Codice di condotta volontario sulla disinformazione

Codice di condotta volontario sulla disinformazione

La Commissione UE e il Comitato europeo per i servizi digitali hanno approvato l'integrazione del Codice di condotta volontario sulla disinformazione nel quadro della legge sui servizi digitali (DSA). Questa integrazione renderà il Codice un punto di riferimento per determinare la conformità delle piattaforme al DSA.

Nel gennaio 2025, i firmatari del Codice - tra cui le aziende designate dalla DSA come Very Large Online Platforms and Search Engines (VLOPEs), come Google, Meta, Microsoft e TikTok) - hanno presentato tutti i documenti necessari a sostegno della loro richiesta di conversione in un Codice di condotta ai sensi della DSA.

Per essere riconosciuto come Codice di condotta volontario DSA, il Codice deve soddisfare i criteri stabiliti dalla Legge sui servizi digitali. La Commissione e il Consiglio hanno adottato valutazioni positive distinte a questo proposito, approvando l'integrazione ufficiale del Codice nel quadro dei DSA.

Con la sua integrazione, la piena adesione al Codice può essere considerata un'adeguata misura di mitigazione del rischio per i firmatari designati come VLOP e VLOSE ai sensi della DSA. In quanto tale, il Codice diventerà un parametro di riferimento significativo per determinare la conformità alla DSA. Il rispetto degli impegni assunti con il Codice farà anche parte dell'audit annuale indipendente a cui queste piattaforme sono sottoposte ai sensi della DSA.

Il Codice di condotta sulla disinformazione

Il Codice è una serie di impegni solidi e ampiamente riconosciuti che, nel loro insieme, costituiscono un solido insieme di misure di mitigazione per la conformità alle DSA. Il valore di questi impegni risiede nel fatto che sono il risultato di un accordo tra un'ampia serie di attori, sulla base delle migliori pratiche esistenti nel settore.

Tenendo conto della complessità e delle sfide legate alla lotta alla diffusione della disinformazione, il Codice contiene aree diverse ma interconnesse:

•    Demonetizzazione: riduzione degli incentivi finanziari per i fornitori di disinformazione;
•    Trasparenza della pubblicità politica: etichettatura più efficace per consentire agli utenti di riconoscere la pubblicità politica;
•    Garantire l'integrità dei servizi: ridurre gli account falsi, l'amplificazione guidata dai bot, i deep fake dannosi e altri comportamenti manipolativi utilizzati per diffondere la disinformazione;
•    Responsabilizzare gli utenti, i ricercatori e la comunità di fact-checking: strumenti migliori per gli utenti per identificare la disinformazione, accesso più ampio ai dati, copertura del fact-checking in tutta l'UE.

Queste misure combattono i rischi della disinformazione, rispettando pienamente la libertà di parola e migliorando la trasparenza.

Raccomandazioni per l'attuazione del Codice

Nell'ambito delle rispettive valutazioni sulla conformità del Codice ai criteri specificati nell'articolo 45 delle DSA, la Commissione e il Comitato europeo per i servizi digitali incoraggiano le piattaforme firmatarie a tenere conto di diverse raccomandazioni nell'attuazione del Codice di condotta sulla disinformazione.

Tra queste, la pronta messa a punto del sistema di risposta rapida per coprire tutte le elezioni e le crisi nazionali e la sua effettiva attuazione; una rapida discussione della task force e un seguito concreto degli impegni assunti nelle aree chiave sopra menzionate; la fornitura di tutti i dati necessari per colmare le lacune nelle loro relazioni e per consentire l'ulteriore sviluppo e la misurazione efficiente degli indicatori strutturali, compresi quelli nuovi.
La conversione del Codice entrerà in vigore dal 1° luglio 2025, rendendo i suoi impegni verificabili a partire da quella data. Questa tempistica consentirà di sincronizzare l'audit degli impegni del Codice con l'audit delle DSA per i fornitori di VLOP e VLOSE.
La Commissione e il Consiglio di amministrazione monitoreranno e valuteranno il raggiungimento degli obiettivi del Codice, in linea con l'articolo 45 delle DSA.

Contesto

Nel 2018, per la prima volta, i rappresentanti delle piattaforme online, le principali aziende tecnologiche e gli operatori del settore pubblicitario hanno unito le forze per affrontare la disinformazione su base volontaria e autoregolamentata.

Attraverso una serie di impegni, i firmatari hanno presentato la prima iterazione del Codice di condotta sulla disinformazione.
Basato sulle linee guida della Commissione, il Codice è stato sostanzialmente rafforzato nel giugno 2022, quando è stato presentato e firmato da 34 firmatari. Da allora il Codice ha una base di firmatari in crescita, con 42 firmatari ad oggi.

Nell'ambito del Codice 2022, i firmatari hanno concordato di stabilire un quadro di stretta collaborazione attraverso una Task Force permanente. Il Codice e la sua Task Force hanno dimostrato la loro efficacia nello scambio di informazioni e nella cooperazione tra i firmatari.

In particolare, il sistema di risposta rapida del Codice si è rivelato uno strumento molto efficace soprattutto durante le elezioni europee, consentendo alle organizzazioni della società civile, ai fact-checker e alle piattaforme online di collaborare in merito ai contenuti sensibili al tempo che ritengono possano rappresentare una minaccia per l'integrità del processo elettorale.

Maggiori informazioni

Aggiornato al: Article ID: 239764075