Aggiornamento in: Cultura

Crimini e memorie di guerra

Condividi
A cura di Luca Baldissara e Paolo Pezzino
l'ancora del mediterraneo
2004 pp. 380

L'avvento della guerra totale nel ventesimo secolo ha vanificato tutti gli sforzi compiuti nel secolo precedente di "civilizzare" la guerra (codificandone le forme legittime per proteggere le popolazioni civili, soccorrere i feriti, tenere sotto controllo i prigionieri...). Con la seconda guerra mondiale la violenza è aumentata in maniera esponenziale, con la messa a punto di tecniche di distruzione di massa che hanno reso ancor più insensibili e spietati i carnefici, trasformando i civili in masse anonime di vittime. tutto ciò ha determinato anche un radicale cambiamento nelle narrazioni di guerra e nelle pratiche commemorative e, dunque, nelle politiche della memoria: da allora, guerra e genocidio hanno cominciato a intrecciarsi e i civili sono diventati i testimoni privilegiati della violenza bellica, arrivando a eclissare l'immagine stessa del sodato vittima della guerra.

curato da Luca BALDISSARA e Paolo PEZZINO, il volume raccoglie saggi di Lutz Klinkhammer, Pieter Lagrou, Christian Ingrao, Joanna Bourke, Jay Winter, Olivier Wieviorka, Adolfo Mignemi, Gabriella Gribaudi, H. James Burgwyn, Nicola Labanca, Lidia Santarelli, Dianella Gagliani.


Questo aggiornamento lo trovi in:
Aggiornato al:
18.08.2011
Article ID:
51671