Commissione UE vuole intensificare vaccinazione per variante Omicron

La Commissione europea ha presentato un approccio comune e coordinato dell'UE per affrontare in maniera efficace le sfide poste dalla recrudescenza della pandemia da COVID-19 registrata nei mesi autunnali in molti Stati membri.

Il rapido aumento del numero di casi e la rinnovata pressione sugli ospedali richiedono un'azione urgente e decisa. A tali preoccupazioni si aggiunge la nuova potenziale minaccia rappresentata dalla variante Omicron, che sottolinea l'importanza di contrastare la pandemia per proseguire il percorso verso la sicurezza sanitaria a lungo termine, sia nell'UE sia a livello mondiale.

L'impennata del numero di casi di malattia grave, in particolare tra i non vaccinati, ha generato un'enorme pressione sugli ospedali e sul personale sanitario, già fortemente sollecitati, e ha un impatto diretto anche sulla salute dei pazienti non affetti da covid-19, in quanto ancora una volta l'accesso all'assistenza sanitaria per altre patologie è reso più difficile dalla necessità di curare i pazienti affetti da covid-19. 

L'UE e gli Stati membri devono dimostrare la capacità di reagire rapidamente per far fronte alla recrudescenza del virus e continuare a perseguire una risposta a lungo termine forte e sostenibile a questa minaccia. Sono a tal fine necessarie risposte decise e urgenti, tra cui:

-    l'UE e gli Stati membri dovrebbero continuare ad attuare una strategia comune per limitare l'ingresso della variante Omicron nell'UE, con revisioni quotidiane delle principali restrizioni di viaggio e dovrebbero essere pronti a imporre tutti i controlli necessari;

-    gli Stati membri dovrebbero organizzare nuove campagne rivolte alle persone non vaccinate in tutte le fasce di età ammissibili, con strategie nazionali mirate per affrontare la riluttanza nei confronti dei vaccini;

-    gli Stati membri dovrebbero garantire una rapida diffusione delle dosi di richiamo per mantenere elevati livelli di protezione contro il virus, compresa la variante Omicron, dando la priorità ai gruppi più vulnerabili;

-    le agenzie dell'UE dovrebbero garantire la disponibilità in tempi rapidi degli orientamenti scientifici necessari;

-    la Commissione UE intensificherà gli sforzi per produrre, autorizzare e acquistare congiuntamente strumenti terapeutici contro la covid-19;

-    il Parlamento europeo e il Consiglio dovrebbero adottare le proposte relative all'Unione europea della salute e il regolamento relativo all'HERA e alla gestione delle crisi entro la fine del 2021;

-    gli Stati membri dovrebbero adottare precauzioni e restrizioni mirate e proporzionate per limitare la diffusione del virus, salvare vite umane e ridurre la pressione sui sistemi sanitari;
-    gli Stati membri dovrebbero attuare l'approccio riveduto per la libera circolazione con un periodo di validità standard di 9 mesi attestato grazie al certificato COVID digitale dell'UE;

-    l'UE e gli Stati membri dovrebbero accelerare gli sforzi di Team Europa in materia di condivisione dei vaccini per conseguire nel 2022 l'obiettivo globale di vaccinare il 70% della popolazione, come concordato nell'ottobre 2021 al vertice del G20, e sostenere lo sviluppo di capacità in materia di sequenziamento, test e vaccinazione. Dovrebbe inoltre essere chiara la posizione dell'UE sulla via da seguire per garantire un'architettura sanitaria globale più forte, equa e dinamica.

Maggiori informazioni:
Comunicazione
Risposta alla COVID-19
Vaccini anti COVID-19 sicuri
 

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Aggiornato al:
16.12.2021
Article ID:
87854363