Accordo sulla direttiva contro l'inquinamento provocato dalle navi
Accordo sulla direttiva contro l'inquinamento provocato dalle navi
L'accordo politico raggiunto deve ora essere adottato formalmente da parte del Parlamento europeo e del Consiglio; le nuove norme saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entreranno in vigore 20 giorni dopo.
Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto l’accordo politico sulla modifica della direttiva 2005/35/CE relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni per i reati di inquinamento. I co-legislatori hanno convenuto di allineare la direttiva alla convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento causato da navi (Marpol) e di estendere l'ambito di applicazione della direttiva a più tipi di sostanze inquinanti scaricate in mare, come le acque reflue e i rifiuti.
Le nuove norme miglioreranno la trasparenza rendendo disponibili online le informazioni sui reati di inquinamento nei mari europei e sulle sanzioni imposte. Inoltre, le informazioni sul modo in cui le autorità costiere hanno verificato una potenziale fuoriuscita dopo un allarme mediante sorveglianza satellitare saranno disponibili online.
L'emendamento chiarisce l'applicazione delle sanzioni amministrative per renderle più efficaci: ad esempio, quando gli Stati membri impongono sanzioni, si terrà conto dell'entità dello scarico illegale, del suo impatto sull'ambiente o della capacità finanziaria dell'entità responsabile. Vi saranno strumenti e piattaforme più solidi per lo scambio di informazioni e di esperienze per le autorità degli Stati membri.
Ad esempio, la sorveglianza satellitare per l'inquinamento provocato dalle navi (CleanSeaNet — banca dati sulla sorveglianza e sulla condivisione delle informazioni dell'EMSA) sarà migliorata e potrà trovare una soluzione migliore.
Tale normativa è stata presentata dalla Commissione nel giugno 2023 nell'ambito del pacchetto sulla sicurezza marittima, un risultato concreto degli impegni della Commissione in materia di mobilità sostenibile e intelligente.
La direttiva è in fase di revisione per la seconda volta. Nel 2009 è stata rivista per aggiungere sanzioni penali, mentre con l'attuale revisione ha eliminato le disposizioni penali e le ha trasferite nella nuova direttiva sulla tutela penale dell'ambiente, che ora contempla un reato relativo all'inquinamento illegale provocato dalle navi e sanzioni penali per l'inquinamento provocato dalle navi.
Come indicato nel Green Deal dell'UE, nella strategia per una mobilità intelligente e sostenibile e nel piano d'azione per l'inquinamento zero, la Commissione ha la visione di impostare il trasporto marittimo su un percorso verso l'azzeramento delle emissioni, dell'inquinamento e degli incidenti.
Tutte le nuove misure rafforzano l'effetto deterrente e contribuiscono alla prevenzione dell'inquinamento nei mari europei.
L'accordo politico raggiunto deve ora essere adottato formalmente. Una volta completato tale processo da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, le nuove norme saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entreranno in vigore 20 giorni dopo. Gli Stati membri avranno 30 mesi per recepire la direttiva nei rispettivi ordinamenti giuridici nazionali.