Strutturato in tre fasi, il percorso ha reso Villa Romana un laboratorio di immaginazione collettiva.
1. Trattoria Guaiana (2 giugno - 14 luglio 2024) La tradizione gastronomica è diventata medium di dialogo su identità e sostenibilità, con cene e performance che hanno intrecciato tradizioni locali e approcci contemporanei.
2. Eclittica (21 giugno 2024) In occasione del solstizio, Body Garden di Gabriella Hirst ha esplorato il rapporto tra corpo e natura, affrontando temi come cambiamento climatico e biodiversità.
3. Open Studios ed Esercizi Domestici (21 settembre - 15 novembre 2024) Gli spazi di Villa si sono aperti alla comunità, ospitando giovani artisti e opere site-specific. Tra i contributi, Zineb Achoubie ha esplorato l’acustica dello spazio sociale, Mallory Lowe Mpoka ha indagato la memoria Diasporica attraverso l'indigo, e Lyric de la Cruz ha reinterpretato l’idea di ospitalità come pratica politica, proponendo nuove forme di convivenza sostenibile e partecipativa.
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