In natura non si butta via niente: nuova vita per gli scarti agricoli

FeedS ha come obiettivo la ricerca di alternative alle fonti di proteine comuni sfruttando sia le farine che si possono produrre da determinati insetti, che forniscono grassi e proteine a basso costo, sia gli scarti in agricoltura (cereali e legumi spezzati) per produrre mangimi con elevati nutrienti. Si tratta di un esempio di bioeconomia circolare, con cui, attraverso la realizzazione di impianti specifici, viene effettuato il recupero degli scarti per produrre compost di qualità e per essiccare e macinare le larve di insetto producendo farine per l’alimentazione animale.


Progetto FeedS, Farine di insEtti allevati su scarti agricoli pEr la proDuzione mangimiStica 

Capofila: Cooperativa Zoocerealicola L’Unitaria

Partner del progetto: 5 partner (aziende, università, enti di formazione, ecc.)

Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022: Progetto finanziato nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei), bando PSGO (Progetti speciali dei Gruppi operativi) (misure 16.2, 1.1, 1.2)

Importo: contributo erogato 315.741,18 euro

Durata: 2019 - 2022


Il progetto

Da diversi anni c’è molto interesse per individuare delle alternative alle fonti di proteine comuni e gli insetti possono rappresentare un’ottima opportunità.

Il progetto vuole dare una risposta proprio a questa esigenza sfruttando le farine che si possono produrre da determinati insetti e che forniscono grassi e proteine a basso costo e trovando, in questo modo, una soluzione anche a un altro problema, ovvero il riutilizzo degli scarti in agricoltura.

Si tratta soprattutto di cereali e legumi spezzati, che vengono gettati tra i rifiuti organici, ma anche di bucce e residui della monda di ortaggi freschi, che vengono usati per il compostaggio. In questo modo, delle materie che verrebbero normalmente gettate sono riutilizzate per l’allevamento degli insetti. Inoltre, opportunamente trasformati in farine, questi scarti possono essere usati per produrre mangimi con elevati nutrienti (grassi e proteine).

Il progetto punta quindi a utilizzare scarti e sottoprodotti agricoli a basso (o nullo) costo per ottenere prodotti ad alto valore. Si tratta di un esempio di bioeconomia circolare, in cui attraverso la realizzazione di impianti per essiccare e macinare le larve di insetto, si producono farine per l’alimentazione animale (pesci, pets e pollame). Il materiale restante dalla lavorazione delle farine può essere invece usato per produrre compost di qualità.

Con il cofinanziamento del PSR Toscana 2014-2022 è stato realizzato un progetto per creare un prototipo di impianto in un’azienda pilota, anche grazie alla collaborazione di tutti i partner coinvolti, ognuno specializzato in un ambito diverso.

Fondamentale è stato l’apporto del partner scientifico, l’Università di Pisa, che aveva già sviluppato le conoscenze scientifiche e relazionali per supportare il progetto in ogni fase: dalla realizzazione dell’impianto alla gestione tecnica degli allevamenti. In particolare, in base agli studi condotti sul campo sono state ottimizzate le tecniche di allevamento di due insetti Tenebrio molitor (verme delle farine) e Hermetia illucens (mosca soldato).


Risultati

Il progetto è stato in grado di introdurre, adattare e rendere trasferibile alle aziende agricole toscane una biotecnologia innovativa, che utilizza gli insetti per trasformare gli scarti e i sottoprodotti agricoli in farine proteiche e grassi, da impiegare nella formulazione di mangimi. Questi i risultati raggiunti:

  • creazione di una opportunità di reddito per gli agricoltori, mettendoli in grado di competere su un nuovo mercato nato dall’apertura all’uso di farine di insetto nell’alimentazione animale
  • creazione di una nuova tipologia di prodotto agricolo (la farina di insetto e alcuni dei suoi componenti, come gli oli)
  • trasformazione di uno scarto in risorsa produttiva in accordo ai principi dell’economia circolare
  • offerta di farine per l’alimentazione degli animali di qualità, sostenibili ed economicamente competitive
  • produzione di compost di qualità

Un risultato importante è stato raggiunto proprio grazie all’attività di animazione, divulgazione e formazione: la diffusione delle informazioni sul tema ha trovato il riscontro di diversi attori sul territorio stimolando interesse rispetto ai vantaggi economici e ambientali di questa attività e attirando molti giovani.
 

I numeri del progetto

  • Realizzazione di un impianto all’interno della sede della Cooperativa L’Unitaria
  • Ottimizzazione dell’allevamento delle due specie di insetti scelti
  • Produzione di larve/pupe per la trasformazione in farine proteiche e oli
  • Formulazione di mangimi per pesci, animali da compagnia e avicoli
  • Produzione di compost di qualità
  • Trasferimento dell’innovazione a tecnici e operatori del settore attraverso la realizzazione di 9 moduli condotti dall’Università di Pisa, ma anche attività di divulgazione sul territorio nazionale e internazionale (Festival dello sviluppo sostenibile, Meeting IPIFF a Bruxelles “From agricultural by-products to insect meal: an insect mass rearing plant inside an Italian farm”, collaborazioni con la Rete rurale nazionale, ecc.)
  • Numerosi contatti con l’Istituto per il commercio estero (ICE) e con l'Organizzazione delle Nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) e altri enti specializzati su questi temi


Per maggiori informazioni
misure del Psr Feasr 2014-2022 Toscana 2014 - 2022


Parole chiave: Innovazione, psgo, allevamento e benessere animale, competitività e diversificazione agricola e forestale, gestione di rifiuti, sottoprodotti e scarti di produzione, bioeconomia: utilizzo e valorizzazione di sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari

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Aggiornato al:
24.01.2024
Article ID:
185647720