Partenariato tra UE e Namibia per materie prime
Partenariato tra UE e Namibia per materie prime
La presidente della commissione Ursula von der Leyen e il presidente della Namibia Hage Geingob hanno firmato un memorandum d'intesa che istituisce un partenariato strategico tra l'UE e la Namibia.
Il partenariato mira a garantire lo sviluppo di un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime, materiali raffinati e idrogeno rinnovabile per sostenere la trasformazione verde e digitale delle economie dei partner.
Approfondisce la cooperazione in settori che presentano vantaggi reciproci per entrambe le parti.
Il partenariato promuoverà l'aggiunta di valore locale in Namibia sostenendo lo sviluppo delle catene del valore minerarie e dell'idrogeno rinnovabile. Sosterrà catene del valore delle materie prime sostenibili e agevolerà gli investimenti e le opportunità di finanziamento per modernizzare le industrie namibiane e stimolare lo sviluppo economico e sociale.
Il partenariato si articola in sei pilastri principali:
1. integrazione, ove possibile, delle catene del valore delle materie prime e dell'idrogeno rinnovabile, comprese la creazione di reti e nuovi modelli imprenditoriali, e la promozione e l'agevolazione dei collegamenti commerciali e di investimento;
2. cooperazione per promuovere i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) e allinearsi alle norme internazionali;
3. mobilitazione di finanziamenti per lo sviluppo delle infrastrutture immateriali e materiali necessarie per lo sviluppo di progetti e per la mobilitazione di finanziamenti del settore privato attraverso la cooperazione al fine di affrontare le questioni commerciali, tra cui l'inclusività, e migliorare gli investimenti nell'azione per il clima;
4. rafforzamento delle capacità, sviluppo della formazione e delle competenze lungo le catene del valore delle materie prime e dell'idrogeno rinnovabile;
5. cooperazione in materia di ricerca e innovazione lungo la catena del valore delle materie prime, comprese le conoscenze in ambito minerario e la circolarità, le tecnologie e le competenze riguardanti l'idrogeno;
6. allineamento normativo, norme e certificazione.
L'UE e la Namibia si sono impegnate a elaborare una tabella di marcia operativa per il periodo 2023-2024, con specifiche azioni congiunte da concordare entro sei mesi dalla firma del memorandum d'intesa. Tali azioni dovranno essere realizzate in stretta collaborazione con i portatori di interessi del settore industriale e finanziario degli Stati membri dell'UE e della Namibia.
In parallelo, la Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Namibia firmeranno una dichiarazione comune per approfondire la loro cooperazione a sostegno delle energie rinnovabili, compreso l'idrogeno rinnovabile.
- La BEI e la Namibia si adopereranno per l'attuazione di un prestito EIB Global al governo della Namibia per un importo massimo di 500 milioni di euro. Il prestito consentirà di realizzare progetti sostenibili a lungo termine e investimenti.
Le catene del valore delle materie prime e dell'idrogeno rinnovabile sono fondamentali per le transizioni verde e digitale. Sono essenziali per la diffusione di tecnologie critiche come le turbine eoliche (con magneti in terre rare) e i semiconduttori (polisilicio). Analogamente, la tecnologia dell'idrogeno rinnovabile sostiene la decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità energetica e dei settori in cui la riduzione delle emissioni è difficile da realizzare.
L'UE deve assicurarsi un approvvigionamento sostenibile di materie prime, in particolare di materie prime critiche: questo è infatti un prerequisito essenziale per conseguire gli obiettivi in materia di energia verde e pulita. La Commissione ha già iniziato a lavorare nell'ambito del piano d'azione per le materie prime critiche per creare partenariati con paesi terzi ricchi di risorse, avvalendosi di tutti gli strumenti di politica esterna e rispettando i suoi obblighi internazionali.
La Commissione ha già istituito, a nome dell'UE, tre partenariati strategici sulle materie prime con il Canada (giugno 2021), l'Ucraina (luglio 2021) e il Kazakhstan (novembre 2022). I partenariati consentono a entrambe le parti di far progredire gli scambi e gli investimenti rendendo la catena del valore delle materie prime sicura, sostenibile e resiliente: si tratta di un elemento fondamentale per realizzare la transizione verso economie climaticamente neutre e digitalizzate.
Maggiori informazioni:
Memorandum d'intesa
Piano d'azione per le materie prime critiche