Adempimento dell'IVA nel 2021

La maggior parte degli Stati membri dell'UE ha compiuto progressi nell'applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) nel 2021, secondo una nuova relazione pubblicata dalla Commissione europea.

Lo studio annuale sul divario dell'IVA, che misura la differenza tra le entrate IVA teoricamente previste e l'importo effettivamente riscosso, mostra che gli Stati membri hanno perso circa 61 miliardi di euro di IVA nel 2021, rispetto ai 99 miliardi di euro del 2020.

Questa cifra rappresenta le entrate perse principalmente a causa di frodi, evasione ed elusione dell'IVA, fallimenti non fraudolenti, errori di calcolo e insolvenze finanziarie, tra gli altri fattori.
Questi progressi nel far rispettare l'IVA sono benvenuti, poiché la perdita di gettito IVA può avere un impatto estremamente negativo sulla capacità dei governi di finanziare i beni e i servizi pubblici da cui tutti dipendiamo, come scuole, ospedali e trasporti.

L'ultimo rapporto mostra che le risposte politiche mirate hanno fatto la differenza, in particolare quelle relative alla digitalizzazione dei sistemi fiscali, alla rendicontazione in tempo reale delle transazioni e alla fatturazione elettronica. 

Principali risultati nel 2021

In termini nominali, il Gap IVA complessivo dell'UE è diminuito di circa 38 miliardi di euro, passando da 99 miliardi di euro nel 2020 a 61 miliardi di euro nel 2021, con un miglioramento senza precedenti rispetto agli anni precedenti. Alcuni Stati membri, come l'Italia (-10,8 punti percentuali) e la Polonia ( -7,8 punti percentuali), hanno registrato riduzioni particolarmente significative del loro Gap IVA nazionale.

L'aumento senza precedenti della riscossione dell'IVA e la diminuzione del divario complessivo dell'IVA nella maggior parte degli Stati membri potrebbero essere spiegati da una serie di fattori.

In primo luogo, i pagamenti elettronici e gli acquisti online, il cui tasso di conformità all'IVA è generalmente molto più elevato. In secondo luogo, gli Stati membri stanno raccogliendo i benefici delle misure mirate messe in atto nei loro sistemi fiscali nazionali, come i nuovi strumenti di rendicontazione digitale, la tracciabilità in tempo reale delle transazioni e i regimi di fatturazione elettronica, particolarmente efficaci contro le frodi criminali in materia di IVA.

Nell'ambito delle proposte "L'IVA nell'era digitale 2022", attualmente in discussione tra gli Stati membri in seno al Consiglio, la Commissione ha in particolare presentato piani per il passaggio a un sistema di rendicontazione digitale transfrontaliero basato sulla fatturazione elettronica per le transazioni tra imprese.

Il nuovo sistema garantirebbe che le autorità degli Stati membri siano pienamente informate sulle transazioni quasi in tempo reale, consentendo loro di affrontare immediatamente i casi di frode all'IVA, in particolare le frodi "missing trader" o "carosello".

Maggiori informazioni

  • Per ulteriori informazioni, consultare la scheda informativa
  • Il rapporto completo con informazioni dettagliate per Stato membro è disponibile qui
     

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Aggiornato al:
29.11.2023
Article ID:
178240143