Aiuti di importo modesto nel settore pesca e acquacoltura

La Commissione europea ha adottato una modifica del cosiddetto regolamento "de minimis" relativo al settore della pesca e dell'acquacoltura ("regolamento de minimis sulla pesca"). Il regolamento riveduto, che esenta gli aiuti di importo modesto dai controlli per verificare la presenza di aiuti di Stato, in quanto si ritiene che non abbiano alcun impatto sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico, entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Le modifiche proposte

Nel dicembre 2022 la Commissione ha prorogato di un anno (ovverosia fino al 31 dicembre 2023) la validità del regolamento "de minimis" sulla pesca, in modo da poter concludere la riflessione in corso sulla questione dell'opportunità che la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura non dovessero più essere incluse nel regolamento de minimis sulla pesca, ma rientrare piuttosto nell'ambito di applicazione del regolamento de minimis generale. Il regolamento "de minimis" generale prevede un massimale di aiuto superiore a quello della pesca. 

Le modifiche del regolamento "de minimis" sulla pesca adottate prevedono i seguenti cambiamenti:

•    l'aumento del massimale degli aiuti "de minimis" per impresa nell'arco di tre anni, che passa da 30 000 euro a 40 000 euro, a condizione che venga istituito un registro nazionale centrale;

•    solo la produzione primaria di prodotti della pesca e dell'acquacoltura rimarrà nell'ambito di applicazione del regolamento "de minimis" sulla pesca, mentre la trasformazione e la commercializzazione di tali prodotti rientreranno nell'ambito di applicazione del regolamento "de minimis" generale;

•    il ricalcolo dei cosiddetti "massimali nazionali", ossia gli importi cumulativi massimi degli aiuti "de minimis" che possono essere assegnati per Stato membro. I massimali nazionali sono stati aggiornati sulla base di dati più recenti relativi alla sola produzione primaria di prodotti della pesca e dell'acquacoltura;

•    alcune operazioni escluse dal campo di applicazione del regolamento "de minimis" sulla pesca saranno eccezionalmente autorizzate per le regioni ultraperiferiche dell'UE, al fine di agevolare l'ammodernamento delle piccole imbarcazioni locali e per far fronte, tra gli altri aspetti, alle questioni relative alla sicurezza in tali regioni;

•    la proroga fino al 31 dicembre 2029 della validità del regolamento "de minimis" sulla pesca riveduto.

Maggiori informazioni sono disponibili sulle pagine web della DG Concorrenza dedicate al settore della pesca e al processo di riesame, che contengono tutti i contributi dei portatori di interessi presentati nel contesto della valutazione e della valutazione d'impatto, insieme alle sintesi delle varie consultazioni e al documento di lavoro dei servizi della Commissione sulla valutazione.


 

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Aggiornato al:
24.11.2023
Article ID:
177950663