117 milioni di euro per progetti IMI su terapie e diagnostica per il coronavirus
117 milioni di euro per progetti IMI su terapie e diagnostica per il coronavirus
La Commissione UE ha annunciato che sono stati selezionati otto progetti di ricerca su vasta scala per lo sviluppo di terapie e diagnostica per il Coronavirus nell’ambito dell’invito a presentare proposte lanciato a marzo da IMI - Iniziativa sui medicinali innovativi, ovvero un partenariato pubblico-privato tra la Commissione europea e l'industria farmaceutica europea. I progetti selezionati si iscrivono nel quadro della risposta comune europea alla pandemia di Coronavirus coordinata dalla Commissione dall'inizio della crisi. Degli otto progetti finanziati da IMI tre hanno partner italiani (Università di Firenze - Dip. di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche "Mario Serio" é partner del progetto Dragon). Cinque progetti si concentrano sulla diagnostica e tre sulle terapie. Quelli che riguarderanno gli strumenti diagnostici hanno l'obiettivo di sviluppare dispositivi che possano essere usati ovunque, in sala operatoria o presso il domicilio del paziente, e che consentano di ottenere risultati rapidamente, ossia in 14-40 minuti. Gli altri progetti, che verteranno sullo sviluppo di terapie, pur concentrandosi principalmente sull'attuale pandemia di Coronavirus, includeranno importanti iniziative per prepararsi a pandemie future. I progetti interessano un totale di 94 organizzazioni, tra cui università, istituti di ricerca, imprese ed enti pubblici. Anche le piccole e medie imprese - PMI contribuiscono significativamente, rappresentando infatti oltre il 20 % dei partecipanti, e riceveranno il 17 % del bilancio. la Commissione ha aumentato l'impegno portando il contributo del programma di ricerca dell’UE Horizon 2020, a 72 milioni di euro (dai 45 milioni di euro inizialmente previsti). Altri 45 milioni di euro proverranno dalle imprese farmaceutiche coinvolte nei progetti, per un investimento totale di 117 milioni di euro. La lista dei progetti selezionati è consultabile qui. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dedicato.