Aree di indagine

Aree di indagine

Cartografia di Filattiera (Provincia di Massa Carrara)La perimetrazione delle aree oggetto di indagine viene effettuata utilizzando alcuni aspetti antropici (la densità abitativa, la destinazione d'uso, la presenza di attività economiche e di infrastrutture), morfologici e geologici di interesse ai fini della valutazione di effetti locali.
L'area da cartografare viene individuata e delimitata nell'ambito di riunioni tra i professionisti incaricati (geologi), i tecnici della Regione Toscana e i rappresentanti delle convenzioni regionali.
La delimitazione accordata è comunque da considerare un'indicazione di massima (viene definita attraverso i colloqui con i professionisti, facendo riferimento alla cartografia di tipo geologico esistente e con limitati sopralluoghi) ed in fase di rilevamento sono ammesse variazioni in relazione alle problematiche geologiche individuate, che devono essere preventivamente comunicate e concordate con la Regione Toscana.
Vengono illustrati gli elementi che devono essere considerati ai fini della delimitazione delle aree per la cartografia.

In ordine di priorità sono elencati gli elementi antropici da considerare:

  1. Numero degli abitanti
  2. Edifici pubblici e strategici
  3. Centro storico
  4. Aree industriali
  5. Area urbana in espansione
  6. Viabilità

Sulla base degli elementi antropici elencati possono essere individuate 4 zone ad importanza diversa per la cartografia VEL:
Zona 1: area dove è concentrata la maggior parte della popolazione (1), comprende le aree dove sono presenti edifici pubblici e strategici (2), il centro storico (3), zone strategiche per la viabilità principale (6);
Zona 2: aree industriali di rilievo (4), aree urbanizzate recentemente ed in espansione (5), con popolazione rilevante (1) e zone che interessano la viabilità principale (6);
Zona 3: aree con attività industriali minori (4), aree urbane in espansione (5) e zone che interessano la viabilità secondaria (6);
Zona 4: frazioni e località con pochi abitanti (1).

Rilievo delle caratteristiche morfologiche dei centri urbani 

Le caratteristiche morfologiche tipo dei centri urbani sono state approfondite attraverso uno studio della Regione Toscana avviato nel 1989, e sono raccolte dai professionisti locali e dai tecnici comunali in base ad una specifica scheda

La classificazione delle morfologie tipo dei centri urbani prevede 4 classi principali e 14 sottoclassi secondo quanto indicato nell'estratto del documento di studio. Di seguito si riportano le classi morfologiche principali.
Rilievi (A)
Centri urbani o parte di essi che si trovano su una superficie di terreno posta a quota maggiore rispetto ad un intorno relativo (una sezione trasversale del centro risulta approssimabile ad una curva convessa).
Versanti (B)
Centri urbani o parte di essi che si trovano su una superficie di terreno inclinata posta a quota minore rispetto ad un rilievo (una sezione trasversale del centro risulta approssimabile ad una linea inclinata).
Pianure (C)
Centri urbani o parte di essi che si trovano su una superficie di terreno posta a quota minore rispetto ad un intorno relativo (una sezione trasversale del centro risulta approssimabile ad una curva concava).
Scarpate (S)
Parte di centri urbani in prossimità di brusche e nette variazioni di quota del terreno, ad esempio: scarpate rocciose, bordi di terrazzo, nicchie di distacco, ecc. (una sezione trasversale del centro risulta caratterizzata da una linea ad inclinazione variabile con brusca variazione di quota).

Sulla base di tali informazioni morfologiche dei centri urbani viene richiesto un approfondimento delle informazioni geologiche ai fini della valutazione degli effetti locali (VEL). Le carte geologica, geomorfologica e litologico-tecnica a scala 1:2.000 interessano l'area di indagine di dettaglio la cui estensione dipende dalle diverse situazioni morfologiche e geologiche.

Esempio di sezione geologica

Le indagini geologiche di approfondimento prevedono per ciascuna classe morfologica:

  • rilievi (A) determinare la geologia del rilievo estendendo il rilevamento ai piedi dei versanti delimitanti il rilievo;
  • versanti (B) individuare le situazioni geologiche che possono essere di due tipi:
    • versante su roccia in posto: estendere il rilevamento in un'area che ha per limite verso monte lo spartiacque e verso valle la pianura;
    • versante su copertura: il rilevamento deve essere finalizzato alla individuazione dello spessore delle coperture e dei processi che le hanno prodotte. Dove possibile occorre caratterizzare l'assetto geologico e strutturale del substrato;
  • pianure alluvionali (C) individuare la stratigrafia e lo spessore dei depositi, identificare la profondità del substrato e l'assetto geologico-strutturale, definire la geologia dei versanti (distanza minima bordo valle 100 m) in modo tale da poter ipotizzare la loro continuazione nella pianura;
  • scarpate (D) possono essere individuate due situazioni geologiche tipo:
    • scarpata su roccia in posto: estendere il rilevamento fino ad una distanza pari a venti volte l'altezza della scarpata;
    • scarpata su copertura: il rilevamento deve essere finalizzato alla individuazione dello spessore delle coperture e dei processi che le hanno prodotte; dove possibile occorre caratterizzare l'assetto geologico - strutturale del substrato.
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