Aggiornamento in: Salute Vaccinazioni

Anti Herpes Zoster

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La malattia
Noto come "Fuoco di Sant'Antonio", l'Herpes Zoster è un malattia causata dalla riattivazione, del virus della varicella contratto anni prima e rimasto "dormiente" nel sistema nervoso. Oltre all'età, condizioni mediche come il diabete, eventi stressanti della vita, trattamenti immunosoppressivi, possono aumentare il rischio di Herpes Zoster, in quanto possono ridurre la risposta immunitaria.
Al contrario del più noto herpes alle labbra, provoca la comparsa di lesioni alla pelle estremamente dolorose, che compromettono la qualità della vita. Al momento, non esiste una cura efficace. La vaccinazione, approvata per i soggetti sopra i 50 anni, è però un valido mezzo per prevenirne la comparsa.
L'incidenza dell'HZ è simile in tutto il mondo ed è  correlata con l'età della popolazione: con un picco nei soggetti di 75-79 anni. Con l'aumentare della popolazione anziana e fragile si attende nel prossimo futuro un aumento dei casi di HZ. In media circa una persona su 4 sviluppa HZ nel corso della vita e la patologia interessa circa la metà dei soggetti che vivono fino a 85 anni. 

Perché vaccinarsi

In seguito all'infezione primaria, che si manifesta come varicella, il virus diventa latente nel sistema nervoso, e può riattivarsi dando luogo alle manifestazioni nervose e cutanee  Purtroppo  in una percentuale dei casi rimane una nevralgia post-erpetica con un impatto negativo sulla qualità della vita perché  la terapia del dolore è molto complessa . La durata del dolore associato a HZ aumenta con l'aumentare dell'età ed è maggiore nei soggetti di età pari o maggiore di 70 anni. Possono manifestarsi anche complicanze infettive. La vaccinazione anti HZ rappresenta, quindi, una possibile soluzione alternativa efficace per prevenire l'insorgenza della patologia. Il vaccino contiene una forma attenuata del virus della varicella-zoster che stimola il sistema immunitario ad agire specificamente contro il virus. Come risultato, il vaccino contribuisce a controllare la riattivazione e la replicazione del virus dentro l'organismo, permettendo così di prevenire lo sviluppo dell'herpes zoster e della nevralgia post erpetica.

Cosa raccomanda il calendario regionale delle vaccinazioni
La coorte cui la vaccinazione deve essere offerta attivamente è rappresentata dai soggetti di 65 anni di età.
Nel 2017 la vaccinazione ha riguardato la coorte dei nati nel 1952, che a richiesta potevano essere vaccinati gratuitamente. Il diritto alla gratuità è comunque acquisito anche se la vaccinazione viene  effettuata in un momento successivo. Dal 2018 la vaccinazione è offerta alla coorte dei sessantacinquenni gratuitamente e con modalità attiva.
Il vaccino anti Herpes Zoster può essere somministrato contemporaneamente a quello antinfluenzale in sedi anatomiche diverse. E' invece controindicata la co-somministrazione con il vaccino antipneumococcico polisaccaridico 23 valente. La vaccinazione anti Zoster può essere eseguita in qualsiasi periodo dell'anno, tuttavia attuarla in occasione della campagna vaccinale contro l'influenza stagionale, rappresenta una opportunità vantaggiosa. La vaccinazione anti Herpes Zoster si somministra in singola dose, non sono previsti richiami.
Il vaccino anti Herpes Zoster, che ha un buon profilo di tollerabilità locale e generale presenta le controindicazioni tipiche dei vaccini a virus vivo attenuato (non utilizzabilità in condizioni di grave immunodepressione). 

Situazioni che richiedono una particolare attenzione
In  presenza di particolari condizioni il personale sanitario valuterà l'opportunità di rimandare la vaccinazione o di eseguirla in un ambiente protetto come quello ospedaliero.
Pertanto è necessario informare sempre l'operatore sanitario nel caso di:

  • reazione allergica a precedenti dosi del vaccino anti zoster o a componenti del vaccino
  • malattie gravi o moderate in atto (con o senza febbre).

Possibili reazioni indesiderate
Nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni lievi come irritabilità, diarrea e/o vomito transitori.
Il rischio di reazioni gravi (come imponenti reazioni allergiche), è estremamente basso e nella maggior parte dei casi si verifica nei primi minuti dall'inoculazione del vaccino; pertanto dopo la vaccinazione si raccomanda di attendere 15-20 minuti prima di allontanarsi dalla struttura. L'ambulatorio vaccinale è comunque dotato di farmaci e di strumenti adeguati ed il personale sanitario è addestrato per il trattamento di questo tipo di reazioni.

Per saperne di più
Eventuali dubbi possono essere chiariti rivolgendosi al proprio pediatra e/o agli operatori sanitari del Centro vaccinale, che potranno fornirti ulteriori notizie e chiarimenti. Oppure consultando i siti vaccinarsi.org e/o vaccinarsintoscana.org.


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Aggiornato al:
27.02.2019
Article ID:
15397191