Proposta CE per l'economia blu

La Commissione europea propone un nuovo approccio per un'economia blu sostenibile nell'UE per le industrie e i settori connessi agli oceani, ai mari e alle coste. Un'economia blu sostenibile è un tassello  fondamentale per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo e per assicurare una ripresa verde e inclusiva dalla pandemia. 

L'economia blu dell'Unione europea comprende tutte le industrie e i settori economici connessi agli oceani, ai mari e alle coste, sia che si svolgano direttamente nell'ambiente marino (ad es. trasporti marittimi, prodotti ittici, generazione di energia) che sulla terraferma (ad es. porti, cantieri navali, infrastrutture costiere). Secondo l'ultima relazione sull'economia blu, i settori tradizionali dell'economia blu occupano direttamente 4,5 milioni di persone e generano un fatturato di oltre 650 miliardi di euro.

Tutti i settori dell'economia blu, tra cui pesca, acquacoltura, turismo costiero, trasporto marittimo, attività portuali e costruzioni navali, dovranno ridurre il loro impatto ambientale e climatico. Per affrontare la crisi climatica e la crisi relativa alla biodiversità sono necessari mari in salute e un uso sostenibile delle loro risorse, al fine di creare alternative ai combustibili fossili e alla produzione alimentare tradizionale.

Per la transizione verso un'economia blu sostenibile è necessario investire in tecnologie innovative. L'energia del moto ondoso e delle maree, la produzione di alghe, lo sviluppo di attrezzi per la pesca innovativi o il ripristino degli ecosistemi marini contribuiranno alla creazione di nuove opportunità lavorative e di impresa verdi nell'ambito dell'economia blu.

La comunicazione definisce un programma dettagliato affinché l'economia blu possa:

-    Conseguire gli obiettivi della neutralità climatica e dell'inquinamento zero, in particolare attraverso lo sviluppo di energie rinnovabili offshore, la decarbonizzazione del trasporto marittimo e l'inverdimento dei porti. Un mix di energia oceanica sostenibile che include energia eolica galleggiante, energia termica, energia del moto ondoso e delle maree potrebbe generare un quarto dell'elettricità dell'UE nel 2050;

-    Passare a un'economia circolare e ridurre l'inquinamento, anche attraverso norme rinnovate relative alla progettazione degli attrezzi per la pesca, al riciclaggio delle navi e allo smantellamento delle piattaforme offshore e misure per ridurre la dispersione di plastica e microplastiche;

-    Preservare la biodiversità e investire nella natura, la protezione del 30 % della superficie dei mari dell'UE invertirà la perdita di biodiversità, aumenterà gli stock ittici, contribuirà alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla resilienza e genererà notevoli benefici finanziari e sociali;

-    Sostenere l'adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza delle zone costiere, attività di adattamento quali lo sviluppo di infrastrutture verdi nelle zone costiere e la protezione dei litorali dal rischio di erosione e allagamento aiuteranno a preservare la biodiversità e i paesaggi, apportando al contempo benefici al turismo e all'economia costiera;

-    Garantire una produzione alimentare sostenibile, una produzione sostenibile dei prodotti ittici e nuove norme per la loro commercializzazione, l'uso di alghe e piante marine, un controllo più rigido della pesca, oltre a ricerca e innovazione basate su cellule relative ai prodotti ittici, aiuteranno a preservare i mari europei. Con l'adozione degli orientamenti strategici dell'UE per un'acquacoltura sostenibile, la Commissione si è inoltre impegnata a sviluppare un'acquacoltura sostenibile nell'UE;

-    Migliorare la gestione dello spazio marittimo, il nuovo forum blu per gli utenti del mare, creato al fine di coordinare il dialogo tra operatori del settore offshore, portatori di interessi e scienziati impegnati in settori quali pesca, acquacoltura, trasporti marittimi, turismo, energie rinnovabili e altre attività, stimolerà uno scambio cooperativo per l'uso sostenibile dell'ambiente marino. 

 

Finanziamento dell'economia blu sostenibile

La Commissione europea e il Gruppo Banca europea per gli investimenti, composto dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI), aumenteranno la loro cooperazione per un'economia blu sostenibile. Le istituzioni collaboreranno con gli Stati membri per soddisfare le attuali esigenze di finanziamento, al fine di ridurre l'inquinamento nei mari europei e di sostenere gli investimenti per l'innovazione dell'economia blu e della bioeconomia blu.
Il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura - in particolare la sua piattaforma "BlueInvest" e il nuovo fondo BlueInvest - sosterrà la transizione verso catene del valore più sostenibili basate sulle attività relative a oceani, mari e zone costiere. Per finanziare ulteriormente la trasformazione la Commissione ha esortato gli Stati membri a includere investimenti per un'economia blu sostenibile nei loro piani nazionali per la ripresa e la resilienza e anche nei loro programmi operativi nazionali per vari fondi UE da qui al 2027. A questo obiettivo contribuiranno anche altri programmi dell'UE, come il programma di ricerca Horizon Europe, e la creazione di una missione specifica su oceani e acque.
Per quanto riguarda gli investimenti privati, nelle decisioni sugli investimenti si dovrebbe fare riferimento a norme e principi di sostenibilità concordati e specifici per gli oceani, come ad esempio l'iniziativa per il finanziamento di un'economia blu sponsorizzata dall'UE.

Maggiori informazioni:
Comunicazione su un nuovo approccio per un'economia blu sostenibile nell'UE
Direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo
Economia blu
Indicatori dell'economia blu
Orientamenti strategici dell'UE per l'acquacoltura

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Aggiornato al:
17.06.2021
Article ID:
66732182