Accordo provvisorio sulla modernizzazione della gestione delle emissioni industriali 

Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un' accordo provvisorio che rafforza le attuali disposizioni in materia di emissioni prodotte dall'industria e dalle grandi aziende di allevamento intensivo.

La legge aggiornata contribuirà a orientare gli investimenti industriali necessari per la trasformazione dell'Europa verso un'economia più pulita, neutra in termini di emissioni di carbonio, più circolare e competitiva entro il 2050. Stimolerà l'innovazione, premierà i soggetti all'avanguardia, contribuirà a creare condizioni di parità sul mercato dell'UE e aumenterà la certezza degli investimenti a lungo termine per l'industria.

Nuove misure per un'industria meno inquinante e neutra in termini di emissioni di carbonio, maggiore innovazione e trasparenza

Una volta adottata e applicata, la nuova legge limiterà più efficacemente le emissioni inquinanti degli impianti industriali. Rispetto alla direttiva attualmente in vigore, la nuova legge riguarderà fonti aggiuntive di emissioni, renderà più efficaci le autorizzazioni, ridurrà i costi amministrativi, aumenterà la trasparenza e sosterrà maggiormente le tecnologie pionieristiche e altri approcci innovativi. 

Le norme aggiornate offriranno inoltre maggiori opportunità ai pionieri dell'innovazione dell'UE, che saranno in grado di testare tecniche emergenti più efficienti dal punto di vista ambientale grazie a permessi più flessibili. Un nuovo centro di innovazione per la trasformazione e le emissioni industriali (INCITE) aiuterà l'industria a individuare soluzioni di controllo dell'inquinamento e tecnologie trasformative. Infine, i gestori di impianti industriali dovranno elaborare piani di trasformazione per conseguire gli obiettivi dell'UE in materia di inquinamento zero, economia circolare e decarbonizzazione entro il 2050, e beneficeranno di autorizzazioni flessibili per attuare tecniche profondamente trasformative.

La legge aggiornata sosterrà inoltre gli investimenti nell'economia circolare includendo livelli di prestazione nell'uso delle risorse e una riduzione dell'inquinamento chimico attraverso l'introduzione di requisiti per un uso ridotto di sostanze chimiche tossiche durante i processi industriali.

La nuova legge riguarderà un maggior numero di impianti, in particolare:

•    Più allevamenti intensivi su vasta scala. Le nuove norme contemplerebbero i maggiori allevamenti di suini e pollame, mentre l'inclusione degli allevamenti di bovini sarebbe valutata in una fase successiva in un riesame. Poiché le aziende agricole svolgono attività più semplici rispetto agli impianti industriali, tutte le aziende interessate beneficeranno di un regime di autorizzazione più leggero che rifletta anche le dimensioni delle aziende e la densità del bestiame.

•    Estrazione di metalli e produzione su larga scala di batterie. Nell'UE assisteremo a una notevole espansione di queste attività nell'interesse della transizione verde e digitale. I meccanismi di governance della direttiva riveduta sulle emissioni industriali sosterranno la crescita sostenibile di tali attività nell'UE, contribuendo in tal modo agli obiettivi della normativa sulle materie prime critiche e sull'industria a zero emissioni nette.

Grazie al nuovo portale dell'UE sulle emissioni industriali, i cittadini potranno accedere ai dati sulle autorizzazioni rilasciate ovunque in Europa e acquisire una visione semplice delle attività inquinanti nelle loro immediate vicinanze.

Il Parlamento europeo e il Consiglio dovranno ora adottare formalmente la direttiva riveduta sulle emissioni industriali e il nuovo regolamento relativo al portale sulle emissioni industriali in linea con l'accordo raggiunto. Una volta adottate formalmente, entreranno in vigore il ventesimo successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Una volta entrata in vigore la direttiva riveduta sulle emissioni industriali, gli Stati membri disporranno di 22 mesi per attuare le nuove norme. Prima che il regolamento sul portale delle emissioni industriali diventi legge, la Commissione lavorerà ai manuali di comunicazione e agli atti derivati in modo che i gestori e gli Stati membri siano pronti a presentare relazioni nell'ambito del nuovo regime nel 2028.

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Aggiornato al:
26.01.2024
Article ID:
187088134