La malattia
La varicella è una comune malattia dell'infanzia causata dal virus della varicella-zoster (VZV). Si presenta di solito con febbre, malessere generale e una tipica eruzione pruriginosa della pelle che inizia dal volto e dalla testa e si estende al tronco e al resto del corpo. L'eruzione è caratterizzata da vescicole che si trasformano in croste nel giro di pochi giorni. La varicella si trasmette attraverso le goccioline emesse con la respirazione o tramite la diffusione aerea del liquido delle vescicole. Di solito è una malattia lieve, ma può essere grave e molto raramente anche mortale, specialmente quando colpisce bambini molto piccoli o adulti con difese immunitarie basse.
Perché vaccinarsi
La varicella è una malattia altamente contagiosa che tende ad avere un decorso più aggressivo e una maggiore frequenza di complicanze nei neonati, negli adolescenti, negli adulti e nelle persone con deficit del sistema immunitario.
Le complicazioni più gravi sono costituite da polmonite, infezioni batteriche secondarie, manifestazioni emorragiche ed encefalite.
Quando la varicella colpisce una donna nei primi due trimestri di gravidanza può provocare infezione dell'embrione o del feto (sindrome della varicella congenita) e determinare malformazioni.
Se invece la varicella viene contratta negli ultimi giorni della gravidanza, il neonato può sviluppare l’infezione in forma molto estesa e grave, con esito fatale nel 30% dei casi.
Con l'introduzione del vaccino contro la varicella nel 2008, si è assistito ad una riduzione del numero di casi di malattia, delle complicanze e delle ospedalizzazioni legate a questa patologia. La vaccinazione, dunque, è estremamente vantaggiosa rispetto a contrarre la varicella.
Cosa raccomanda il calendario regionale delle vaccinazioni
La vaccinazione contro la varicella in età infantile consiste in due dosi di vaccino quadrivalente MPRV (Morbillo, Parotite, Rosolia, Varicella) o due dosi di vaccino anti-varicella monovalente (somministrabile anche simultaneamente al vaccino MPR ma in sede anatomica diversa), la prima dose al compimento dei 12 mesi di vita e la seconda a 5 anni di età.
È preferibile utilizzare il vaccino quadrivalente MPRV, in quanto consente di ridurre il numero di iniezioni.
L’impiego del vaccino monovalente viene riservato solo ad alcuni casi, a seguito di valutazione del medico vaccinatore.
Il calendario vaccinale prevede l'offerta gratuita della vaccinazione antivaricella, con vaccino monovalente o quadrivalente (due dosi a distanza di almeno 4 settimane), anche a tutti gli adolescenti fra gli 11 e i 14 anni che non risultino avere contratto la malattia in precedenza.
Una buona copertura in tale fascia di età riduce l'incidenza della varicella e le conseguenti complicanze, particolarmente frequenti in età adulta.
La vaccinazione è offerta gratuitamente anche ai contatti suscettibili (non vaccinati e che non hanno mai contratto la malattia) di un caso di varicella e dovrebbe essere effettuata il più presto possibile, comunque entro 72 ore dall'esposizione.
Oltre alle classi di età previste dal calendario regionale, la vaccinazione antivaricella è raccomandata e offerta gratuitamente, su richiesta, a tutti i soggetti suscettibili e a gruppi di popolazione maggiormente a rischio.
La vaccinazione con vaccino per varicella o per MPRV è inoltre particolarmente importante per tutte le donne suscettibili prima di affrontare una gravidanza (che dovrà essere posticipata di almeno un mese dalla vaccinazione). Se la vaccinazione non fosse stata eseguita prima della gravidanza, si raccomanda di vaccinarsi subito dopo il parto, anche durante l’allattamento.
L’immunità conferita dalla vaccinazione permane per tutta la vita.
Situazioni che richiedono particolare attenzione
In presenza di particolari condizioni il personale sanitario valuterà l'opportunità di rimandare la vaccinazione o di eseguirla in ambiente protetto.
Pertanto è necessario informare sempre l'operatore sanitario nel caso di:
• reazione allergica grave a precedenti dosi del vaccino anti-varicella o a componenti
del vaccino;
• immunodeficienza.
Prima di ogni vaccinazione, nell’ambulatorio vaccinale viene sempre effettuata un’accurata valutazione delle condizioni di salute presenti e pregresse.
Possibili reazioni indesiderate
Nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni lievi/moderate, come dolore o gonfiore nel sito della puntura, febbre, eruzione cutanea lieve (fino ad un mese dopo la vaccinazione), convulsioni causate da febbre (molto rare), polmonite (molto rara).
Il rischio di reazioni gravi (come imponenti reazioni allergiche) è estremamente basso e, nella maggior parte dei casi, questi effetti si verificano nei primi minuti dall'inoculazione del vaccino, pertanto dopo la vaccinazione si raccomanda di attendere 15-20 minuti prima di allontanarsi dalla struttura. Talvolta, dopo la vaccinazione possono comparire delle pustole simili a quelle della varicella, che molto raramente possono essere contagiose: in questi casi la persona vaccinata dovrebbe essere per precauzione allontanata da donne in gravidanza o da persone con seri deficit immunitari fino alla guarigione delle lesioni.
Per saperne di più
Eventuali dubbi possono essere chiariti rivolgendosi al proprio pediatra e/o agli operatori sanitari del Centro vaccinale, che potranno fornirti ulteriori notizie e chiarimenti, oppure consultando i siti vaccinarsi.org e/o vaccinarsintoscana.org
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