Commissione UE: nuovo vettore aereo ITA non è successore economico di Alitalia

La Commissione europea ha stabilito che Italia Trasporto Aereo S.p.A. ("ITA") non è il successore economico di Alitalia e quindi non è responsabile del rimborso degli aiuti di Stato illegali ricevuti da Alitalia. Essa ha inoltre concluso che i conferimenti di capitale pari a 1,35 miliardi di euro a favore della nuova compagnia sono conformi alle condizioni di mercato e non si configurano quindi come aiuti di Stato ai sensi delle norme UE.

Nel 2020, l'Italia ha istituito un nuovo vettore aereo, ITA, che intende rilevare parte delle attività di Alitalia e dei relativi diritti. Con una decisione distinta, la Commissione europea ha concluso che i due prestiti statali per un importo di 900 milioni di euro concessi dall'Italia ad Alitalia nel 2017 sono illegali ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato.

Le norme dell'UE in materia di aiuti di Stato prevedono che una nuova impresa che acquisti le attività di un'altra impresa non sia responsabile degli aiuti ricevuti in passato dall'impresa venditrice se le due imprese sono sufficientemente diverse l'una dall'altra, vale a dire se tra di loro vi è una "discontinuità economica". Ai sensi delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato, la "discontinuità economica" viene verificata sulla base di una serie di criteri stabiliti dagli organi giurisdizionali dell'Unione, tra cui l'entità delle attività trasferite e la logica economica dell'operazione.

La Commissione UE ha concluso che, sulla base del piano dell'Italia relativo alla nuova compagnia e delle condizioni alle quali determinate attività saranno trasferite da Alitalia a ITA, vi è una discontinuità economica tra Alitalia e ITA. Di conseguenza, ITA non sarà responsabile dei 900 milioni di euro, maggiorati degli interessi, che Alitalia dovrà rimborsare all'Italia ai sensi della decisione distinta della Commissione.

Il piano elaborato dall'Italia comprende una serie di elementi volti a garantire la discontinuità economica tra le due imprese:

-    per quanto riguarda il settore volo (aviation), ITA avrà un perimetro di attività notevolmente ridotto e gestirà meno della metà della flotta di aeromobili di Alitalia, concentrandosi sulle rotte redditizie e abbandonando quelle in perdita. L'Italia si è inoltre impegnata a utilizzare solo un numero di slot di decollo e atterraggio di Alitalia commisurato alla capacità di volo di ITA.

-    ITA sarà in grado di rilevare soltanto porzioni limitate delle attività di assistenza a terra e manutenzione di Alitalia. Tali attività saranno vendute mediante gare d'appalto aperte, trasparenti, non discriminatorie e incondizionate. In particolare, ITA potrà presentare offerte per le attività di assistenza a terra presso l'aeroporto di Roma Fiumicino soltanto in quanto azionista di maggioranza e per quanto riguarda l'attività di manutenzione di Alitalia, soltanto come socio di minoranza.

-    Il brand Alitalia sarà ceduto al miglior offerente mediante gara aperta, trasparente, non discriminatoria e incondizionata, cui ITA potrà partecipare in concorrenza con altri offerenti.

-    Il programma di fidelizzazione di Alitalia (MilleMiglia) sarà venduto nell'ambito di una gara aperta, trasparente, non discriminatoria e incondizionata, alla quale ITA non potrà partecipare, in modo da impedire il trasferimento diretto di clienti tra le due società.
Analogamente, ITA non si farà inoltre carico dei biglietti prepagati che i passeggeri hanno già acquistato da Alitalia. A tale riguardo, per evitare un impatto negativo sui passeggeri e garantirne la protezione, l'Italia ha accettato di rimborsare i biglietti prepagati che Alitalia non avrà onorato al momento della cessazione delle sue attività. Ulteriori elementi di differenziazione tra le due compagnie sono i seguenti:

-    Rispetto ad Alitalia, ITA sarà caratterizzata da una struttura dei costi più sostenibile, in termini di flotta e di contratto di lavoro. Essa assumerà un numero notevolmente ridotto di personale proveniente dal mercato, Alitalia compresa, ma con un nuovo contratto di lavoro conforme alle condizioni del mercato. ITA modernizzerà inoltre la propria flotta attraverso la digitalizzazione e l'acquisto di aeromobili di nuova generazione efficienti sotto il profilo del consumo di carburante.

-    Gli obblighi di servizio pubblico (OSP) di Alitalia non saranno trasferiti a ITA. I contratti relativi agli OSP saranno aggiudicati sulla base di gare d'appalto aperte, trasparenti, non discriminatorie e incondizionate.

-    L'ITA pagherà un prezzo di mercato per le attività che acquisterà da Alitalia (direttamente o tramite gare d'appalto).

Sulla base degli elementi riportati sopra, la Commissione europea ha concluso che ITA sarà una compagnia diversa da Alitalia e che vi è una discontinuità economica tra Alitalia e ITA. ITA non sarà quindi responsabile del rimborso degli aiuti di Stato ricevuti da Alitalia.

Una volta definite le eventuali questioni di riservatezza, la versione non riservata della decisione sarà disponibile, con il numero SA.58173 nel registro degli aiuti di Stato sul sito web della Concorrenza. Le nuove decisioni relative agli aiuti di Stato pubblicate su Internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di concorrenza.
 

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Aggiornato al:
28.09.2021
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77271614