Il Consiglio ha adottato formalmente la politica agricola comune (PAC) per il periodo 2023-2027. La nuova legislazione apre la strada a una PAC più equa, più verde e maggiormente basata sull'efficacia, che mira a garantire un futuro sostenibile per gli agricoltori europei, fornire un sostegno più mirato alle aziende agricole di piccole dimensioni e consentire agli Stati membri una maggiore flessibilità nell'adattamento delle misure alle condizioni locali.
Il processo di riforma della PAC è iniziato nel 2018, quando la Commissione UE ha pubblicato la sua proposta iniziale. Nell'ottobre 2020 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno adottato le loro posizioni negoziali, dando il via a nove mesi di negoziati che sono culminati in un accordo politico raggiunto nel giugno 2021.
Una caratteristica fondamentale della nuova politica è l'introduzione di piani strategici a livello degli Stati membri che consentono ai governi nazionali di adattare le disposizioni della PAC alle esigenze delle rispettive comunità agricole, in cooperazione con le autorità locali e le pertinenti parti interessate. Questa politica è anche la più ambiziosa sinora dal punto di vista ambientale, dal momento che un quarto dei pagamenti diretti sono riservati alle pratiche agricole ecosostenibili. Inoltre, è la prima PAC a includere una dimensione sociale intesa a garantire condizioni di lavoro adeguate per i lavoratori agricoli.
I tre regolamenti che compongono il pacchetto di riforma della PAC saranno firmati dal Consiglio e dal Parlamento e pubblicati nella Gazzetta ufficiale. Gli Stati membri hanno tempo fino al 1º gennaio 2022 per presentare i loro progetti di piani strategici, dopodiché la Commissione avvierà il processo di valutazione di tali piani e di presentazione dei riscontri. La nuova PAC entrerà in vigore nel 2023 e si applicherà fino al 2027.
La politica agricola comune (PAC) rappresenta circa un terzo del bilancio dell'UE. Il suo obiettivo è:
- fornire ai cittadini dell'UE alimenti sicuri a prezzi accessibili;
- garantire un tenore di vita equo agli agricoltori;
- tutelare le risorse naturali e rispettare l'ambiente.
Il 1º giugno 2018 la Commissione europea ha presentato tre proposte legislative volte a rendere la PAC adeguata al futuro:
- Proposta di regolamento sui piani strategici della PAC
- Proposta di regolamento orizzontale sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della PAC
Gli elementi principali delle proposte sono:
- pagamenti diretti e interventi di sviluppo rurale più mirati e soggetti a programmazione strategica;
- nuova architettura "verde" basata su condizioni ambientali che gli agricoltori devono rispettare e su misure volontarie supplementari nel quadro di entrambi i pilastri;
- approccio basato sull'efficacia (il "nuovo modello di attuazione") in base al quale gli Stati membri devono riferire annualmente in merito ai progressi compiuti.
Regolamento transitorio sulla PAC (2021-2022)
Alla fine del 2020 à stato adottato il regolamento transitorio sulla PAC, il cui obiettivo è garantire agli agricoltori e agli altri beneficiari la continuità del sostegno giuridico e finanziario della PAC prima dell'entrata in vigore delle nuove norme riformate nel 2023. Il regolamento ha garantito che i pagamenti non fossero interrotti, lasciando nel contempo agli Stati membri il tempo di preparare i propri piani strategici nazionali della PAC.