Ambiente: sollecito UE per l'applicazione delle norme

La Commissione UE ha pubblicato il terzo riesame dell'attuazione delle politiche ambientali (Environmental Implementation Review, EIR), uno strumento fondamentale di comunicazione che sostiene l'applicazione delle norme ambientali e sensibilizza alla loro attuazione.

Colmando il divario tra ciò che è deciso a livello dell'UE e ciò che viene attuato sul campo, si raggiungono importanti risultati ambientali a beneficio dei cittadini, si mantiene la parità di condizioni per le imprese e si creano opportunità di sviluppo economico.

Il riesame dell'attuazione delle politiche ambientali elabora conclusioni e definisce tendenze comuni a livello dell'UE sulla base di 27 relazioni sui singoli paesi che illustrano lo stato di avanzamento dell'applicazione del diritto ambientale dell'UE. Contiene numerose informazioni sul livello di protezione della qualità dell'aria, dell'acqua e della natura che i governi dell'UE offrono ai loro cittadini.

Definisce inoltre le azioni prioritarie per migliorare l'attuazione delle politiche ambientali in ciascuno Stato membro.

Situazione attuale nei principali settori della politica ambientale

-    La biodiversità nell'UE continua a diminuire. Tra gli habitat nelle condizioni più precarie vi sono prati seminaturali, torbiere e paludi. Le foreste sono in estrema difficoltà e la maggior parte degli Stati membri deve ancora accelerare gli sforzi per completare le rispettive reti Natura 2000.

-    Acqua: i progressi verso il conseguimento di un buono stato dei corpi idrici sono lenti e alcuni Stati membri non hanno ancora adottato gli strumenti necessari per far fronte al problema, nello specifico i piani di gestione dei bacini idrografici; allo stesso modo, gli Stati membri sono tenuti ad adottare tempestivamente i rispettivi piani di gestione del rischio di alluvioni. Le norme di attuazione sull'acqua potabile continuano inoltre a destare preoccupazione in alcuni paesi. Per di più, nonostante la disponibilità di fondi dell'Unione, l'attuazione delle norme UE in materia di trattamento dei nitrati e delle acque reflue urbane ha proceduto lentamente a causa di una pianificazione e di infrastrutture inadeguate.

-    Economia circolare: nonostante abbiano quasi tutti predisposto strategie e piani d'azione nazionali per l'economia circolare, gli Stati membri presentano ancora notevoli differenze tra i tassi di produttività delle risorse e quelli di utilizzo dei materiali circolari. I tassi di produttività esprimono l'efficienza con la quale un'economia utilizza le risorse ai fini della produzione, mentre i tassi di utilizzo dei materiali circolari misurano la quota di materiali recuperati e reimmessi nell'economia. Occorrono ulteriori azioni per migliorare il potenziale di riciclabilità delle materie plastiche, dei materiali da costruzione e dei prodotti tessili. La prevenzione dei rifiuti rimane una sfida importante in tutti gli Stati membri; in particolare, in alcuni paesi il problema delle discariche non conformi alle norme è ancora una realtà alla quale occorre far fronte.

-    L'inquinamento atmosferico continua a rappresentare una delle principali fonti di preoccupazione per la salute degli europei. Gli Stati membri devono ottemperare agli obblighi di monitoraggio della qualità dell'aria in modo sistematico e coerente allo scopo di far rispettare meglio i parametri che assicurano un'aria pulita a livello dell'UE e nazionale. Per raggiungere la conformità sono necessarie misure rigorose, tra cui il passaggio a una mobilità sostenibile alimentata da energie rinnovabili e l'introduzione di tecniche agricole a basse emissioni, ad esempio, per la gestione del bestiame, degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti.

-    Clima: il livello generale di attuazione della legislazione sul clima è buono in tutta l'UE; la cosa importante in questa fase è concordare e attuare il pacchetto di misure per conseguire l'obiettivo del -55% stabilito nella normativa sul clima per il 2030. Tuttavia, occorre intensificare gli sforzi di adattamento in ciascuno Stato membro e a livello dell'UE per far fronte alla difficile realtà dell'aumento dell'impatto climatico. Interventi adeguati per prevenire e/o ridurre al minimo i danni causati dal clima apporteranno significativi benefici economici e sociali.

Molti Stati membri devono prevedere maggiori finanziamenti per soddisfare il fabbisogno di investimenti a favore degli obiettivi e delle priorità ambientali. Per la prima volta il riesame mette a confronto, per ciascuno Stato membro, i finanziamenti disponibili ai fini dell'attuazione delle politiche ambientali con il fabbisogno di investimento, che per conseguire gli obiettivi ambientali nell'UE ammonta a 110 miliardi di euro l'anno. La carenza di investimenti a favore dell'ambiente riguarda per quasi due terzi la lotta contro l'inquinamento in generale e la protezione e gestione dei corpi idrici.

Adeguare e rafforzare la capacità amministrativa degli Stati membri è fondamentale per attuare e far rispettare la legislazione dell'UE, così come assicurare un accesso effettivo alla giustizia a livello nazionale è essenziale per attuare il diritto ambientale. Si tratta dei pilastri della governance ambientale.

Tuttavia vi è ancora margine di miglioramento nella maggior parte degli Stati membri per quanto riguarda l'accesso del pubblico agli organi giurisdizionali al fine di impugnare decisioni, atti od omissioni, in particolare nei settori della pianificazione relativi ad acque, natura e/o qualità dell'aria. La maggior parte degli Stati membri deve inoltre informare meglio il pubblico in merito ai suoi diritti di accesso alla giustizia.

Le informazioni sulle violazioni ambientali sono disponibili su una mappa interattiva e su una dashboard

Maggiori informazioni:
Relazione principale EIR
Relazioni per paese
Schede per paese
Mappa interattiva dei casi di infrazione ambientale nell'UE
Video sull'EIR 2022
Pagina web EIR

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Aggiornato al:
26.09.2022
Article ID:
128024057