Biodiversità, tutela e valorizzazione

I parchi, le aree protette e i siti toscani di interesse comunitario per i loro valori di biodiversità coprono il 17% del territorio toscano e rappresentano un patrimonio unico che, dopo il trasferimento delle competenze dalle Province alla Regione, vede la loro gestione unitaria, omogenea e coordinata. La Regione si avvale della collaborazione scientifica dei tre Atenei toscani. Sul fronte della biodiversità marina è stata incentivata l’attività dei 4 centri di recupero e riabilitazione di tartarughe marine presenti in Toscana attraverso contributi per la realizzazione di azioni indirizzate alla loro tutela, con particolare riferimento alle attività di recupero e liberazione in mare, a seguito di eventi traumatici, e alla promozione di attività didattiche, divulgative, di monitoraggio e di educazione ambientale.

 

TOSCANA CARBON NEUTRAL

La Toscana punta ad essere una regione ‘carbon neutral’ entro il 2030. L’obiettivo è quello di arrivare per quella data ad un bilancio in cui le emissioni sono compensate dalla capacità di assorbimento di alberi e piante. Per questo accrescere il ‘verde’ che si trova in città è importante. Cinque milioni di euro sono stati messi a disposizone dalla Regione ai Comuni per nuove piantumazioni: il bando si aprirà a settembre 2020.

L’altro fronte è la transizione dell’economia verso modelli di sostenibilità e verso forme di produzione di energia rinnovabile. Sulle energie rinnovabili particolare attenzione dovrà essere riservata alla risorsa geotermica, caratteristica unica della Toscana, da sviluppare garantendo l’equilibrio dei territori. Per implementare la strategia toscana è stato istituito un comitato scientifico, cui fanno parte l’ex ministro dell’ambiente Edo Ronchi, il neurobiologo Stefano Mancuso, il climatologo Roberto Buizza, l’economista Marco Frey e i docenti esperti di energia Romano Giglioli e Alessandro Sbrana.

 

TOSCANA CONTRO LA SICCITÀ

Al fine di evitare il ricorrere di eventi legati all’emergenza idrica, tanto più in un contesto climatico che vede progressivamente ridursi la media delle precipitazioni, la Regione ha deciso di intervenire con azioni di prevenzione individuate con il Piano degli interventi di emergenza idrica e idropotabile del 2017.

Con l’attivazione del Piano Operativo di Emergenza per la Crisi Idropotabile nei 74 primi mesi del 2017 è stato chiesto ai Gestori del Servizio Idrico Integrato di intensificare l’attività di ricerca di perdite e di individuare una serie di interventi di rapida esecuzione da mettere in atto, mentre sono stati sensibilizzati sia i sindaci della aree più a rischio, sia gli altri soggetti pubblici e privati, in merito a probabili criticità anticipando le richieste correlate alla riduzione dei consumi non indispensabili.

Il Piano di interventi straordinari, elaborato dall’Autorità Idrica Toscana a giugno ed integrato anche nell’autunno 2017, ha permesso di approvare, realizzare o comunque avviare numerose opere per un valore di oltre 8 milioni e 600mila euro. Oltre all’effetto delle opere realizzate nel 2017 o in corso di realizzazione da precedente elenco è stata avviata una prima ricognizione di criticità e possibili misure per affrontare una possibile perdurare della siccità anche negli anni a venire.

 

IL LAGO DI BILANCINO GUARDA AL FUTURO

Un futuro chiaro per il Lago di Bilancino, la sua gestione e la sua valorizzazione. Sottoscritto da Regione, Comune di Barberino di Mugello, Autorità Idrica Toscana e Publiacqua, l’atto la Regione ha acquisito la proprietà delle sponde che fino ad oggi appartenevano ai 14 Comuni che all’epoca formavano il consorzio che eseguì l’opera.

Al Comune di Barberino va la competenza della valorizzazione turistico-ambientale, al gestore del servizio idrico, cioè Publiacqua, la gestione della risorsa idrica. Un passaggio che viene definito ‘epocale’ perché riunifica sotto la stessa governance regionale un patrimonio che d’ora in poi sarà molto presidiato grazie a monitoraggi continui, e si potrà avvalere di un piano di valorizzazione.

 

AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI

Per effetto della legge regionale 22/2015 è profondamente mutato il quadro istituzionale di riferimento e la Regione è passata da solo organo di programmazione e controllo ad ente che si occupa anche della gestione e l’autorizzazione. Ciò ha avuto un forte impatto, in particolare, sui temi legati all’ambiente e l’energia. Per effetto di questa legge la Regione Toscana rilascia oggi mediamente circa 5000 autorizzazioni ambientali. In tal modo si è definitivamente superata la criticità di una frammentazione provinciale che vedeva procedure e regole diverse nei diversi territori, a favore di un principio di uniformità dell’azione amministrativa e di semplificazione che ha prodotto vantaggi concreti per i cittadini ed il mondo imprenditoriale.

 

ACCORDI IDRICI

La Regione Toscana, assieme all’Autorità Idrica Toscana e in accordo con i principali distretti produttivi, ha avviato e sta attuando accordi finalizzati al superamento di criticità nella depurazione e razionalizzazione delle fognature nei distretti industriali e in altre aree critiche.

In particolare si ricordano:

• l’accordo di programma con i conciatori per un importo complessivo di circa 196 milioni di euro e interventi la cui conclusione è prevista nel 2023;

• gli accordi di programma integrativo per un importo complessivo di circa 134 milioni di euro. Comprendono vari precedenti accordi tra i quali quelli relativi ai distretti della carta e del tessile e quello del lago di Massaciuccoli per il quale è ancora in corso la progettazione dell’intervento.

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Aggiornato al:
10.09.2020
Article ID:
24183452

chiuso in redazione il 15 luglio 2020