La Malattia
La parotite (comunemente nota come orecchioni) è una malattia infettiva molto contagiosa causata da un virus appartenente alla famiglia dei Paramixovirus. Si diffonde da persona a persona per via aerea tramite goccioline di saliva e di secrezioni respiratorie, ma si può trasmettere, anche se più raramente, attraverso oggetti contaminati con secrezioni contenenti il virus.
Il periodo di incubazione è di circa 16-18 giorni; il periodo di contagiosità, in cui la malattia può essere trasmessa dalle persone infette, inizia qualche giorno prima che compaiano i sintomi e persiste fino ad almeno 5 giorni dopo la comparsa delle manifestazioni cliniche. La malattia si manifesta con febbre, dolori muscolari, mal di testa e gonfiore doloroso di una o di entrambe le parotidi, che sono le ghiandole salivari maggiori situate dietro l’angolo della mandibola, al di sotto dei padiglioni auricolari. Tale gonfiore può causare dolore durante la masticazione e la deglutizione e conferisce al viso il caratteristico aspetto da cui deriva il nome popolare di “orecchioni“. La durata dei sintomi è di circa una settimana. Pressoché in un terzo delle infezioni non si ha ingrossamento delle parotidi e la malattia si può manifestare solamente con sintomi a carico delle vie respiratorie, o addirittura può decorrere in maniera asintomatica. Anche se non frequentemente, si possono verificare delle complicazioni: meningiti virali nel 5-15% dei casi, infiammazione dei testicoli (orchite) nel 25 % dei maschi dopo la pubertà, infiammazione delle ovaie nel 5% della femmine, pancreatite (4%). La parotite è la prima causa di sordità acquisita del bambino.
Come per altre malattie di origine virale, anche per la parotite non esiste una terapia specifica, quindi il trattamento è indirizzato essenzialmente ad alleviare i sintomi mediante somministrazione di antidolorifici e di antifebbrili.
Perché vaccinarsi
La parotite può dare complicazioni che possono lasciare sequele anche permanenti (sordità, sterilità, problemi neurologici). La vaccinazione rappresenta la modalità di prevenzione più efficace per prevenire la malattia e le complicazioni che ne possono seguire.
La vaccinazione contro morbillo, parotite, rosolia consta di due dosi, per via sottocutanea, di cui la prima si somministra al compimento dei 12 mesi di vita, e la seconda al compimento dei 5 anni. Il vaccino viene effettuato con preparazioni combinate che includono i vaccini contro morbillo, parotite rosolia e varicella (MPRV) oppure contro morbillo, parotite, rosolia(MPR).
L'utilizzo dl vaccino MPR o MPRV è indicato anche quando un soggetto sia già immune per una delle malattie oppure quando abbia effettuato uno o più dosi di vaccino monovalente (es. bambini cittadini stranieri che abbiamo effettuato 2 o più dosi di morbillo monovalente).
Situazioni che richiedono particolare attenzione
In presenza di particolari condizioni il personale sanitario valuterà l'opportunità di rimandare la vaccinazione o di eseguirla in ambiente protetto.
Pertanto è necessario informare sempre l'operatore sanitario nel caso di:
- reazione allergica grave ad una precedente dose di vaccino MPR/MPRV o ad altri componenti del vaccino
- immunodeficienza grave
- terapia immunosoppressiva a lungo termine, trattamento di un tumore con farmaci o radioterapia
- somministrazione recente (minore o uguale a 11 mesi) di immunoglobuline ad esclusione di quelle post esposizione per morbillo
- trapianto di cellule staminali ematopoietiche o di organi
- gravidanza
- malattie gravi o moderate in atto (con o senza febbre) ,
- storia di abbassamento delle piastrine nel sangue dopo una prima dose di vaccino MPR o rosolia (specialmente entro le prime 6 settimane)
- storia di artrite dopo una prima dose di vaccino MPR o rosolia
- tubercolosi
Prima di ogni vaccinazione, nell’ambulatorio vaccinale viene sempre effettuata un’accurata valutazione delle condizioni di salute presenti e pregresse.
Possibili reazioni indesiderate
Nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni lievi come: gonfiore, arrossamento e dolore nella sede della puntura, febbre, lieve esantema (puntini rossi sul corpo), gonfiore al viso o dietro il collo. Queste reazioni si verificano dopo 6-14 giorni dalla somministrazione del vaccino e sono meno frequenti dopo la seconda dose.
In rari casi si possono avere convulsioni febbrili, dolori alle articolazioni, riduzione del numero delle piastrine.
Il rischio di reazioni allergiche gravi è estremamente basso e nella maggior parte dei casi si verifica nei primi minuti dall'inoculazione del vaccino; pertanto dopo la vaccinazione si raccomanda di attendere 15-20 minuti prima di allontanarsi dalla struttura.
Per saperne di più
Eventuali dubbi possono essere chiariti rivolgendosi al proprio pediatra e/o agli operatori sanitari del Centro vaccinale, che potranno fornirti ulteriori notizie e chiarimenti. Oppure consultando i siti vaccinarsi.org e/o vaccinarsintoscana.org
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