Giani eletto vicepresidente Conferenza Regioni periferiche e marittime
Giani eletto vicepresidente Conferenza Regioni periferiche e marittime
Al neo vicepresidente Crpm la delega alle politiche di coesione per il prossimo biennio
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani è stato eletto vicepresidente della rete europea Conferenza delle Regioni periferiche e marittime (Crpm) nel corso della 48esima Assemblea generale che si è svolta giovedì 29 ottobre.
A Giani è stata affidata per il prossimo biennio la delega alle politiche di coesione, succedendo all’ex Presidente Enrico Rossi.
Nel corso del suo intervento, il Presidente Giani ha ricordato che ”la Regione Toscana ha una lunga storia all’interno della CRPM visto che è stata una delle regioni che l’ha fondata nel 1973 e visto che Vannino Chiti e Claudio Martini ne sono stati Presidenti ricoprendo il ruolo che oggi ha assunto Cees Loggen, Presidente della Regione del Nord Holland”.
All’importanza della politica di coesione il Presidente Giani ha dedicato parte del suo intervento ricordando che “il negoziato sulla programmazione 2021-2027 volge al termine, la CRPM ha fatto un gran lavoro assicurando il proseguimento di una politica di coesione a governance regionale, rivolta ai territori e che scongiuri il rischio di tagli drastici del suo budget. Un risultato che non era scontato, nei prossimi mesi occorrerà concentrarci sulla attuazione della politica di coesione sui territori. Infine, vorrei anche impegnarmi per sostenere due settori che stanno accusando più di altri questa crisi e che per molte regioni sono prioritarie: la cultura e il turismo”.
La Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM) è una rete tematica che raggruppa 160 regioni europee appartenenti a 25 Stati membri e non dell'Ue e svolge la sua azione per favorire uno sviluppo più equilibrato del territorio Ue. I suoi principali obiettivi sono il rafforzamento della coesione sociale, economica e territoriale, delle politiche marittime, e dell’accessibilità. L’azione della rete si concentra anche sulla governance dell’Ue, legata al principio della sussidiarietà, l’energia, i cambiamenti climatici, le politiche di vicinato e di sviluppo.