1. Residenza Artistica
Durante la residenza, i partecipanti hanno costituito una redazione temporanea, lavorando collettivamente per esplorare, analizzare e reinterpretare il materiale d’archivio messo a disposizione e soprattutto producendo di nuovo. Le attività hanno incluso sessioni di lavoro intensivo, brainstorming collettivo e workshop metodologici condotti da Gagliardo, che ha guidato il gruppo nell’estrazione e trascrizione del materiale d’archivio.
Dieci giovani artisti, provenienti da diverse realtà geografiche e artistiche, hanno partecipato attivamente; la classe VC del liceo artistico Signorelli; altre persone incontrate nei diversi luoghi della residenza. La diversità dei loro background ha contribuito a creare un ambiente di lavoro stimolante e multidisciplinare.
Tra le varie collaborazioni svolte nel territorio abbiamo svolto attività al Palazzone di Cortona grazie alla collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa e Alessandro Schiasaro, abbiamo proposto un laboratorio al Teatro Signorelli di Cortona e uno al NUN- teatro indipendente- di Castiglion Fiorentino.
La residenza ha prodotto una serie di elaborati artistici collettivi (testi, immagini, registrazioni), che verranno ulteriormente sviluppati e presentati in eventi futuri e hanno trovato una prima, provvisoria, restituzione nella sede di Cautha ETS.
2. Laboratorio Aperto
Il laboratorio aperto ha rappresentato una novità nel modello di residenza, trasformando il luogo di lavoro in uno spazio accessibile al pubblico. I visitatori hanno potuto assistere e partecipare a momenti di confronto e discussioneI giovani artisti hanno interagito tra loro e con i visitatori, stimolando riflessioni sul valore degli archivi e sulle modalità di fruizione collettiva della memoria.
3. Conoscenza del Luogo
Sono state organizzate visite guidate a Cortona e nei suoi dintorni, tra cui il centro storico, luoghi d’interesse artistico e paesaggistico, e incontri con persone esperte dei luoghi. Questi momenti hanno permesso ai partecipanti di approfondire la conoscenza del contesto culturale e territoriale, la quale si è riverberata implicitamente o esplicitamente nel lavoro creativo svolto. Le visite sono state condotte da guide esperte, con il supporto di alcuni abitanti del luogo che hanno offerto testimonianze dirette, arricchendo il valore umano e culturale dell’esperienza.
Il progetto "Non ci siamo mai stati" ha raggiunto pienamente i suoi obiettivi, creando un ambiente fertile per la sperimentazione artistica e la valorizzazione del patrimonio archivistico. La combinazione di residenza, laboratorio e conoscenza del luogo ha reso possibile un dialogo continuo tra creatività, memoria e territorio.
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