Dichiarazione internazionale sulla lotta contro la resistenza antimicrobica

Dichiarazione internazionale sulla lotta contro la resistenza antimicrobica

La Commissione accoglie con favore la dichiarazione politica raggiunta in sede di Assemblea generale delle Nazioni Unite per intensificare l'azione contro la resistenza antimicrobica. In occasione della riunione ministeriale ad alto livello tenutasi a New York, i paesi membri delle Nazioni Unite, compresi gli Stati membri dell'UE, e l'UE si sono impegnati a intraprendere azioni concrete per affrontare la resistenza antimicrobica in tutti i settori, attraverso un approccio "One Health" che riconosce che la salute umana, animale e ambientale è intrinsecamente legata.

La dichiarazione è un segnale del consenso sulla necessità di affrontare questa grave minaccia sanitaria globale, che è stata direttamente responsabile di quasi 1.2 milioni di decessi in tutto il mondo nel 2021 e ha contribuito ad altri 4.7 milioni di decessi nello stesso anno. Si stima che nel 8.2 potrebbero esserci più di 2050 milioni di decessi legati a batteri resistenti a livello mondiale, in assenza di interventi urgenti.

I leader politici si sono impegnati a favore di una serie di misure per affrontare la resistenza antimicrobica, tra cui il miglioramento della prevenzione, della sorveglianza, del monitoraggio, del finanziamento, dell'accesso, dell'innovazione e della sensibilizzazione. Tra gli impegni contenuti nella dichiarazione approvata figurano:

•    L'obiettivo di ridurre del 10 % il numero di decessi a livello mondiale dovuti alla resistenza antimicrobica batterica entro il 2030.

•    L'attuazione di piani d'azione nazionali da parte di tutti i paesi per affrontare la resistenza antimicrobica attraverso l'approccio "One Health".

•    L'istituzione di un gruppo indipendente per un'azione basata su dati concreti contro la resistenza antimicrobica. Il panel, che l'UE contribuirà a finanziare con 2.5 milioni di euro nel 2025, raccoglierà e consoliderà i dati sulla resistenza antimicrobica e fornirà orientamenti ai responsabili politici di tutto il mondo.

•    L'uso dei quadri esistenti per lo scambio di esperienze e migliori pratiche e per valutare i progressi compiuti nell'attuazione dei piani d'azione nazionali, ispirandosi agli orientamenti scientifici di cui sopra. Le riunioni ministeriali periodiche faranno il punto sui progressi compiuti a livello mondiale.

•    Un impegno a ridurre in modo significativo l'uso di antibiotici nel settore agroalimentare entro il 2030.

•    La promozione di finanziamenti sostenibili, con particolare sostegno ai paesi a basso e medio reddito, e la mappatura dei finanziamenti disponibili per la resistenza antimicrobica.

Antecedenti

La resistenza antimicrobica è una delle maggiori minacce per la salute del nostro tempo, mettendo a dura prova i nostri sistemi sanitari. In Europa, 1 infezioni batteriche su 5 sono resistenti agli antibiotici, con una percentuale pari al 40 % in alcuni Stati membri.
Inoltre, la resistenza antimicrobica ha un grave impatto economico, che secondo le stime costerà ai soli sistemi sanitari ulteriori 1 miliardi di dollari entro il 2050. In Europa il costo attuale stimato della resistenza antimicrobica ammonta a 11.7 miliardi di euro all'anno in termini di spesa sanitaria e perdita di produttività.

A livello dell'UE, la resistenza antimicrobica è una delle principali priorità in materia di sanità pubblica, che si riflette nell'azione intrapresa per affrontarla a tutti i livelli dell'ecosistema. Tra le principali misure dell'UE per affrontare la resistenza antimicrobica figurano gli obiettivi di riduzione del consumo di antibiotici negli esseri umani, le norme per limitare gli antibiotici nel bestiame, gli investimenti in ricerca e sviluppo per sostenere lo sviluppo di nuovi antibiotici e il rafforzamento del monitoraggio ambientale per evitare che i residui di antibiotici contaminino il suolo e l'acqua.

Inoltre, la Commissione ha anche lanciato una nuova campagna per promuovere una maggiore consapevolezza della resistenza antimicrobica tra i giovani e affrontare la resistenza antimicrobica attraverso un approccio che coinvolga tutta la società. L'UE è inoltre un convinto sostenitore di una risposta "One Health" più forte alla minaccia della resistenza antimicrobica a livello mondiale.

Maggiori informazioni:

Aggiornato al: Article ID: 233583209