Coronavirus, difficoltà nell'attuare il programma Horizon 2020
Coronavirus, difficoltà nell'attuare il programma Horizon 2020
La pandemia sta causando enormi disagi al programma di ricerca di punta dell'UE. Quali passi può compiere l'Europa per aiutare le comunità di Ricerca e Sviluppo (R&S) a superare la crisi
La pandemia covid-19 sta creando problemi all'interno di Horizon 2020, l'attuale programma quadro dell'UE per la ricerca e l'innovazione. Sta costringendo la Commissione europea a ripensare le priorità di spesa per un budget di circa 14 miliardi di euro quest'anno, e in parallelo sta dinamizzando i piani accuratamente elaborati di molti progetti H2020 e dei beneficiari di sovvenzioni in tutto il mondo.
Non sorprende che gli effetti a catena del Coronavirus si stiano facendo sentire in tutto il sistema. Molti beneficiari stanno lottando per pagare i contratti di lavoro prolungati per completare i progetti. I contributi dell'industria agli attuali partenariati di R&S e ai cluster di innovazione sono a rischio. Nel frattempo, il blocco dei campus e dei laboratori sta limitando i programmi di mobilità dell'UE, ostacolando la cooperazione internazionale e riducendo le opportunità di sviluppo della carriera per i giovani scienziati.
Le decisioni prese in risposta a questi sconvolgimenti saranno importanti per qualche tempo in futuro. Le modifiche ai termini e alle condizioni delle sovvenzioni si applicheranno ai progetti in corso almeno fino al 2023 - e potenzialmente anche oltre, se l'UE non riuscirà a trovare un accordo sul suo nuovo budget pluriennale e sul piano di ripresa.
Science Business Network ha elaborato un rapporto speciale, nel quale vengono suggerite una serie di opzioni che potrebbero aiutare la Commissione UE a ridurre al minimo i problemi a breve termine, e anche produrre benefici a più lungo termine: da una maggiore flessibilità negli accordi di sovvenzione e nell'allocazione dei costi, a migliori sinergie tra i programmi di finanziamento delle imprese dell'UE e quelli nazionali. Esplorando inoltre nuovi modelli per la gestione della mobilità e della formazione in R&S, per il potenziamento delle infrastrutture digitali e per il miglioramento degli strumenti di cooperazione virtuale in materia di R&S. Nel rapporto si analizzano i modi in cui la scienza aperta possono contribuire a intensificare le collaborazioni e a trovare soluzioni per coronavirus e altre sfide sociali. Maggiori informazioni e il rapporto speciale elaborato da Science Business Network, sono disponibili sul seguente sito.