Esportazioni UE per oltre mille miliardi di euro

Secondo una nuova relazione pubblicata dalla Commissione UE, gli accordi commerciali dell'UE comportano un aumento delle esportazioni, relazioni economiche più stabili e un accesso sicuro alle risorse.

Dalla seconda Relazione annuale della Commissione sull'attuazione e l'applicazione degli accordi commerciali dell'UE emerge che nel 2021 le esportazioni dell'UE verso partner preferenziali hanno superato per la prima volta i mille miliardi di euro.

Dalla relazione si evince inoltre che gli sforzi dell'UE per abbattere gli ostacoli agli scambi e sostenere le piccole imprese promuovono le esportazioni dell'UE e quindi sostengono l'occupazione in Europa.

Sfruttare al massimo gli accordi commerciali e attuarli in modo efficace sta assumendo un'importanza crescente: per esempio, nel 2021 il 44% degli scambi commerciali dell'UE ha avuto luogo nel quadro di accordi commerciali preferenziali, una percentuale destinata ad aumentare al 47,4% quando si aggiungeranno gli accordi attualmente in fase di adozione o ratifica.

Tra il 2020 e il 2021 le esportazioni dall'UE verso partner preferenziali (senza contare il Regno Unito) sono aumentate in misura maggiore (16%) rispetto alle esportazioni dell'UE verso tutti i partner commerciali (13%).
Gli accordi commerciali dell'UE agevolano le importazioni di materie prime. Per esempio, attualmente l'UE importa il 24% delle sue materie prime critiche da partner commerciali preferenziali; questa percentuale salirà al 46% una volta che sarà in vigore l'accordo di libero scambio con l'Australia, attualmente in fase di negoziazione. La modernizzazione dell'accordo con il Cile, la principale fonte di litio raffinato dell'UE (78%), dovrebbe rendere ancora più affidabile l'approvvigionamento di questa risorsa fondamentale e quindi dare impulso anche alle nostre transizioni verde e digitale.   

Scambi commerciali: più ostacoli superati e maggiori progressi nelle controversie
Nel 2021 le esportazioni dell'UE sono aumentate di 7,2 miliardi di euro grazie all'eliminazione, tra il 2015 e il 2020, di diversi ostacoli agli scambi.
Nel 2021 sono stati eliminati, in tutto o in parte, 39 ostacoli agli scambi (6 in più rispetto al 2020), principalmente attraverso un impegno cooperativo con i partner commerciali interessati. La loro eliminazione ha avuto un effetto positivo immediato sugli esportatori dell'UE, in particolare nel settore alimentare, in quanto la maggior parte di tali ostacoli riguardava misure sanitarie e fitosanitarie. Il Canada, ad esempio, ha accettato il certificato armonizzato dell'UE per le carni di pollame in esito alla cooperazione con la Commissione, gli Stati membri e le imprese dell'UE. L'impegno di lunga data con la Corea del Sud ha portato, nel settembre 2022, a una ripresa delle esportazioni di carne suina e pollame dagli Stati membri dell'UE dopo che la Corea ha riconosciuto le rigorose misure di regionalizzazione dell'UE per controllare i focolai di peste suina africana. Tale cooperazione può potenzialmente sbloccare scambi commerciali per oltre 1 miliardo di euro nei prossimi anni.
Sono stati compiuti progressi sostanziali anche nel far fronte alle barriere tariffarie con l'Egitto al fine di evitare la prevista reintroduzione dei dazi doganali sulle autovetture importate dall'UE. Progressi analoghi sono stati compiuti in relazione alle barriere non tariffarie che ostacolano le esportazioni di cosmetici dall'UE verso la Turchia.
L'attività di risoluzione delle controversie presso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) è proseguita nonostante la paralisi dell'organo d'appello di quest'ultima. La Commissione ha risolto una controversia sull'energia eolica con il Regno Unito e ne ha portate avanti altre con diversi altri partner, in particolare sull'alluminio con gli Stati Uniti e sui prodotti farmaceutici con la Turchia. Sono stati compiuti progressi anche nell'attuazione della relazione del panel nella controversia bilaterale tra UE e Corea del Sud su commercio e lavoro, che ha portato all'entrata in vigore di tre convenzioni fondamentali dell'OIL nell'aprile 2022. La Commissione ha inoltre avviato diverse nuove azioni relative a violazioni di norme commerciali che ledono gli interessi economici dell'UE, anche nei confronti della Cina e dell'Egitto.
La relazione si concentra sui risultati conseguiti in sede di OMC e nel quadro della rete di accordi commerciali preferenziali dell'UE al fine di promuovere gli accordi ed eliminare o prevenire gli ostacoli, aiutando in tal modo le PMI. La relazione fornisce inoltre un aggiornamento su una serie di strumenti legislativi dell'UE in materia commerciale, in particolare lo strumento per gli appalti internazionali (IPI) in vigore dal 29 agosto o la proposta di uno strumento di lotta alla coercizione (ACI) avanzata dalla Commissione.

Maggiori informazioni:
Fatti principali (infografica e scheda informativa di 10 pagine
Relazione e documento di lavoro dei servizi della Commissione 
Opuscolo sulla relazione 
Utilizzo delle preferenze nelle importazioni dell'UE 
Utilizzo delle preferenze e tassi di risparmio sui dazi sulle esportazioni dell'UE 
Tasso di utilizzo dei contingenti tariffari aperti dall'UE ai paesi terzi 
Tasso di utilizzo dei contingenti tariffari aperti da paesi terzi all'UE 
Versioni precedenti delle relazioni di attuazione degli ALS dell'UE 

Condividi
Aggiornato al:
07.11.2022
Article ID:
133597032