Gas e energia eòettrica: regime gestito da Sace agenzia italiana credito all'esportazione

La Commissione europea ha approvato, alla luce delle norme in materia di aiuti di Stato, un regime italiano da 2 miliardi di euro per la riassicurazione del rischio di credito legato agli scambi di gas naturale ed energia elettrica nel contesto della guerra in Ucraina.

L'Italia ha notificato alla Commissione un regime di garanzia statale per la riassicurazione del rischio di credito legato agli scambi di gas naturale ed energia elettrica a sostegno delle imprese colpite dall'attuale crisi geopolitica e dall'aumento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale che essa ha generato.

Il regime sarà gestito dalla SACE, l'agenzia italiana per il credito all'esportazione. In particolare, la SACE sottoscriverà con gli assicuratori contratti di riassicurazione a copertura dei rischi di credito legato agli scambi di gas naturale ed energia elettrica, ricevendo una controgaranzia dallo Stato italiano per coprire i rischi propri.

Alla luce dell'impatto economico dell'attuale crisi, la misura italiana in oggetto, la cui dotazione di bilancio stimata è pari a 2 miliardi di euro, si prefigge di limitare i rischi cui sono attualmente esposti gli assicuratori offrendo ai clienti una copertura assicurativa del credito commerciale.

La misura renderà inoltre più facile per questi clienti ottenere un rinvio del pagamento delle bollette energetiche fino a 24 mesi, sulla base di un accordo con i loro fornitori di energia. Allo stesso tempo, essa garantirà che l'assicurazione del credito commerciale continui a risultare disponibile per le imprese, evitando che esse debbano pagare le bollette energetiche in anticipo o entro qualche settimana, riducendo così il loro fabbisogno immediato di liquidità.

La Commissione ha valutato la misura alla luce delle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato, in particolare alla luce dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), riconoscendo che l'economia dell'UE sta attraversando un grave turbamento.

La Commissione ha constatato che la misura notificata dall'Italia è compatibile con i principi enunciati nel trattato UE e che risulta adeguata a porre rimedio a un grave turbamento dell'economia italiana. In particolare,

1) gli assicuratori del credito commerciale si sono impegnati a mantenere lo stesso livello di protezione offerto al 22 marzo 2022 e a ridurre i premi che i clienti devono versare per le transazioni coperte dalla misura, rispetto ad uno scenario in cui quest'ultima non viene applicata;

2) la garanzia si limita esclusivamente ai crediti commerciali concessi fino alla fine di quest'anno;

3) il regime è aperto a tutti gli assicuratori del credito in Italia e

4) il meccanismo di garanzia garantisce la condivisione dei rischi tra gli assicuratori e lo Stato, fino a un importo pari a 2 miliardi di euro.

La Commissione ha concluso che la misura contribuirà a gestire l'impatto economico della crisi attuale in Italia. Il regime risulta necessario, adeguato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e con i principi generali stabiliti nel quadro temporaneo di crisi, che la Commissione ha applicato per analogia.

Su queste basi la Commissione ha approvato la misura in quanto conforme alle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato.

Maggiori informazioni:

  • La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.103757 nel registro degli aiuti di Stato nel sito web della Commissione dedicato alla concorrenza una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le nuove decisioni relative agli aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di concorrenza


 

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Aggiornato al:
07.11.2022
Article ID:
133597131