Stragi ed eccidi nazifascisti

Il contesto delle stragi

L'occupazione dell'Italia da parte delle truppe naziste e dei reparti militari della Repubblica sociale italiana tra 1943 e 1945, nell'ultima fase della seconda guerra mondiale, ha provocato più di diecimila vittime tra la popolazione civile.

La Toscana è stata uno dei territori maggiormente colpiti: le stragi nazifasciste, concentrate soprattutto tra l'aprile e l'agosto del 1944, furono più di 280, i comuni interessati 83 e i morti tra i civili furono circa 4.500.
Le ragioni di un così alto numero di vittime, a cui devono essere aggiunte diverse migliaia di morti tra i partigiani, risiedono innanzitutto nella posizione strategica della Toscana.

Dopo lo sfondamento della linea Gustav a Cassino da parte degli alleati e la liberazione di Roma del 4 giugno 1944, infatti, l'esercito tedesco mise in atto una "ritirata aggressiva" che aveva come punto fermo il controllo della zona appenninica tosco-emiliana.
Il dominio su questa catena montuosa e sulle vicine aree di rilievo militare divenne nell'estate del 1944 una questione cruciale per completare il ripiegamento verso la linea Gotica.

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Aggiornato al:
23.06.2022
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285804