Antipneumococco - PCV

Antipneumococco - PCV

La malattia
La malattia pneumococcica comprende una numerosa serie di infezioni determinate dal germe Streptococcus pneumoniae (pneumococco), di cui esistono vari tipi. Si trasmette da persona a persona attraverso il contatto stretto.
Lo pneumococco è la causa più comune dell'otite media acuta del bambino. E' inoltre responsabile di gravi infezioni invasive quali batteriemia, polmonite e meningite, caratterizzate da un'elevata letalità (numero di decessi ogni 100 malati). Sono malattie più frequenti nei bambini di età inferiore ai 5 anni (anche se il rischio di contrarre forme gravi è maggiore al di sotto dei 2 anni) e nelle persone di età superiore ai 64 anni. Ci sono altre categorie di persone considerate a rischio per patologia, per le quali il Calendario Regionale prevede la vaccinazione. 

Perché vaccinarsi
Dopo l'introduzione del vaccino coniugato contro lo pneumococco si è riscontrata una riduzione dei casi di malattie invasive causate da questo germe, in particolare nei bambini più piccoli (al di sotto di un anno di età).
E' importante quindi che i bambini siano vaccinati contro lo pneumococco per proteggere se stessi ma anche la popolazione (in particolare gli anziani) dall'insorgenza di queste malattie, che possono causare complicanze molto gravi e a volte letali.

Cosa raccomanda il calendario regionale delle vaccinazioni
In età pediatrica il vaccino coniugato contro lo pneumococco (PCV) viene somministrato in 3 dosi: a 2 mesi compiuti (dal 61° gg), a 4 mesi compiuti (dal 121°gg) e almeno a 10 mesi compiuti (dal 301° gg) in co-somministrazione con il vaccino esavalente. Se la vaccinazione inizia nel secondo semestre di vita, vengono eseguite 2 dosi a distanza di sei-otto settimane l’una dall’altra e la terza durante il secondo anno di vita. Se i bambini vengono vaccinati dopo  il compimento del primo anno di vita sono previste due dosi, mentre se la vaccinazione viene eseguita dopo il compimento del secondo anno viene somministrata una dose. 
Agli adulti dai 65 anni in su (a partire dalla coorte dei nati nel 1950) viene offerta gratuitamente la vaccinazione contro lo pneumococco. I nati dal 1950 in poi acquisiscono  il diritto alla gratuità anche se la vaccinazione viene effettuata in un momento successivo.
La vaccinazione contro lo pneumococco, con vaccino coniugato 15 valente o 20 valente (PCV15 o PCV20), può essere somministrata  simultaneamente ad altre vaccinazioni (influenza, COVID, Herpes zoster).
Una singola dose è sufficiente anche per gli anni successivi (non è necessario ripeterla ogni anno e non sono previsti richiami, se non per specifiche categorie individuate dal Calendario Regionale). Ed è possibile integrare l’offerta con una dose di vaccino polisaccaridico 23 valente  nel caso in cui sia stato somministrato PCV15. Va posta attenzione a non invertire l'ordine di somministrazione dei due vaccini perché ciò comporterebbe una più bassa risposta immunitaria.
Particolare attenzione dovrà essere posta nell'assicurare l'offerta attiva della vaccinazione antipneumococcica ai soggetti a rischio di qualunque età, secondo le indicazioni riportate nel Calendario Regionale. Questo vaccino può essere co-somministrato con qualsiasi altro.

Situazioni che richiedono particolare attenzione
In presenza di particolari condizioni, il personale sanitario valuterà l'opportunità di rimandare la vaccinazione o di eseguirla in ambiente protetto.
Pertanto è necessario informare sempre l'operatore sanitario nel caso di:

  • reazione allergica a precedenti dosi del vaccino anti-pneumococcico o a componenti del vaccino
  • malattie gravi o moderate in atto (con o senza febbre)
  • gravidanza

Prima di ogni vaccinazione, nell’ambulatorio vaccinale viene sempre effettuata un’accurata valutazione delle condizioni di salute presenti e pregresse. 

Possibili reazioni indesiderate
Nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni lievi come dolore nella sede della puntura, mal di testa, inappetenza, debolezza. Qualche volta possono comparire altri disturbi quali febbre, diarrea, vomito, rash cutaneo, dolori muscolari e articolari che tuttavia sono di breve durata.
Il rischio di reazioni gravi (come imponenti reazioni allergiche) è estremamente basso e nella maggior parte dei casi questi effetti si verificano nei primi minuti dall'inoculazione del vaccino; pertanto dopo la vaccinazione si raccomanda di attendere 15-20 minuti prima di allontanarsi dalla struttura. 

Per saperne di più
Eventuali dubbi possono essere chiariti rivolgendosi al proprio pediatra e/o agli operatori sanitari del Centro vaccinale, che potranno fornirti ulteriori notizie e chiarimenti, oppure consultando il sito vaccinarsi.org e/o vaccinarsintoscana.org.

 

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