto pubblico o scrittura privata autenticata, possono partecipare al progetto in qualità di capofila o partner. In tal caso i requisiti devono essere posseduti da tutti i soggetti costituenti l’ATI/ATS. L’assenza di uno o più requisiti sopra indicati determina l’esclusione dalla valutazione di merito e pertanto la non ammissibilità del progetto.

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Dotazione finanziaria e tipologia di finanziamento
Le risorse destinate al finanziamento dei progetti presentati sul presente avviso ammontano a € 1.000.000,00 a valere sul capitolo n. 62958 - annualità 2024 del Bilancio gestionale 2024-2026.

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Spese ammissibili
Sono ritenute ammissibili le spese sostenute dai partner correlate alla preparazione, all’organizzazione e allo svolgimento delle attività di progetto, così come definite dalla scheda progettuale, a partire dal 1° gennaio 2023. La rendicontazione delle spese è a costi reali e a forfait - fino al 7% dei “costi diretti del progetto” - a copertura dei costi indiretti.

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Scadenza e modalità di presentazione delle domande
Le domande di finanziamento possono essere presentate – dal soggetto capofila in rappresentanza del partenariato - a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso sul BURT, ovvero dal 25 aprile 2024 e devono pervenire entro e non oltre le ore 13.00 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione sul BURT, ovvero entro le ore 13.00 del 24 maggio 2024.  Se tale termine coincide con un sabato o un giorno festivo, la scadenza è fissata alle ore 13.00 del primo giorno non festivo successivo.

La domanda, corredata della documentazione di cui al seguente articolo, deve essere inviata per pec all’indirizzo regionetoscana@postacert.toscana.it, riportando obbligatoriamente nell’oggetto Domanda di finanziamento Avviso pubblico per il finanziamento di attività di prevenzione e contrasto allo sfruttamento lavorativo attraverso interventi di supporto per le vittime e potenziali vittime, prioritariamente di giovani e con particolare riferimento ai cittadini di paesi terzi – Settore Lavoro.

Per presentare domanda di finanziamento è necessario leggere integralmente il bando e i suoi allegati che pubblichiamo qui in formato editabile

Allegato 1 - Domanda di finanziamento

Allegato 2 - Lettera di candidatura

Allegato 3 - Dichiarazione d'affidabilità

Allegato 4 - Formulario

Allegato 5 - Dichiarazione d'intenti

Allegato 6 - Dichiarazione d'affidabilità ATS

Allegato 7 - Informativa privacy

Allegato 8 - Schema di convenzione

Tutti i documenti devono essere in formato pdf. La trasmissione della domanda dovrà essere effettuata dal capofila, cui verrà attribuita la responsabilità di quanto presentato. La domanda, pena l’esclusione, non può essere presentata con modalità diverse da quelle indicate.

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Info e contatti

Per ulteriori informazioni, scrivere a vanessa.visentin@regione.toscana.it

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Organismo emittente:
Regione Toscana

Aggiornato al:
29.04.2024
Article ID:
201235883