Le colture oleaginose per il futuro della bioeconomia

Cobraf è un progetto nato per rispondere alla crisi dell’agricoltura tradizionale, in particolare quella cerealicola, dovuta alle forti siccità. Le aziende agricole partner sono riuscite a introdurre colture oleaginose innovative in rotazione con i cereali per diversificare il reddito e migliorare la qualità del suolo. Obiettivo finale è quello di creare filiere agroindustriali in Toscana a partire dai co-prodotti delle colture oleaginose con la creazione di una piattaforma tecnica e logistica regionale e sviluppare un sistema di bioraffinerie.


Progetto COBRAF COprodotti per BioRAFfinerie

Capofila: Chimica Verde Bionet

Partner del progetto: 19 partner (aziende, enti di ricerca, università, organizzazioni, ecc.)

Programma di sviluppo rurale (Psr) Feasr 2014-2022: Progetto finanziato nell’ambito del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei), bando PSGO (Progetti speciali dei Gruppi operativi) (misure 16.2, 1.1, 1.2, 1.3)

Importo: contributo erogato  302.057,71 euro

Durata: 2019 - 2022


Il progetto

Il progetto è nato per rispondere alla crisi dell’agricoltura tradizionale, in particolare quella cerealicola, dovuta alle forti siccità del 2017. Le aziende agricole partner hanno, quindi, cercato di introdurre colture innovative in rotazione con i cereali con un duplice obiettivo:

  • diversificare le opportunità di reddito
  • migliorare la qualità dei suoli e la resilienza degli agroecosistemi

Le aziende si sono concentrate su 4 colture oleaginose interessanti per il loro profilo salutistico e per i settori della nutraceutica e cosmeceutica: camelina, cartamo, canapa, lino. Si tratta di piante ricche di omega 3 e omega 6 dalle quali ricavare l’olio, oltre agli scarti (biomasse) e ad altri elementi delle piante (paglia di canapa e lino), utili per diversi settori e industrie toscane (alimentare, farmaceutica, cosmesi, edilizia, industria dei camper).
L’obiettivo finale è quello di avviare filiere agroindustriali in Toscana a partire dai co-prodotti delle 4 colture oleaginose con la creazione di una piattaforma tecnica e logistica regionale e sviluppare un sistema articolato di bioraffinerie che permetta la valorizzazione della biomassa di colture oleaginose utilizzabili in rotazione. Per arrivare a questo importante obiettivo, sono stati affrontati i problemi iniziali dovuti a:

  • scarsa esperienza del mondo agricolo nella coltivazione di queste specie, in particolare con metodi di agricoltura integrata e biologica
  • mancanza di sistemi di prima trasformazione sia per gli oli che per la lavorazione degli scarti

Risultati

Il progetto ha raggiunto diversi risultati, dal punto di vista economico:

  • diversificazione del reddito con nuove colture che offrono un’elevata redditività, sia con la vendita del seme che con la valorizzazione di altre parti, anche di scarto (biomassa)
  • diversificazione delle colture con possibilità di accesso ai premi del greening (diversificazione delle colture, mantenimento dei pascoli permanenti, mantenimento o costituzione di aree di interesse ecologico)
  • riduzione dei costi di produzione agricola tramite investimenti comuni nei cantieri di raccolta ed essiccazione
  • opportunità di reddito ulteriore mediante la partecipazione ad alcune fasi di prima trasformazione dei co-prodotti in un’ottica di filiera integrata
  • nuovi mercati e opportunità di differenziazione competitiva per alcuni comparti dell’industria toscana
  • nuove opportunità di occupazione qualificata nei vari segmenti delle filiere, anche grazie alla diffusione di competenze tecniche adeguate per i metodi di produzione biologica e integrata e nelle tecniche di raccolta e prima trasformazione di semi, paglie e infiorescenze
  • ingresso sul mercato di prodotti bio-based innnovativi da parte dell’industria toscana:
  1. prodotti alimentari a elevato valore nutraceutico
  2. coloranti vegetali per l’industria della cosmesi
  3. adesivi atossici a base vegetale per l’industria dei pannelli in legno
  4. compositi in fibra di canapa in sostituzione della fibra di vetro per i pannelli dei camper
  5. blocchi a base di canapulo per edilizia
  • realizzazione di un impianto industriale di prima trasformazione delle paglie

Mentre dal punto di vista ambientale il progetto è stato in grado di aumentare la biodiversità e ridurre i consumi energetici grazie a un uso più efficiente del suolo e della biomassa.  Inoltre le colture inserite richiedono bassi input chimici e riducono la produzione di scarti e rifiuti agricoli, con i conseguenti problemi di smaltimento. Oltre ad avere un migliore adattamento al cambiamento climatico. Il progetto intende sostenere l’economia circolare attivando un processo di innovazione per le aziende del territorio. Ad esempio, alcune aziende appartenenti alle forniture di materiali da costruzione hanno deciso di sfruttare questa opportunità per rendere più sostenibili i propri prodotti e sostituire i materiali tradizionali con materiali organici e rinnovabili. 

I numeri del progetto

  • Creazione di una filiera integrata
  • Realizzazione di un impianto industriale di prima trasformazione delle paglie
  • Produzione di materiali bio e sostenibili, anche con applicazioni industriali
  • Creazione di un legame tra ricerca, aziende agricole e aziende di trasformazione
  • Attività dimostrative e divulgative
  • Formazione tramite corsi e webinar verso le aziende del territorio


Per maggiori informazionimisure del Psr Feasr 2014-2022 Toscana 2014 - 2022

Parole chiave: Innovazione, psgo, competitività e diversificazione agricola e forestale, gestione di rifiuti, sottoprodotti e scarti di produzione, bioeconomia, utilizzo e valorizzazione di sottoprodotti, materiali di scarto e residui e altre materie grezze non alimentari

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Aggiornato al:
24.01.2024
Article ID:
185657191